Perché non riesci a meditare: 9 errori che ostacolano la tua pratica

perché non riesci a meditare

Ormai tutti conoscono i numerosi benefici della meditazione provati dalla scienza e dall’esperienza di milioni di persone. Eppure, nonostante i conclamati vantaggi che una pratica meditativa quotidiana può portare nelle nostre vite, in molti ancora mi dicono che la meditazione “non fa per me”, oppure che “ho provato a meditare, ma non ci riesco.”

Sfatiamo subito questo mito: chiunque è in grado di meditare, perché per farlo servono soltanto la nostra mente e la nostra consapevolezza.

Eppure i nostri schemi mentali spesso ci remano contro facendoci sentire incapaci e inadeguati. Magari hai appena iniziato e ti preoccupi di commettere degli errori da principiante, o di non farlo nel modo giusto. A lungo andare ti potresti chiedere perché la tua meditazione non sta progredendo così bene e, quindi, rinunciare.

Forse mediti sporadicamente, o anche ogni giorno, ma senti che la tua meditazione non si sta svolgendo come ti aspettavi. Forse senti persino che la meditazione ha smesso di funzionare e stai dubitando della sua efficacia.

Non sei solo.

Negli ultimi mesi, ho risposto a centinaia di e-mail e commenti di persone iscritte al mio audiocorso e ho notato i più comuni “errori di meditazione” che impediscono di approfondire la pratica e di trarne maggiori benefici.

In questo articolo parlerò di questi errori comuni e condividerò alcuni suggerimenti su come meditare in un modo che sia sostenibile nel lungo termine e che ti permetta di andare più in profondità.

9 ragioni per cui non riesci a meditare

1. Non pratichi costantemente

meditare la sera

Di tutti i motivi per cui la tua pratica non progredisce, questo è senz’altro il più comune.

La meditazione deve essere praticata quotidianamente affinché abbia un impatto duraturo sulla tua vita. Ovviamente ogni volta che ti siedi a meditare risvegli qualche beneficio, anche se solo puramente fisico, che tu lo percepisca o meno. Ma la trasformazione mentale ed emotiva arriva solo con una pratica costante.

Quindi la costanza dovrebbe essere il tuo obiettivo principale quando stai imparando a meditare, e non il tempo in cui stai seduto o quanto bene riesci a piegare le gambe. Dieci minuti al giorno sono meglio di mezz’ora tre volte a settimana.

Usi la tua mente durante tutte le tue ore di veglia, quindi i tuoi schemi mentali già esistenti vengono rinforzati 24 ore su 24, 7 giorni su 7. Ecco perché è assolutamente essenziale che rinforzi anche le tue capacità di meditare ogni giorno ed ecco perché ho focalizzato il mio corso proprio sull’abitudine.

Il modo più semplice per creare questa abitudine è meditare come prima cosa al mattino, prima di colazione (anche se in alcuni casi una colazione leggera può essere d’aiuto). Inizia con due minuti al giorno, se necessario, ma abbi la determinazione di non saltare mai un giorno, qualunque cosa accada.

Hai una giornata impegnativa? Svegliati qualche minuto prima e medita.

Non sei sicuro di farlo bene o di assumere la postura giusta? Fallo comunque e poi verifica più tardi se lo hai fatto correttamente.

Non sai quale tecnica usare? Leggi delle diverse tecniche di meditazione tradizionali, sperimenta con quelle che ti attirano e trova quella che funziona meglio per te.

Assumi l’atteggiamento che nessuna circostanza, sia esterna che interna, possa compromettere il tuo impegno di meditare.

2. Ti aspetti troppo e troppo presto

illuminazione

Probabilmente ciò che ti ha fatto iniziare a meditare è stata l’aspettativa dei suoi numerosi benefici. Tuttavia, una volta che hai già costruito l’abitudine, cerca di lasciar andare tutte le aspettative e medita semplicemente per il piacere di farlo. Proprio come fai la doccia, mangi e dormi ogni giorno.

Come puoi arrivare a questa mentalità?

Inizia a divertirti quando mediti. Goditi il ​​modo in cui ti senti dopo esserti seduto – come diventi più calmo, più riflessivo, più centrato. Ovviamente la meditazione potrebbe non essere sempre così idilliaca, ma se l’hai praticata abbastanza a lungo capirai che in media ci si sente abbastanza bene dopo una sessione.

Molti dei benefici più profondi della meditazione arrivano solo dopo mesi o anni di pratica quotidiana. Quindi lasciare andare le tue aspettative è essenziale per proseguire.

3. Non ti prepari prima di praticare

respirazione

Puoi semplicemente sederti e iniziare la meditazione in qualsiasi momento della giornata, come fa la maggior parte delle persone. Ma la tua sessione può andare molto più in profondità se ti prendi anche solo un paio di minuti prima per rilassare il corpo, calmare il respiro e affermare la tua intenzione.

Non serve nulla di complicato: ti basta anche solo stiracchiarti per qualche secondo, prendere tre respiri profondi e affermare la tua intenzione: “Ok, ora mi concentrerò per dieci minuti”.

4. Salti da tecnica a tecnica

pulizia del corpo

Nei primi mesi della tua pratica è ottimo sperimentare tecniche diverse o seguire una meditazione guidata diversa ogni giorno. Tuttavia, dopo i primi mesi è consigliabile scegliere una tecnica specifica e attenerti ad essa.

