Meditazione Taoista: La pratica, le origini, i benefici

meditazione taoista

La meditazione taoista è una tra le più antiche tecniche di meditazione al mondo e affonda le sue radici nell’antica Cina.

Si tratta di una meditazione senza una vera e propria tecnica o nozioni prefabbricate: nel taoismo, infatti, la natura stessa della nostra esistenza è una totale meditazione del cosmo.

L’ho sempre considerata una delle meditazioni più semplici ed essenziali, eppure al contempo tra le più difficili da comprendere. Non esistono infatti posture particolari o istruzioni specifiche da seguire – ogni momento, ogni istante di esistenza è meditazione. Qualsiasi attimo della nostra vita è considerato perfetto e completo – pensieri, emozioni e azioni sono meravigliose manifestazioni di un’espressione della nostra vera natura.

Possiamo paragonarla alle sensazioni di un uomo che si sveglia da un lungo coma: il solo fatto di essere vivo è un dono incommensurabile e persino il dolore acuto di un ago è vissuto con una gioia e una gratitudine incomparabili.

Scopriamo nei dettagli quali sono le origini e i principi cardine di questa mediazione cinese per arrivare a comprendere a fondo il significato.

Cos’è il taoismo?

daoIl taoismo o daoismo è una filosofia e religione cinese il cui scopo principale è quello di raggiungere uno stile di vita in armonia con la natura o il Tao, ovvero il principio da cui ha origine ogni cosa.

Per molte persone un aspetto confusionario del taoismo è la sua stessa definizione. Quasi tutte le principali religioni insegnano infatti una filosofia e un dogma allo scopo di indicare ai propri seguaci la strada verso la pace, ad esempio utilizzando la preghiera o il sacrificio. La filosofia taoista prende invece una direzione opposta e inizia professando una verità:

Il Tao è indefinibile

Ogni individuo può infatti scoprire il Tao alle proprie condizioni, e ognuno di noi può avere una definizione differente di esso. Un insegnamento come questo può essere molto difficile da comprendere in una società in cui la maggior parte delle persone desidera definizioni molto concrete nella propria vita.

Il modo in assoluto più semplice per iniziare ad assimilare la definizione del taoismo è quello di iniziare da te stesso. Ecco tre semplici passi per riuscirci:

  1. Non concentrarti troppo sul significato del Tao: la “tua” definizione arriverà spontaneamente con il tempo.
  2. Comprendi che il taoismo è molto più di una filosofia o una religione. Deve essere inteso come un sistema di credenze, atteggiamenti e pratiche volte alla riscoperta della vera natura di ognuno di noi.
  3. Il percorso di comprensione del taoismo consiste semplicemente nell’accettare te stesso, vivere la tua vita e scoprire chi sei. La tua natura è incredibilmente mutevole e al tempo stesso rimane sempre uguale. Non cercare di risolvere le varie contraddizioni della vita, ma impara a fare dell’accettazione una parte fondamentale di te.

Yin e Yang

tao yin yangUno dei pilastri del taoismo è il celebre dualismo tra YinYang, che costituisce la natura stessa del Tao.

Il fondatore del taoismo Lao Tzu (o Laozi) identificò l’esistenza di una forma di energia, detta Qi 气 (pronunciato “Ci”), che scorre attraverso il cosmo e pervade ogni essere vivente. L’energia Qi si propaga nel nostro corpo attraverso i meridiani, canali immaginari che attraversano la linea dei nostri chakra, e si divide in due entità opposte e complementari, lo Yin e lo Yang. 

Se l’energia Qi ristagna e non è in grado di fluire liberamente, o se Yin e Yang non sono equilibrati, è molto facile incorrere in malesseri psicologici e fisici.

Dalla dottrina Yin e Yang sono anche nate diverse discipline e filosofie orientali, ad esempio il feng shui e la macrobiotica, che hanno applicato il principio delle energie opposte e complementari a diversi ambiti della nostra vita quotidiana.

