Nam Myoho Renge Kyo: il significato del mantra del Sutra del Loto

Scopriamo il significato profondo del mantra Nam Myoho Renge Kyo e la filosofia del Buddismo di Nichiren per risvegliare il nostro potenziale.
monaco buddista medita davanti a una statua

Con questo articolo proseguiamo il viaggio nella storia del Buddismo di Nichiren, soffermandoci sul significato di uno dei mantra più noti e praticati di questa scuola buddista giapponese: Nam Myoho Renge Kyo, dove “Myoho Renge Kyo” è proprio il titolo del Sutra del Loto.

Nichiren Daishonin compose il mantra nel 1253, basandosi sulla convinzione che il Sutra del Loto contiene la chiave per la realizzazione della felicità assoluta. Sulla base dei suoi studi ed esperienze, recitare il mantra è un modo per armonizzarsi con la “Legge del Loto” e risvegliare il Buddha che esiste dentro ognuno di noi.

La sua prima stesura era in sanscrito e il titolo era Saddharmapundarikasutra, letteralmente “Sutra della perfetta Legge del Loto”. Quando il Buddismo si diffuse anche in Cina il sutra fu tradotto in cinese classico: Miaofa Linenhua ching.

Dalla Cina arrivò in Giappone e la pronuncia del titolo cinese era proprio “Myoho renge Kyo”. Quindi l’intero sutra scritto in cinese classico viene pronunciato secondo la fonetica giapponese (giapponese classico).

Letteralmente significa “Sutra della meravigliosa Legge del Loto” simile alla traduzione del titolo sanscrito; Nam è stato aggiunto da Nichiren ad indicare la devozione al Sutra.

Ma il significato di questo mantra va molto al di la della traduzione letterale in quanto rappresenta proprio la legge della vita che tutti gli insegnamenti buddisti provano a spiegare.

Il significato del mantra

Nam Myoho Renge Kyo

Nam Myoho Renge Kyo è una dichiarazione di devozione al Sutra del Loto e alla legge universale della causa ed effetto.

Nam

Deriva dal sanscrito “Namu”, che significa “devozione” o “dedicarsi con tutto il cuore”. Simboleggia l’atto di affidarsi e impegnarsi nella pratica buddista per risvegliare la propria saggezza interiore.

Myōhō

Si traduce come “Legge Mistica” o “Meravigliosa Legge”. Rappresenta la verità fondamentale dell’universo, dove “myo” è il nome dato all’essenza inspiegabile della vita, rappresenta il nostro pieno potenziale, la buddità e “ho” quello attribuito alle sue manifestazioni e rappresenta i risultati ottenuti usando quel potenziale, quindi i nove mondi che abbiamo esaminato nel precedente articolo.

Renge

Significa “fiore di loto”. Il fiore di loto è un simbolo di purezza ed ha una caratteristica unica: fiorisce e produce i semi simultaneamente. Per questo simboleggia il principio di causa ed effetto per il Buddismo di Nichiren secondo il quale: ogni azione (causa) produce un risultato (effetto), e questi due aspetti sono simultanei, che è uno dei pilastri della dottrina di Nichiren.

“Non ci può essere discontinuità tra le esistenze di passato, presente e futuro”

– Nichiren Daishonin

Questo vuol dire che il Buddismo di Nichiren distingue due tipi di causa ed effetto: causa esterna ed effetto manifesto e causa interna ed effetto latente.

Quindi nello stesso istante in cui agiamo l’effetto latente di quell’azione esiste già nella nostra vita (seme) sia che l’azione sia stata “buona” sia che sia stata “cattiva” e apparirà come effetto manifesto (fiore) quando incontrerà la giusta relazione.

L’idea che esista una causa interna per ogni situazione spiega anche come mai le persone reagiscono in modo diverso ad una causa esterna identica, inoltre indica la strada giusta da percorrere qualora volessimo cambiare l’effetto latente che vogliamo ottenere nella nostra vita, ossia agire sulla causa interna.

