Proseguendo la nostra esplorazione delle divinità induiste, incontriamo una figura che incarna sia l’energia femminile che quella della creazione stessa: la dea Devi.
Conosciuta anche come la madre universale, Devi rappresenta l’energia che dà vita a tutto ciò che esiste nell’universo. La sua figura complessa e multiforme è presente in molte celebrazioni religiose e rappresentazioni artistiche in India.
In questo articolo esploriamo la storia e la mitologia di Devi, insieme al suo ruolo come protettrice dell’energia femminile e della creazione universale.
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ToggleChi è la dea Devi?
La dea Devi, conosciuta anche come Mahadevi, è una delle divinità più importanti e complesse della religione induista.
Rappresenta la forza vitale che dà vita all’universo ed è conosciuta come la creatrice della vita e madre universale. Il suo nome significa appunto “dea” o “divinità femminile” in sanscrito.
Il ruolo di questa dea nella religione induista è molto ampio e complesso, poiché la sua figura incarna diverse qualità e aspetti dell’universo e della vita stessa.
In molti testi sacri induisti Devi è descritta come la madre di tutti gli dei e degli esseri viventi, colei che dona la vita e il nutrimento.
È anche associata alla forza e alla protezione, poiché è spesso rappresentata mentre impugna armi come la spada e il tridente, e viene invocata per proteggere i devoti dai pericoli.
Devi è anche considerata una figura di grande potere e creatività. È associata alla fertilità, alla rinascita e alla rigenerazione. Inoltre, la sua figura rappresenta l’equilibrio tra il maschile e il femminile, la creazione e la distruzione, l’ordine e il caos.
L’aspetto di Devi
La rappresentazione di Devi varia a seconda del contesto culturale e del periodo storico in cui viene raffigurata. Tuttavia, ci sono alcuni elementi comuni che la caratterizzano nella maggior parte delle sue raffigurazioni artistiche e descrizioni testuali.
In generale è rappresentata come una figura femminile potente, ma anche elegante e graziosa. La sua pelle è spesso di colore dorato o marrone scuro, con i capelli neri o scuri. Può essere raffigurata con una corona sulla testa, simbolo del suo potere regale, e con un terzo occhio al centro della fronte, simbolo della sua saggezza divina.
Uno degli aspetti più distintivi della figura di Devi è la presenza di molteplici braccia, spesso otto o dieci, che simboleggiano la sua capacità di agire in molti modi diversi e di creare molte cose allo stesso tempo. In ogni mano tiene un oggetto simbolico, come una spada, un fiore, un loto, una conchiglia, una campana, un disco, un arco o una freccia.
In alcune rappresentazioni è seduta su un trono o su un loto, con un leone o una tigre accanto a lei, simboli della sua forza e del suo potere.
Un’altra rappresentazione comune di Devi è quella della madre nutrice che allatta un bambino o un animale. In questa forma veicola la forza creatrice e la fertilità, oltre alla capacità di nutrire e proteggere. Nel contesto di quest’ultima rappresentazione la dea viene spesso chiamata “Devi Amba” o “Devi Durga” e viene venerata durante la festività di Navratri.
Devi sotto forma di altre dee
Nella religione induista, Devi è anche rappresentata in molte forme e aspetti diversi attraverso le figure di altre dee. Ogni figura rappresenta un aspetto diverso dell’universo e della vita stessa, ed è venerata per una qualità specifica.
Alcune delle sue principali espressioni nella figura di altre dee includono:
- Kali: la dea Kali rappresenta la forza distruttiva di Devi. Kali è venerata come la dea che distrugge l’ego e le illusioni, per permettere la crescita spirituale.
- Parvati: la dea Parvati rappresenta la forza creatrice di Devi. È la consorte di Shiva e rappresenta la femminilità e la fertilità.
- Lakshmi: la dea Lakshmi rappresenta la prosperità e la ricchezza. Lakshmi è venerata come la dea che dona la ricchezza e la prosperità ai suoi devoti.
- Saraswati: la dea Saraswati rappresenta la conoscenza, l’arte e la creatività. Saraswati è venerata come la dea che dona la conoscenza e l’ispirazione agli artisti e ai ricercatori.
Le origini di Devi
Nella mitologia induista si ritiene che Devi sia nata dalla forza combinata di tutte le divinità maschili, che si unirono per creare un essere supremo femminile.
Inizialmente era una divinità della natura, associata alla fertilità, alla cura e alla protezione degli animali e delle piante. Questa figura era rappresentata come una dea madre che nutriva e proteggeva tutto ciò che viveva sulla terra. Con il tempo la figura di Devi si è evoluta, incorporando anche elementi di distruzione e combattimento.