Meditazione taoista: Principi e filosofia

La meditazione taoista è totalmente incentrata sulla crescita della nostra energia interiore e si basa sul principio del non intervento, ovvero l’osservare ciò che ci circonda senza compiere alcuna azione, semplicemente contemplando la perfezione del cosmo e accettando lo scorrere naturale degli eventi.

Le caratteristiche principali della meditazione taoista sono infatti la generazione, la trasformazione e la circolazione dell’energia Qi dentro di noi. Lo scopo è quello di calmare il corpo e la mente, unificare la materia con lo spirito, trovare pace interiore e armonizzarsi con il Tao.

Per arrivare a questo risultato la meditazione taoista si avvale di diverse tecniche e discipline. Andiamo a esplorarle nel dettaglio.

Le tecniche di meditazione taoista

taoismoEsistono diversi tipi di meditazione taoista, che solitamente vengono classificati per comodità in tre categorie principali: intuizione, concentrazione e visualizzazione.

A differenza di altre forme di meditazione, il cui fine ultimo è quello di calmare la mente, la meditazione taoista cerca di stabilire una situazione di stasi in cui l’energia Qi possa fluire liberamente e senza ostacoli.

I maestri taoisti hanno creato diverse forme di meditazione in movimento, come il tai chi, che permettono di muoversi in uno stato meditativo lento e fluido, il quale, a sua volta, consente all’energia Qi nel nostro corpo di diffondersi.

Il Tai chi è spesso chiamato “l’immobilità nel movimento”, proprio perché il fluire interiore dell’energia rappresenta la guarigione dello spirito.

In questa disciplina è anche valorizzata la nostra profonda connessione con l’eterno. Più viviamo questa connessione durante la meditazione, e più facilmente questo senso di appartenenza entrerà a far parte delle nostre vite quotidiane.

Dall’energia Qi al Tao

Qi energia
Ideogramma di Qi

Tutte le tecniche di meditazione taoiste sono volte a un miglioramento della qualità della nostra energia Qi e del nostro spirito, in cinese shen.

Questo cambiamento si sviluppa su molti livelli – psicologici, emotivi e spirituali. È anche collegato al processo interno di trasformazione del nostro jing, ovvero dell’energia fondamentale insita in noi, in energia Qi, che successivamente si tramuta a sua volta in pura energia spirituale o shen, e infine in Tao.

Si tratta di un processo lento, che richiede molti anni di pratica per arrivare a compimento, ma il percorso è costellato di moltissimi benefici che vanno ad arricchire la nostra quotidianità, rendendo la pratica stessa un processo gratificante di continua crescita personale.

Nelle tecniche di meditazione taoiste si dice che “il Qi segue il Yi”, ovvero l’energia Qi segue la mente. È un fatto antico e ben noto che possiamo condurre l’energia del Tao nell’intimità del nostro corpo attraverso le nostre menti.

Esiste anche un ramo relativamente nuovo della medicina occidentale, denominato psiconeuroimmunologia, che applica lo stesso principio. Ad esempio, i pazienti affetti da tumori vengono invitati ad inviare piccoli cavalieri bianchi o creature di fantasia create dalle loro menti a sconfiggere o divorare le cellule tumorali che si propagano nel loro corpo, spesso aiutando notevolmente il processo di guarigione.

Ru Jing e Cun Si

Il Ru Jing e il Cun Si sono le due fasi “pratiche” per eccellenza della meditazione taoista.

La pratica del Ru Jing, chiamata anche “digiuno della mente”, è una meditazione puramente contemplativa, che non prevede concentrazione ma soltanto silenzio e ascolto, per entrare in contatto diretto con la realtà senza che i pensieri disturbino l’ordine naturale delle cose. Benché il concetto possa sembrare semplicistico, contemplare il mondo nel più assoluto silenzio svuotando la mente non è affatto semplice e richiede molta pratica. L’obiettivo di ru jing è quello di permettere all’energia Qi di fluire più liberamente senza essere disturbata o ostacolata.

