Gli origami hanno incantato persone di tutte le età per secoli.
La piegatura della carta, un gesto all’apparenza semplice ma che richiede profonda precisione e concentrazione, è in grado di trasformare un semplice foglio in meravigliose sculture tridimensionali.
Dalle sue antiche radici in Giappone questa pratica si è diffusa in tutto il mondo, arrivando persino a coinvolgere i campi dell’ingegneria aerospaziale e della robotica.
Gli origami non sono solo un passatempo creativo: rappresentano una perfetta fusione tra estetica, matematica e meditazione, che offre benefici tangibili per la mente e il corpo.
In questo articolo esploreremo la storia e l’evoluzione degli origami, le tecniche di base per iniziare a crearli, e i molteplici benefici che questa pratica ci può offrire.
Qual è l’origine degli origami?
La parola origami (折り紙) letteralmente significa “piegare la carta” in giapponese, da “oru” (piegare) e “kami” (carta).
Sebbene le sue origini precise siano difficili da tracciare, si ritiene che l’arte come la conosciamo oggi sia nata subito dopo l’introduzione della carta in Giappone dalla Cina, intorno al VI secolo d.C. La carta arrivò ai giapponesi grazie all’influenza culturale e religiosa del buddismo, poiché la carta veniva utilizzata dai monaci buddisti per la copia dei testi sacri.
Nel 1797 venne pubblicato il primo libro sull’arte di piegare la carta e questa nuova forma d’arte prese il nome di origami.
Inizialmente gli origami erano strettamente legati alle cerimonie religiose shintoiste e ai rituali. La carta all’epoca era un materiale prezioso e costoso, quindi la sua piegatura era riservata ad eventi speciali. Le prime forme di origami erano piuttosto semplici e simmetriche e riflettevano la sobrietà e la spiritualità del periodo.
Una curiosità interessante è che in giapponese la parola “kami” significa sia “carta” che “dio”. Questo dualismo riflette il profondo rispetto e la considerazione che i giapponesi hanno per la carta, trattata come una vera e propria estensione del mondo spirituale. Nei rituali shintoisti la carta viene infatti utilizzata per creare simboli sacri.
Con il passare dei secoli, la produzione della carta divenne più accessibile e l’arte degli origami poté diffondersi tra la popolazione generale.
Durante il periodo Edo (1603-1868), gli origami iniziarono a diventare una forma di intrattenimento popolare con l’introduzione di modelli più complessi e decorativi. Questo fu anche il periodo in cui si svilupparono molte delle tecniche di base che conosciamo oggi.
Influenza culturale
Gli origami hanno sempre avuto un profondo legame con la cultura giapponese. Ad esempio la gru di carta, conosciuta come “orizuru,” è uno dei simboli più iconici del Paese del Sol Levante.
Una celebre leggenda giapponese narra che chi piega mille gru di carta vedrà esaudito un desiderio. Questo aneddoto è diventato famoso in tutto il mondo soprattutto dopo la storia di Sadako Sasaki, una giovane vittima delle radiazioni atomiche di Hiroshima.
Sadako, una bambina giapponese che sviluppò la leucemia a causa delle radiazioni, tentò di creare mille gru di carta durante la sua malattia, sperando di vedere esaudito il suo desiderio di guarigione. Sebbene riuscì a piegare solo 644 gru prima della sua morte, i suoi amici e familiari completarono il resto.
La storia di Sadako è diventata un potente simbolo di pace e perseveranza e ha ispirato persone di tutto il mondo a creare gru origami in sua memoria.
Nel corso del XX secolo, l’arte degli origami ha assistito ad una vera e propria rinascita grazie a figure come Akira Yoshizawa, considerato il padre dell’origami moderno. Yoshizawa sviluppò attorno al 1930 un nuovo sistema di notazione per le pieghe (in uso ancora oggi) e creò migliaia di modelli, elevando gli origami da semplice arte popolare a forma d’arte riconosciuta a livello internazionale.
Diffusione globale
Oggi gli origami non sono più limitati ai confini del Giappone. Grazie alla globalizzazione e alla condivisione culturale, questa arte ha raccolto appassionati in ogni angolo del mondo.
Gli origami vengono insegnati nelle scuole come strumento educativo, utilizzati in ambito terapeutico e celebrati in numerosi festival e competizioni internazionali.
Gli artisti contemporanei esplorano nuove frontiere, creando modelli sempre più complessi e dettagliati, che sfidano i confini della creatività e della precisione.
Quali tipi di origami esistono?
Origami tradizionale
Gli origami tradizionali si basano su modelli antichi tramandati di generazione in generazione. Questi modelli spesso rappresentano animali, fiori e oggetti della vita quotidiana. Esempi classici includono la gru (orizuru), la rana e la barchetta. I modelli tradizionali sono generalmente semplici e utilizzano poche pieghe e forme geometriche di base.
Origami modulare
L’origami modulare, o origami 3D, consiste nel piegare molteplici fogli di carta per creare moduli che vengono poi assemblati per formare una struttura più grande e complessa. Ogni modulo è piegato nello stesso modo e poi incastrato senza l’uso di colla. Questa tecnica permette di creare strutture geometriche intricate come poliedri e sfere.
Origami tassellato
Gli origami tassellati coinvolgono la creazione di schermi ripetuti che coprono una superficie piana. Questi modelli sono ottenuti piegando la carta in forme geometriche che si ripetono, come esagoni o triangoli. Gli origami tassellati sono spesso utilizzati per creare texture e design complessi su superfici bidimensionali.