Successivamente, con lo sviluppo delle scritture vediche, Devi è stata associata alle forze cosmiche e alla creazione dell’universo. Nelle Upanishad, testi sacri dell’induismo, viene descritta come la forza creatrice che ha generato l’universo attraverso la sua energia divina.
Nel corso dei secoli la figura di Devi si è ulteriormente evoluta, incorporando anche elementi di molte altre divinità induiste, come ad esempio la dea Kali, la dea Parvati, la dea Lakshmi e la dea Saraswati.
Devi, nella sua molteplice natura, è protagonista di molte imprese epiche descritte nei testi sacri induisti, tra cui il Devi Mahatmya, un’opera del VII secolo d.C., che narra la sua storia.
Secondo il racconto del Devi Mahatmya, fu invocata dalle divinità dell’universo per sconfiggere il demone Mahishasura, che aveva ottenuto la benedizione di essere invincibile contro gli dei e gli uomini. Devi, sotto forma di una potente guerriera, si scontrò con Mahishasura e alla fine lo sconfisse, ripristinando l’ordine e la giustizia nell’universo.
In altre storie Devi viene descritta come la consorte di Shiva e la madre di Ganesha, il dio dalle sembianze elefantine. In queste storie Devi assume il ruolo di una madre protettiva e amorevole, che protegge il suo bambino dalle insidie del mondo.
Devi e Shakti
Shakti è il termine sanscrito che indica “potere” o “energia divina”, e rappresenta la forza vitale che pervade l’universo. In questo senso, Shakti è considerata l’essenza stessa della divinità e rappresenta il principio femminile dell’universo, che si oppone al principio maschile rappresentato da Shiva.
Devi, d’altra parte, è un termine che si riferisce specificamente alla divinità femminile dell’universo.
In sostanza, Shakti e Devi sono concetti interconnessi ma distinti. Shakti rappresenta l’essenza dell’energia divina, mentre Devi rappresenta una manifestazione specifica di questa energia. Mentre Shakti si concentra sull’aspetto astratto e cosmico dell’energia divina, Devi è una figura più concreta e personificata, che viene adorata e invocata come divinità femminile.
Il culto di Devi
Il ruolo di Devi nella religione induista è molto importante ancora oggi. Spesso rappresentata come la protettrice degli oppressi, dei deboli e degli innocenti, è anche vista come la divinità della giustizia e della verità, e molti credono che pregandola si possano ottenere protezione e prosperità.
La dea è anche presente in molte celebrazioni religiose in India, tra cui Navratri e Durga Puja, dove i fedeli onorano la sua figura attraverso rituali e preghiere.
Per molti indù, tuttavia, la più grande forza di Devi risiede nel fatto che incarna tutti gli aspetti della femminilità.
Dea madre dell’India e protettrice locale di innumerevoli villaggi, può essere tranquilla e premurosa, ma è al contempo una forza cosmica che affronta la creazione e la distruzione di mondi.
Nel vasto pantheon dell’induismo Devi è al livello più alto, potente quanto gli dei maschi Vishnu e Shiva.
A volte è voluttuosa e seducente: una tentatrice giocosa, un’amante appassionata che benedice i suoi devoti con fortuna e successo.
Il mantra di Devi
“Sarva Mangala Mangalye Sive Sarvartha SadhikeSaranye Trayambike Gauri Narayani Namostute”
Traduzione: “Ma Durga è la più propizia e colei che benedice tutti i mondi con prosperità e buon auspicio. La Madre pura e santa protegge coloro che si arrendono a lei ed è la figlia del Re della Montagna quando si è incarnata come Gauri. Ci inchiniamo alla Madre divina e la adoriamo.”
Conclusione
Devi rappresenta la forza creatrice e protettrice dell’universo e della vita stessa. Il suo ruolo nella religione induista è quello di proteggere, nutrire e creare, ma anche di distruggere e ricostruire quando necessario.
La sua figura complessa e multiforme è presente in molte celebrazioni religiose e rappresentazioni artistiche in India e ci insegna l’importanza di celebrare ogni aspetto della femminilità, anche quelli che all’apparenza ci sembrano negativi, in quanto giocano un ruolo fondamentale nel creare preservare la vita.
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- Colomba, Giacomo(Autore)
Ultimo aggiornamento 2024-11-28 / Link di affiliazione / Immagini da Amazon Product Advertising API