Il Cun Si è invece una tecnica incentrata sulla visualizzazione di immagini create intenzionalmente dalla nostra mente, allo scopo di stimolare il nostro corpo a combattere stress e malattie tramite l’immaginazione, combattendo l’energia negativa e trasformando il “sogno a occhi aperti” in una vera e propria terapia.

Qigong (Chi kung)

qigongQigong (chi kung o chi gung) è una parola cinese che significa “coltivazione dell’energia vitale” ed è un esercizio corpo-mente che affonda le radici nella medicina tradizionale cinese, il cui scopo è migliorare la salute e favorire la meditazione e basa quasi tutte le sue tecniche sull’esercizio dello Zhan Zhuang, la meditazione in piedi.

Viene spesso utilizzato per formare i praticanti di arti marziali e permettere loro di disciplinare mente e corpo. Comprende tipicamente un movimento corporeo lento e un respiro regolato. Tradizionalmente è stato praticato e insegnato in segretezza nelle tradizioni buddiste, taoiste e confucianesi cinesi.

Nel XX secolo, il movimento Qigong ha incorporato e diffuso la meditazione taoista e impiega principalmente esercizi corporali, ma favorisce anche la circolazione dell’energia in una modalità pseudo-alchemica.

Tai Chi (Taijiquan)

tai chiTai Chi (taijiquan, derivato di taiji) significa supremazia, assolutezza, unicità ed è un’arte marziale cinese secolare che discende dal qigong. Secondo alcuni documenti, il tai chi risale a ben 2.500 anni fa.

Si tratta di una serie di movimenti del corpo lenti e meditativi, originariamente progettati per l’autodifesa e per promuovere la pace interiore e la calma.

Secondo lo storico del tai chi Marvin Smalheiser, alcuni maestri del tai chi sono famosi per essere stati in grado di lanciare un attaccante senza sforzo sul pavimento senza che gli spettatori fossero in grado di spiegare come l’azione fosse avvenuta.

Il tai chi si avvale principalmente dell’energia interna e di movimenti fisici quasi impercettibili, riflesso nella nozione “quattro once possono superare mille libbre”. A questo alto livello di abilità, un difensore può usare una piccola quantità di energia per neutralizzare una forza esterna di gran lunga maggiore.

Meditazione del vuoto (Zuowang)

Consiste nel sedersi tranquillamente e svuotare la mente da ogni contenuto (pensieri, sentimenti, e così via), quasi dimenticando tutto, per sperimentare la quiete interiore e la vacuità. In questo stato, la forza vitale e lo spirito vengono raccolti e ricostituiti.

È molto simile alla disciplina di Confucio del “digiuno della mente e del cuore” e viene considerata uno stato naturale di stasi. Si pensa semplicemente che tutti i pensieri e le sensazioni nascano e muoiano da soli, senza bisogno di impegnarsi o dare adito a nessuno di loro. Se si rivelerà troppo difficile e “poco interessante”, lo studente viene istruito ad altri tipi di meditazione, come la visualizzazione o il Qigong.

Meditazione respirazione (Zhuanqi)

Questa tecnica consiste nel concentrarsi sul respiro, o “unire mente e Qi”. Il fine ultimo è “concentrare il respiro vitale fino a quando non è supremamente morbido”. A volte questo risultato si ottiene semplicemente osservando silenziosamente il respiro (simile alla meditazione di consapevolezza nel buddismo), mentre in altre tradizioni occorre seguire alcuni schemi di espirazione e di inspirazione (un tipo di Qigong, simile al Pranayama nello Yoga).

Visione interiore (Neiguan)

Si tratta di una tecnica di visualizzazione che scruta all’interno del corpo e della mente, compresi gli organi, le nostre “divinità interiori”,  i movimenti dell’energia Qi e i meccanismi di pensiero. È un processo di conoscenza della saggezza della natura nel tuo corpo. Ci sono istruzioni particolari per seguire questa pratica ed è necessario un buon libro o un insegnante.

Alchimia interiore (Neidan)

Neidan è una pratica complessa ed esoterica di trasformazione che utilizza la visualizzazione, gli esercizi di respirazione, il movimento e la concentrazione. Alcuni esercizi Qigong sono forme semplificate di pratiche di alchimia interiore.

