Cristalli e Chakra: Come riequilibrare l’energia dei chakra con le pietre

cristalli e chakra

L’associazione tra cristalli e chakra affascina da sempre l’essere umano.

La pratica di estrarre i cristalli e sfruttare il loro potere per risanare gli squilibri energetici del nostro corpo viene impiegata da millenni nelle più svariate tradizioni e culture, sia in Oriente che in Occidente.

Ma in che modo le pietre riescono a “comunicare” con l’energia dei nostri chakra? E come possiamo sceglierle e usarle correttamente?

In questo articolo Chiara di “La bancarella olistica” ci parla dell’associazione tra cristalli e chakra, aiutandoci a capire meglio come agiscono i cristalli sui nostri centri energetici e come scegliere la pietra giusta per riequilibrare l’energia di ognuno dei sette chakra principali.

Come funziona l’energia di cristalli e chakra

cristalli

L’energia muove ogni cosa, e interessa tutti i fenomeni.

Albert Einstein dimostrò scientificamente che “tutto è energia”: tutti i corpi animati e non animati ne sono interessati, nessuno escluso.
Pertanto gli esseri viventi – siano essi animali o vegetali – ed il mondo inanimato dei minerali risultano avvolti da un campo energetico definito “aura”.

In ambito medico, possiamo citare le dinamiche con cui lavorano alcuni strumenti diagnostici, come la risonanza magnetica: essa rileva il campo magnetico umano, in quanto ogni organismo vivente emette e riceve continuamente radiazioni. Secondo la biofisica l’uomo è paragonabile ad una vera e propria antenna.

Molte sono le interpretazioni circa la tipologia ed estensione dell’aura. Alcuni la individuano in più strati, altri in meno, fatto sta che la sua presenza è ben nota agli operatori olistici di settore, i quali la identificano come l’elemento primario da trattare per il benessere della persona.

In questa visione ci risulta più facile comprendere l’interazione energetica che si viene a creare tra l’uomo e un cristallo, le dinamiche con cui una pietra entra in risonanza con l’aura di una persona e le applicazioni di questi meravigliosi minerali per il benessere psico-fisico.

I principi della cristalloterapia

mani femminili che stringono un quarzo rosa

Lo studio dello scambio energetico tra la persona ed il cristallo prende il nome di cristalloterapia, e si parla di Crystal Healing (guarigione con i cristalli) quando vogliamo indicare tutti quei trattamenti che mirano a curare sintomatologie fisiche con le pietre, riequilibrando i nostri corpi sottili.

L’energia che scorre nei nostri corpi è veicolata da canali definiti nadi che, incontrandosi lungo la spina dorsale, dal pavimento pelvico alla testa, creano dei vortici energetici conosciuti da molti come chakra, termine sanscrito che significa “ruota, vortice”.

Ogni cristallo corrisponde ad un chakra specifico e la cristalloterapia rappresenta un metodo curativo dolce per smuovere l’energia congesta e liberare i blocchi, aumentando il flusso energetico dell’intero organismo.

Come individuare la pietra giusta per un chakra

pietre per meditazione

La chiave di tutto è proprio l’energia intesa come colore, come tonalità prevalente del chakra.

In termine tecnico si parla di frequenza vibratoria della luce bianca, lo spettro del visibile.

Ecco una breve panoramica dei colori associati ai vari chakra:

  • le pietre rosse, brune e nere andranno a trattare il I chakra;
  • quelle arancioni e gialle il II e III centro energetico;
  • i cristalli rosa e verdi per il chakra cardiaco;
  • le pietre azzurre per la comunicazione all’altezza del chakra della gola;
  • quelle indaco e cristalli più chiari rispettivamente per il terzo occhio e il chakra della corona, caratterizzati da più elevate frequenze vibrazionali.

Oltre al colore, e non di minore importanza, sono le caratteristiche chimico-fisiche dei diversi cristalli, ognuno con una propria natura, origine, processo litogenetico di formazione che conferirà specifiche e diverse proprietà.

Quindi le applicazioni del quarzo risulteranno ad esempio differenti da quelle di una calcite o di altre pietre di origine idrotermale come l’amazzonite.

Come usare i cristalli per il riequilibrio energetico

cristalloterapia

Gli ambiti e le metodologie con cui possiamo auto-trattarci oppure essere trattati con il Crystal Healing sono molteplici, in quanto laddove si genera uno scambio energetico il cristallo lavorerà per ripristinare i nostri disequilibri.

Ecco alcuni esempi:

  • applicazioni dirette di pietre nelle zone interessate (in alcuni casi meglio se a contatto con la pelle);
  • meditazioni;
  • reiki;
  • bagni sonori;
  • massaggi;
  • in discipline più dinamiche come yoga, Qi Gong o Tai Chi.

Il riequilibrio energetico avviene in quanto il cristallo (in particolar modo ci riferiamo ai cristalli di quarzo prediletti dalla cristalloterapia) ha una spiccata capacità di assorbire l’energia, come un vero e proprio condensatore, e di attivare l’aura energetica della persona.

Oltre a questo tipo di interazione, le pietre lavorano sul piano psicologico, stimolando l’intuito dell’individuo e creando una maggiore connessione dello stesso con la propria interiorità.

Conclusione

Largamente impiegate fin dall’antichità, le pietre possono essere un ottimo ausilio per il riequilibrio energetico dei nostri chakra. Possiamo sfruttarle con diverse modalità, dal semplice atto di poggiarle sul nostro corpo fino ad impiegarle in pratiche più avanzate come il reiki. Contemporaneamente, risvegliano la nostra intuizione rendendoci più introspettivi e nutrendo la nostra sfera spirituale.

Ecco che il cristallo diventa un potente strumento per il nostro percorso interiore alla ricerca di una più elevata consapevolezza.

Se vuoi approfondire la tua conoscenza dei chakra, dai un’occhiata al nostro corso online dedicato ai chakra.

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Una risposta

  1. Da Madre Natura un altro meraviglioso dono per prenderci cura di noi stessi..dal profondo. Argomento stimolante….da approfondire.
    Grazie Chiara
    Namastè ?
    Pamela

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