Inoltre, sempre come un fiore di loto che cresce nel fango, secondo Nichiren, attraverso la pratica è possibile trasformare le circostanze negative in opportunità di crescita. Quindi c’è anche un messaggio di speranza, in quanto non siamo vittime del destino o di un karma negativo, ma siamo responsabili delle nostre azioni e modificando la nostra causa interna possiamo creare una realtà diversa.

Kyō

Si traduce come “Sutra” o “insegnamento”. Rappresenta la trasmissione dell’insegnamento buddista attraverso il tempo e lo spazio.

La pratica di Nam Myōhō Renge Kyō

La recitazione del mantra è accompagnata dalla lettura di estratti del Sutra del Loto (Gongyo).

La pratica si svolge di fronte al Gohonzon, un mandala sacro creato da Nichiren che rappresenta lo stato di buddità.

Si tratta di un oggetto di culto per osservare la propria mente che ci restituisce l’immagine della nostra vita alla luce dei dieci mondi, consentendoci di meditare sui nostri veri valori, le cose a cui aspiriamo e quello che temiamo.

Gohonzon
Gohonzon

Recitando il mantra davanti al Gohonzon, secondo il buddismo di Nichiren, possiamo quindi vedere e poi sviluppare la nostra buddità innata.

Praticando con costanza e fede è possibile cambiare la nostra tendenza interna per far emergere la natura illuminata e cambiare anche gli effetti sulla nostra vita.

Quindi tra i benefici della recitazione sono indicati:

  • la possibilità di realizzare una trasformazione interiore che permette di superare le sofferenze e manifestare una condizione di vita più elevata;
  • l’incoraggiamento di azioni positive e consapevoli per creare un futuro migliore;
  • La promozione di un senso di unità con l’universo e gli altri esseri umani.

Come si pratica

La pratica basilare del Buddismo di Nichiren è, come abbiamo visto, la recitazione del mantra Nam Myoho Renge Kyo. Tutto ciò che bisogna fare è sedersi o inginocchiarsi con la schiena dritta, giungere le mani e, tenendo gli occhi bene aperti ripetere ad alta voce questa frase più volte in maniera ritmica e con voce chiara e rilassata.

Per la pronuncia: tutte le vocali sono brevi e ogni sillaba è deve essere scandita separatamente: Nam- myo-ho-ren-ge-kyo.

Myo e kyo sono pronunciate come una sola sillaba e la n e la g di renge sono dure.

Se non si ha un Gohonzon si può recitare davanti ad una parete bianca.

Il tempo da dedicare è una decisione soggettiva, Nichiren infatti incoraggiava a recitare “fino a sentirsi soddisfatti”, l’importante è recitare con regolarità e con tutto il cuore.

Per arrivare alla vera “pratica assidua” ossia il gongyo, occorre invece avere un Gohonzon e recitare mattina e sera.

La pratica completa prevede inoltre la recitazione di brani del capitolo “Espedienti” e “Durata della vita del Tathagata” del Sutra del loto. Ma per accedere a questa pratica occorre l’aiuto di qualcuno che sia capace di farlo in quanto la recitazione è in cinese classico pronunciato secondo le regole fonetiche giapponesi.

Conclusione

Nam Myoho Renge Kyo è un potente strumento spirituale che invita ogni individuo a riconoscere il proprio valore e a risvegliare il proprio potenziale.

Non si tratta solo di una pratica religiosa, ma di una filosofia di vita che ispira milioni di persone in tutto il mondo.

È stato molto interessante per me lavorare a questi due articoli sul Buddismo di Nichiren che mi hanno dato nuove chiavi di lettura e spunti di riflessione che spero siano utili anche a voi lettori.

Lettura consigliata

Ultimo aggiornamento 2025-02-07 / Link di affiliazione / Immagini da Amazon Product Advertising API

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