Meditazione Trascendentale: Tecnica, Origini e Benefici

meditazione trascendentale

La meditazione trascendentale è una tra le tecniche di meditazione più indicate per i neofiti per via della sua semplicità. In questo articolo approfondiamo le sue origini, i benefici e scopriamo come si esegue.

La crisi della società contemporanea

Come ben sai, noi tutti viviamo una vita stressante e complicata che ci rende difficile sottrarci alle piccole fatiche che ci infliggiamo giornalmente. La mente, infatti, lavora senza sosta per analizzare e rielaborare migliaia di informazioni ogni minuto, diventando una radio non-stop che non permette di vivere in armonia con quello che ci circonda.

Se da una parte lo sviluppo tecnologico ed economico ci permette di vivere in maniera più agiata, dall’altra ha creato una mancanza di introspezione e di sviluppo interiore che non ci consentono di far riposare la mente e di sviluppare la nostra spiritualità (intesa come ricerca interiore e sviluppo della conoscenza di sé).

La meditazione trascendentale è stata creata proprio allo scopo di colmare il divario tra queste due realtà e arricchire così le nostre vite concitate.

Cos’è la meditazione trascendentale

La meditazione trascendentale, a volte abbreviata in M.T., è una tecnica di meditazione molto semplice ideata in India e diffusa dal maestro Maharishi a partire dal 1958.

Nel descrivere la propria invenzione, il maestro Maharishi dichiarò che lo scopo di questa meditazione è di contrastare i campi elettromagnetici dei propri pensieri e aiutare la mente ad armonizzarsi con sé stessa e con l’esterno.

Nonostante il suo effetto antistress, non si tratta di una tecnica di rilassamento o concentrazione e non richiede particolari posizioni o rituali. Il suo scopo finale è la diminuzione della confusione mentale dovuta al passaggio continuo di pensieri superflui e “rumorosi”. Mettere a tacere questa confusione permette di acuire la propria personalità e vivere meglio la quotidianità.

Si tratta di un metodo semplice e naturale per aiutarti senza dover spendere più di 20 minuti al giorno e non comporta il cambiamento delle nostre solite abitudini, ma è invece la rampa di lancio per un migliore apprezzamento della vita.

Benefici

Questa tecnica permette di migliorare molti aspetti della propria vita senza richiedere un particolare sforzo: è considerata un espediente per ridurre lo stress, l’ipertensione e riposare il proprio sistema nervoso.

Tra i benefici principali troviamo:

  • Riduzione di stress e ansia
  • Miglioramento della qualità del sonno
  • Maggiore senso di chiarezza e produttività
  • Abbassamento della pressione sanguigna
  • Maggiore senso di calma durante il giorno
  • Riduzione del cortisolo (l’ormone responsabile dello stress)
  • Riduzione del rischio di infarto o ictus
  • Miglioramento delle funzioni cerebrali

Origini

Maharishi, fondatore della meditazione trascendentale
Maharishi, fondatore della meditazione trascendentale

Dopo aver conseguito una laurea in fisica, Maharishi decise di trascorrere 12 anni nella regione dell’Himalaya insieme al suo maestro per apprendere le basi della meditazione.

La sua formazione universitaria e culturale fino a quel momento era stata di stampo moderno e questo fu un fattore determinante per la nascita del suo metodo. Entrando in contatto con la meditazione (che veniva insegnata attraverso lo studio delle scritture antiche, con lo stesso metodo impiegato da millenni) Maharishi notò una discrepanza tra il significato dei testi antichi e l’interpretazione che gli veniva attribuita nella società contemporanea.

Scoprì che in origine esistevano due diversi tipi di meditazione: uno riservato agli asceti e ai monaci e un altro indirizzato a chi ricopriva un ruolo sociale che richiedeva molte responsabilità. Mentre il primo metodo era stato preservato negli anni, il secondo era andato perdendosi fin quasi a scomparire. Per questo motivo l’opinione comune era che la meditazione fosse poco pratica e riservata soltanto ai monaci.