La maggior parte di queste meditazioni vengono eseguite da seduti, a gambe incrociate sul pavimento, con la schiena eretta. Gli occhi sono tenuti socchiusi e lo sguardo è fisso sulla punta del naso.

Il maestro Liu Sichuan sottolinea che, anche se non è facile, idealmente la meditazione taoista si dovrebbe praticare “unendo il respiro e la mente”; per coloro che trovano troppo difficile questa esecuzione, raccomanda di concentrarsi sulla parte inferiore dell’addome (dantian).

Esercizio di meditazione taoista

gyan mudraSe possibile, esegui questa meditazione tenendo gli occhi aperti. Molte persone ritengono che chiudere gli occhi aiuti a escludere distrazioni estranee dal mondo esterno. Il pericolo, tuttavia, è che così facendo tu possa essere tentato di estraniarti troppo o addirittura addormentarti.

La meditazione taoista non prevede di entrare in una trance o lasciarsi andare al sonno, ma, al contrario, è una forma di interazione dinamica tra il nostro interiore e il mondo esteriore. Se tenere gli occhi aperti ti porta a perdere la concentrazione, prova invece a socchiuderli di modo da sfocare leggermente l’ambiente che ti circonda.

Preparazione

Siediti in ​​una posizione comoda, su un cuscino o una sedia. Rilassati completamente, dalla sommità della testa alle dita dei piedi. Dimentica che stai praticando la meditazione taoista. Senti che ogni parte del tuo corpo si rilassa mentre sposti lentamente la tua attenzione alla sommità della tua testa, per poi lasciarla scivolare in giù verso il viso, il collo, le spalle, il petto, le braccia, le mani, le dita e infine le gambe e i piedi.

Meditazione

  1. Respira lentamente e profondamente attraverso il naso. La punta della lingua deve appoggiarsi al palato, ovvero la parte superiore della bocca. Mentre inspiri, immagina di inalare una luce luminosa e guaritrice. Lascia che riempia tutto il tuo corpo, penetrando profondamente nella tua psiche, fluendo in tutte le aree scure e doloranti del tuo corpo e della tua mente.
  2. Mentre espiri, immagina di espellere dal tuo corpo tutto il dolore, la malattia e lo stress, come un fumo scuro o una nebbia.
  3. Immagina di vedere questa nebbia dissolversi lentamente nell’aria.
  4. Mantieni il tuo stato di meditazione e prosegui con un respiro lento e profondo. Lascia che il corpo si riempia della luce di guarigione liberandoti da tutto il dolore e la stanchezza. Continua così per dieci o venti minuti – o più a lungo, se ne senti il bisogno.
  5. Quando senti di aver concluso la meditazione, strofina tra loro i palmi delle mani per trentasei volte e poi strofina le mani sulla tua testa (prima verso l’alto e poi verso il basso) per almeno tre volte. Ora puoi tornare alla tua vita, rinnovato e rilassato.

Puoi eseguire questa meditazione taoista ogni volta che senti la necessità di ricaricare o disintossicare la tua mente ed il tuo corpo. Se la pratichi durante la notte, assicurati di strofinare le mani sul tuo addome quando finisci anziché sulla testa, altrimenti potresti avere problemi a riprendere sonno.

Conclusione

Le persone che sono maggiormente connesse con il proprio corpo e con la natura, così come quelle che praticano arti marziali, possono apprezzare particolarmente la meditazione taoista e la sua filosofia. Si tratta di una tecnica di meditazione che va a scrutare dentro di noi in profondità ed è legata a doppio filo alla conoscenza delle energie vitali, nostre e del mondo intorno a noi.

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4 risposte

  1. Buongiorno, mi piacerebbe praticare mediazione taoista. Sono di Roma. Ci sono luoghi dov’è possibile farlo con esperti, in presenza?

  2. Molto interessante, io pratico in maniera spontanea oserei dire rudimentale. Mi farebbe piacere, finito questo periodo di lockdown, trovare un luogo dove si pratica questo insegnamento.

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