Origami figurativo
L’origami figurativo rappresenta modelli che cercano di imitare forme realistiche di animali, piante, e altre figure riconoscibili. Questi modelli possono essere molto dettagliati e complessi e spesso richiedono un alto livello di precisione e abilità. Gli origami figurativi possono includere pieghe molto sottili per creare dettagli minuti come le ali di un insetto o le scaglie di un pesce.
Quali sono i benefici del creare origami?
L’arte degli origami non è solo un passatempo creativo, ma offre anche una serie di benefici per la mente e il corpo. Essendo una tecnica semplice e a basso costo, possono beneficiarne persone di tutte le età.
A livello didattico, gli origami sono uno strumento educativo portentoso che può essere utilizzato per insegnare una varietà di abilità e concetti, specialmente ai bambini.
La piegatura della carta, che richiede precisione e coordinazione, aiuta a migliorare le abilità motorie nei più piccoli, li introduce a concetti geometrici come simmetria, frazioni e angoli in modo pratico e visivo e incoraggia il pensiero critico e le abilità di risoluzione dei problemi.
L’origami è spesso utilizzato anche come strumento terapeutico per aiutare le persone a superare stress e ansia.
La ripetitività e la concentrazione richieste dalla piegatura della carta possono avere un effetto calmante, in tutto e per tutto simile alla meditazione. L’atto ripetuto di creare origami migliora la capacità di concentrazione e focalizzazione.
Gli origami sono utilizzati nella terapia occupazionale per aiutare le persone a recuperare abilità motorie dopo un infortunio o per migliorare la destrezza nelle persone con disabilità.
E, infine, possono essere un’attività sociale che promuove l’interazione e la collaborazione.
Origami e meditazione
Oltre ai numerosi benefici pratici, come abbiamo visto gli origami possono anche essere una forma di meditazione.
La concentrazione richiesta per piegare la carta in modelli complessi aiuta a focalizzare la mente, riducendo lo stress e promuovendo un senso di calma interiore.
Ogni piega diventa un atto zen e consapevole, permettendo di entrare in uno stato di “flusso” in cui si è completamente immersi nell’attività e nel momento presente.
Come si stanno evolvendo gli origami?
L’arte degli origami negli ultimi anni ha trovato applicazioni sorprendenti nel mondo della tecnologia.
Ad esempio, le tecniche di piegatura degli origami sono utilizzate per progettare strutture che possono essere compresse per il trasporto e poi espanse per l’uso.
Un esempio famosissimo è il design di pannelli solari pieghevoli per satelliti spaziali, che possono essere compattati durante il lancio e poi aperti una volta in orbita. Anche il telescopio James Webb ha beneficiato di un gigantesco origami di pannelli solari!
Nella robotica, gli origami offrono soluzioni innovative per la progettazione di robot flessibili e adattabili. I robot ispirati agli origami possono essere realizzati con materiali pieghevoli, che consentono loro di muoversi in modi unici e di adattarsi a spazi ristretti. Questi robot possono essere utili in missioni di ricerca e salvataggio o in ambienti difficili da raggiungere.
Anche nel campo medico, i principi degli origami sono utilizzati per progettare stent che possono essere inseriti in forma compressa e poi espansi per aprire arterie ostruite, migliorando la sicurezza e l’efficacia delle procedure.
Gli origami vengono utilizzati per creare dispositivi medici pieghevoli che possono essere facilmente inseriti nel corpo e poi espansi o attivati per svolgere la loro funzione.
Infine, la stampa 3D combinata con il design degli origami consente la creazione di strutture complesse che possono essere stampate in 3D e poi piegate.
Come posso iniziare?
Come abbiamo visto, l’arte dell’origami è accessibile a tutti.
Anche se questo mondo è vastissimo, le tecniche di base sono le stesse per tutti i modelli, dai più semplici ai più complessi.
Imparare i termini e i passaggi base non solo facilita la creazione di forme più intricate ma rende anche l’esperienza più piacevole e gratificante.
Terminologia
- Piega a valle: si ottiene piegando il lembo del foglio verso di sé, si crea un avvallamento visibile.
- Piega a monte: si ottiene piegando il lembo del foglio all’indietro, si forma uno spigolo visibile.
- Piega a fisarmonica: composta da una piega a valle seguita da una piega a monte.
- Piega a libro: una piega a valle che coinvolge una parte del foglio già modellata, spostandola lungo una direttrice come se si stesse sfogliando un libro.
Scegliere la carta
Uno degli aspetti più affascinanti dell’origami è che richiede pochi materiali, ma la scelta della carta giusta può fare una grande differenza nel risultato finale.
La carta più comune utilizzata per gli origami è la carta origami (kami), disponibile in vari colori e motivi. È leggera, facile da piegare e mantiene bene le pieghe. È ideale per la maggior parte dei modelli, specialmente per i principianti. La dimensione standard per la carta da origami è 15 cm x 15 cm, una dimensione perfetta per la maggior parte dei modelli, dai semplici ai complessi.
Seguire tutorial
Il modo migliore per iniziare è seguire uno dei numerosi tutorial che potete trovare online. Qui sotto ve ne segnaliamo uno per creare passo passo la famosa gru giapponese:
Non scoraggiatevi se i primi tentativi non sono perfetti. La precisione e la maestria arrivano con la pratica.
All’inizio utilizzate carta più spessa e resistente per evitare strappi e pieghe non desiderate.
Con la costanza e la pazienza, ogni piega vi avvicinerà sempre di più a diventare dei veri maestri dell’arte degli origami.
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Esploreremo pratiche zen rilassanti e rigeneranti che ci porteranno a ritrovare il contatto con il momento presente, per una profonda esperienza di tranquillità e pace interiore.
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