La meditazione trascendentale è una tecnica meditativa che si basa principalmente sulla recitazione di un mantra.
Molti praticanti alle prime armi si trovano disorientati quando si tratta di scegliere il mantra da recitare durante questo tipo di meditazione. In questo articolo scopriremo cinque mantra molto comuni, universali ed efficaci che si possono recitare durante la meditazione trascendentale a tutti i livelli. Se ancora non hai un “tuo” mantra, puoi cominciare con questi per capire se la meditazione trascendentale è una tecnica che fa per te.
Per chiarezza formale cerchiamo di spiegare prima di tutto cosa è il mantra, dato che molto spesso nell’immaginario comune tendiamo a confonderne il significato con “motto” o filosofia di vita.
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ToggleMeditazione trascendentale: Mantra e significato
Mantra è una parola sanscrita composta dai due termini man e tra, che potremmo tradurre come “strumento che modifica il pensiero”. Ovviamente questa è una semplificazione del concetto, che però ci aiuta a comprendere anche solo superficialmente la sua importanza. In questo articolo abbiamo descritto nei dettagli i mantra, la loro origine e la loro pratica.
Nella meditazione trascendentale il mantra ha un ruolo centrale: il suono è vibrazione e la sua frequenza aiuta il nostro cervello a focalizzarsi e rilassarsi, favorendo lo stato meditativo. Un mantra ha anche il potere di cambiare il nostro umore, proprio grazie alla portentosa azione che il suono esercita su mente e corpo.
Oltre al suono in sé e alla musicalità, anche la parola stessa che usiamo è importante: il nostro subconscio ne assorbe e processa il significato molto più a fondo quando la ripetiamo in continuazione e questo meccanismo arriva nel lungo termine a modificare i nostri schemi di pensiero, specie quelli radicati dalla nostra infanzia.
Potremmo essere stati vittime di discorsi scoraggianti, di autocritica e di costante negatività da parte di noi stessi o chi ci ha cresciuti. Usando come mantra una parola o una frase con un’accezione positiva e ottimistica, possiamo ribaltare le convinzioni radicate nella mente sostituendole con messaggi più edificanti e gioiosi.
Infine, il mantra è uno strumento utilizzato dai popoli di tutto il mondo da secoli, che trascende credi religiosi e culture. Per fare un esempio molto comune, la recitazione del rosario nel cristianesimo può essere considerata un mantra in tutto e per tutto. Partendo dal presupposto che “in principio fu il verbo”, ci rendiamo conto di quanto la parola sia importante e di quanto sia influente il potere della sua affermazione.
Perché recitare un mantra?
I benefici della ripetizione di un mantra sono moltissimi. Tra i principali troviamo:
- Un profondo stato di riposo, decisamente maggiore rispetto al normale rilassamento.
- Un notevole aumento nella produzione degli ormoni della felicità.
- Aumento della consapevolezza del sé.
Il nostro primo consiglio è quello di recitare un mantra di cui conosciamo il significato: in questo modo prenderemo atto della parola e vibreremo insieme ad essa. Se desideri utilizzare dei mantra in sanscrito e non padroneggi la lingua, il secondo consiglio è quello di ricercarne il significato, anche tramite una semplice ricerca online.
Come recitare il mantra
Nella meditazione trascendentale il mantra deve essere ripetuto più volte affinché sia efficace (e quindi favorisca la concentrazione).
Molti si chiedono se questo comporta ripeterlo ad alta voce, cantarlo, recitarlo, pensarlo o ascoltarlo. La risposta è semplice: tutti questi metodi sono validi. Ognuno di noi è diverso, quindi la scelta è personale. Per alcuni può essere efficace ripetere il mantra anche solo mentalmente (il potere della parola e le sue vibrazioni agiscono anche tramite il pensiero). Per altri è meglio sussurrarlo, per altri ancora recitarlo ad alta voce, per altri cantarlo. Ad alcuni invece piace ascoltare una registrazione del mantra cantato.
Non esiste una formula corretta. Tradizionalmente, il mantra veniva cantato in coro dai monaci, seguendo un ritmo ben preciso, ma in solitudine possiamo scegliere il metodo che preferiamo. L’importante è che la ripetizione del mantra non vada ad alterare il ritmo della respirazione. Idealmente il mantra andrebbe ripetuto mentre si espira.
5 mantra consigliati per iniziare
Ecco 5 mantra facilmente accessibili che possono esserti di ispirazione se ancora non hai trovato il tuo.
Om
Il mantra più comune è senza dubbio l’Om, l’invocazione del nostro aspetto divino.
È il mantra che in Occidente si è diffuso maggiormente e che probabilmente hai sentito cantare o recitare almeno una volta. Anche se si tratta di una sillaba in sanscrito, Om non è traducibile, in quanto rappresenta un mantra seme la cui forza sta nel suono e nella vibrazione che emette.
L’Om è anche uno dei pochi mantra che si possono recitare senza usare la lingua, muovendo solo la bocca. Ottimo per i principianti, con la sua energia che si diffonde il tutto il corpo e la sua storia millenaria, questo mantra è il più facile canale di accesso alla meditazione trascendentale.
Il Rosario e il mantra del Pellegrino Russo
Questi mantra sono particolarmente adatti a chi pratica la religione cattolica, anche se non è assolutamente un presupposto per poterli recitare.
Il rosario, ovvero la ripetizione ciclica di due preghiere (l’Ave Maria e il Padre Nostro) con l’ausilio di una collana in cui ogni perla rappresenta una ripetizione, è molto utile al fine meditativo e la sua lunga durata permette una piena immersione nelle parole e nelle vibrazioni prodotte.
Il mantra del Pellegrino Russo invece recita: “Signore Gesù Cristo, abbi pietà di me”. Il fine di questo mantra è quello di ricordarci la nostra condizione umile di fronte ad un bene supremo, quindi l’invocare pietà non è mai motivo di senso di colpa.
Pace e Amore
Spostandoci invece in una dimensione laica vogliamo suggerire “Pace e Amore”. Si tratta di un mantra molto potente che evoca due concetti cardine per l’equilibrio personale e universale.
Puoi collegare queste due parole alla respirazione, inspirando su una ed espirando sull’altra: assorbi pace e restituisci amore.
Io sono Buddha e Io sono uno
“Io sono Buddha” è un altro mantra molto efficace, da recitare con la consapevolezza che in questo caso Buddha è la parte più elevata di noi stessi in qualità di esseri illuminati.
“Io sono uno” è invece un’alternativa che ha più o meno la stessa efficacia, ma ci permette di entrare in contatto profondo con noi stessi: affermiamo il nostro sé nel qui ed ora, lasciandolo vibrare.
Non ti resta che lasciarti ispirare e provare con il mantra che più senti vicino a te!
Lettura consigliata
- Hirschi, Gertrud (Autore)
Ultimo aggiornamento 2024-10-03 / Link di affiliazione / Immagini da Amazon Product Advertising API
4 risposte
Grazie? ?! ?
Desidero fare i 5 tibetani. Ma avrei bisogno di maggiori spiegazioni sul modo di fare i 5 esercizi. È’ possibile avere un video?
Grazie
Io li ho fatti per un po’, c’è qualcosa di più potente: vedi la meditazione di Bruno Groening….vai su you tube e vedi: Bruno Groening.Il lascito
Bruno Groening.film documentario 1,2,3
Bruno Groening.La milleunesima via
Se vuoi sapere altro chiedimi: Daniele.
Raul sei stato esaustivo , bravo !