Incoraggiato al suo maestro, Maharishi decise di trovare una soluzione per rendere i benefici della meditazione accessibili alle masse. Notò che un processo semplice, naturale e spontaneo produceva i risultati desideri in maniera molto più immediata rispetto alle tecniche che richiedevano di controllare e forzare la mente. Fu così che nacque la tecnica della meditazione trascendentale.

Ci sono molti sistemi che cercano di raffinare la mente controllandola in un modo o nell’altro. Questi tentativi sono difficili e noiosi e anziché dare risultati allontanano dalla vita. A causa della difficoltà e inefficienza di questi metodi di controllo della mente si è diffusa l’opinione che il sentiero per realizzare la pura coscienza sia difficile.

– Maharishi

Tecnica

esercizio meditazione trascendentale

Il metodo è tecnicamente molto semplice: lo scopo è di acquietare la propria mente per ottenere un livello di pura consapevolezza. Questo effetto è ottenuto sedendosi in una posizione comoda, con la schiena dritta, per 20 minuti. Normalmente la meditazione trascendentale viene eseguita la mattina appena svegli, allo scopo di calmare la mente prima di iniziare la giornata. Può essere eseguita anche ad altri orari, ma è importante praticarla sempre prima dei pasti.

La principale differenza tra la meditazione trascendentale e altre forme di meditazione è il mantra che viene chiesto di ripetere durante la sessione di meditazione (qui trovi i nostri consigli sui mantra da ripetere). Il mantra, ad esempio il classico “Om”, è usato come veicolo per aiutare la mente a focalizzarsi – concentrandoci esclusivamente sul mantra, siamo più facilmente in grado di raggiungere uno stato di perfetta immobilità e coscienza.

Per aiutarci a tenere il contro delle ripetizioni del mantra, possiamo avvalerci del mala, una collana composta da 108 grani e tradizionalmente usata nella meditazione japa e nell’ajapa japa, una forma di meditazione trascendentale che prevede la ripetizione del mantra per un numero specifico di volte.

Ecco gli 8 passaggi da eseguire per praticare la meditazione trascendentale:

  1. Siediti su una sedia comoda con i piedi appoggiati a terra e le mani in grembo. Lascia le gambe e le braccia a riposo.
  2. Chiudi gli occhi e fai alcuni respiri profondi per rilassare il corpo.
  3. Apri gli occhi e poi richiudili. I tuoi occhi rimarranno chiusi durante tutta la durata della pratica, ovvero 20 minuti.
  4. Ripeti un mantra nella tua mente. Puoi scegliere il mantra che preferisci e che più ti aiuta a rilassarti e concentrarti.
  5. Quando riconosci che stai venendo interrotto da pensieri o ricordi, riporta la tua attenzione sul mantra.
  6. Una volta che senti di aver raggiunto un buon livello di concentrazione, prova a focalizzare tutta la tua attenzione all’altezza del terzo occhio (ovvero il sesto chakra), che è situato tra le sopracciglia.
  7. Dopo 20 minuti, inizia a muovere lentamente le dita delle mani e dei piedi per uscire dalla meditazione.
  8. Apri gli occhi.
  9. Resta seduto ancora qualche minuto fino a quando non ti senti pronto per continuare la giornata.

Durante la meditazione si recita un pensiero specifico ripetutamente, il cosiddetto mantra, fino a farlo perdere di significato nella propria mente.
In questa maniera il volume dei pensieri dovrebbe abbassarsi fino a scomparire, permettendo alla mente e al corpo di riposarsi, aiutando a rigenerare anche il sistema nervoso.

Arrivare a padroneggiare questo semplice esercizio può richiedere anche settimane o mesi (è davvero difficile “spegnere” i pensieri a comando), ma una volta assimilato a fondo ed eseguito con regolarità i benefici sono permanenti e impareggiabili.
Una mente libera è immancabilmente più felice, sana e più portata a seguire la strada verso il risveglio.

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Ultimo aggiornamento 2024-03-29 / Link di affiliazione / Immagini da Amazon Product Advertising API

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9 risposte

  1. ciao, come mantra posso usare il mantra del “ho oponopono”?
    C’è anche un mudra specifico?
    Grazie mille

    1. Ciao Veronica, puoi usare il mantra che preferisci, anche se quello di Ho’oponopono è forse un po’ lungo da pronunciare o cantare per la meditazione trascendentale (dove si preferiscono suoni brevi e facili da recitare, come il classico “om”).
      Riguardo alle mudra, anche qui puoi scegliere quella che desideri in base alle energie che vuoi mettere in circolo. Abbiamo un articolo apposito che illustra le mudra principali: https://www.meditazionezen.it/mudra-yoga-posizione-mani/

  2. Ciao buonasera .. ho trovato un insegnante di meditazione trascendentale nella mia zona … Ma sono rimasto sorpreso dal fattore economico del corso iniziale dei tre giorni . Posso comprendere delle spese legate all’ insegnante ma non mi è chiaro la cifra molto molto alta per una meditazione che dovrebbe essere alla portata di tutti . Grazie

    1. Ho lo stesso dubbio: grande fiducia nella tecnica ma diffidenza verso le operazioni commerciali. Le mie migliori esperienze non hanno mai visto connessioni di denaro..

  3. La MT è connessa nella profondità del “sentire” di ogni essere umano con lo yoga e viceversa?. Ovvero il metodo se cosi posso definirlo di concentrazione e profondità interiori è identico, ovvero a livello conscio/inconscio le forze trainanti nella direzione in cui ciascuno crede che a mio modesto parere si evolvono in mille religioni ma con un unico Signore Gesù sono similari. La religione cattolica insieme agli altri due monoteismi come l’Islam e l’Ebraismo ed altri, come il buddismo l’induismo e mille altre ideologie/religiose sono assimilabili tutte come forma religioso/culturale di stile di vita a tutto tondo con a capo il Signore comprendente come logica la Mt lo yoga etc etc ? ?

    1. Credo che esiste una grande differenza tra le religioni che pretendono il credere…mentre la meditazione se anche dello yoga non implica nessun credere ..ma ci porta a tastare il nostro sé interiore ..ci porta tastare il Dio che è in ognuno di noi.
      Questa per me è una grande differenza tra religioni e meditazione.
      La meditazione non decanta il Dio dal cielo che fa miracoli…ed il diavolo per i cattivi.
      Le religioni sono l’opposto della verità.
      Per me ..meglio seguire la meditazione…certamente porta a dei risultati da farci riconoscere il vero interiore di noi stessi.
      E non c’è cosa più bella ..di poter conoscere la verità e la sacralità che esiste solamente dentro di noi.
      Con la meditazione riusciamo finalmente a riconoscere noi stessi…in maniera palpabile.
      Con le religioni ..personalmente non sono mai riuscito a palpare nulla di nulla….ci dicono di credere…credere… credere..credere….il Dio dal cielo che fa miracoli.
      Scientificamente tutto fa parte del Cosmo..come anche le nostre energie..in questo non c’è niente di religioso….la fisica quantistica Lo dimostra.
      Personalmente non la vedo giusto…stare a delle illusioni mentali….per poi creare il castello della mia vita.
      Castello comunque illusorio ..e non palpabile…come invece avviene tramite la meditazione.
      Aggiungo anche che dalla fisica quantistica si deduce che il corpo finirà il propri ciclo di funzionamento cellulare ..ma le energie di quel corpo nessuno può distruggerle..dalla fisica le energie sono indistruttibile… rimarrà sempre e per l’eternità..rimarrà l’impronta delle nostre energie.
      Sarà poi il Cosmo..”col suo equilibrio espresso da 8 miliardi di anni” ..a posizionare le nostre energie nel punto in cui serviranno…per l’equilibrio stesso di tutto il Cosmo.

      Arrivederci sulle strade della verità.

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