Proprio perché ognuno di noi è diverso, c’è sicuramente una tecnica di meditazione che “funziona” meglio per te rispetto ad altre. Quindi è importante sperimentare diverse tecniche finché non trovi quella giusta. Puoi adottarne una per qualche settimana, per avere una prima “sensazione” dei suoi effetti prima di decidere, ma è importante alla fine trovare una tecnica definitiva e poi mantenerla.

Se ti stai concentrando su qualcosa in particolare – che sia il tuo respiro, un chakra o un mantra – quell’elemento diventa più “carico” di attenzione ed energia man mano che prosegui. La tua mente diventa più intima con esso e questa affinità, a sua volta, rende più facile mantenere l’attenzione su quell’elemento nelle sessioni future.

5. Continui a dubitare se lo stai facendo bene

donna di schienza che si prende la testa tra le mani

Poiché tieni alla tua pratica e vuoi migliorare, potresti tendere ad analizzarla troppo. Questo è stato un ostacolo che ho dovuto affrontare per molto tempo: troppe volte, tendiamo ad essere i nostri peggiori critici.

I problemi con l’autocritica della tua pratica sono due:

  • Tiene la mente occupata durante la pratica con l’analisi dei tuoi stati mentali, piuttosto che lasciarla immergere nel processo di meditazione.
  • Spesso ti demotiva quando non riesci a trovare una risposta soddisfacente alla domanda “sto facendo bene?”. Se concludi che non lo stai facendo bene o non riesci a capirlo, è probabile che ti arrenderai.

Quindi, per quanto ti sembri difficile, devi lasciar andare ogni tipo di giudizio e non fare altro che praticare. Il tempo ti porterà chiarezza sul processo di meditazione, poiché diventa più un’esperienza piuttosto che qualcosa che devi capire e descrivere.

Mantieni la curiosità, continua a imparare, continua a sperimentare sottili differenze nei tuoi approcci. Se hai un buon insegnante di meditazione o una comunità, allora poni le tue domande nel modo più chiaro possibile e scopri come puoi migliorare. Ma sappi che dovrai continuare ad andare avanti, nonostante le tue incertezze.

Comprendi che la meditazione è un semplice processo in due fasi:

  • Passaggio 1: focalizza la tua attenzione sull’oggetto di meditazione (respiro, mantra, chakra o altro) e mantienila il più a lungo possibile.
  • Passaggio 2: nota quando ti distrai e torna al passaggio 1.

Il tuo obiettivo principale è semplicemente notare il più rapidamente possibile quando si verifica una distrazione. Forse nelle tue prime settimane la tua mente vagherà per 2-5 minuti prima ancora che ti rendi conto di esserti distratto. Rendi gradualmente più breve questo divario, essendo più consapevole di ciò che sta accadendo dentro di te. Questa è consapevolezza.

Il tuo obiettivo secondario è mantenere la tua attenzione, momento dopo momento, sul tuo oggetto di meditazione. All’inizio potresti essere in grado di farlo solo per 3 secondi, ma con il tempo e la pratica l’attenzione aumenterà. Questa è concentrazione.

Se fai queste due cose nel miglior modo possibile, stai meditando!

6. Non dai alla pratica abbastanza attenzione e intenzione

consapevolezza

Se fai esercizio fisico in modo sciatto, non puoi davvero lamentarti del fatto che non ne trai molti benefici. Lo stesso vale per la meditazione. Ha bisogno di una certa intensità e determinazione.

C’è una bellissima metafora nel buddismo: pratica come se la tua testa fosse in fiamme. Se la tua testa fosse in fiamme, non credo che saresti distratto da pensieri sulle tue attività quotidiane e su cosa dovresti mangiare a pranzo.

Anche se questo grado di intensità può essere difficile da coltivare, trovo questa immagine utile e stimolante. Maggiore è il tuo impegno per la meditazione e la tua intenzione di approfondirla, più la tua mente sarà calma e impegnata nella pratica.

Non meditare come se fosse solo un altro compito da spuntare sulla tua lista di cose da fare. Siediti con un senso di riverenza, come se stessi per iniziare l’attività più importante della tua giornata.

E, una volta che hai concluso, non saltare al tuo prossimo compito. Invece inspira profondamente, attendi qualche secondo e poi inizia lentamente a uscire dalla meditazione. Questo aiuta a portare con te l’esperienza per il resto della giornata.

7. Ti punisci quando ti distrai

parole gentili

Se stai seguendo il processo delineato al punto 5, capirai che non c’è bisogno di criticare te stesso per quanto spesso ti distrai durante la meditazione. È assolutamente normale e fa parte del processo. Per la maggior parte delle persone ci vorranno mesi, se non anni, per arrivare a un punto in cui sperimenteranno una sessione di meditazione senza distrazioni (scopri di più sul rapporto tra meditazione e pensieri qui).

Quindi non essere duro con te stesso – nota la distrazione e lasciala andare. L’autocritica ti porta solo un passo più lontano dalla meditazione. Invece, sii felice di aver notato che ti sei distratto e riporta semplicemente l’attenzione al tuo oggetto di meditazione.

8. Tieni la mente troppo occupata durante il giorno

musica per dormire

Hai bisogno della meditazione, tra le altre ragioni, perché la tua mente è troppo irrequieta e non è sotto il tuo controllo. Va in direzioni sbagliate e si perde in schemi mentali inutili. Continua a rafforzare i condizionamenti negativi e molto spesso ti fa odiare te stesso, o essere meno produttivo e meno soddisfatto.

Proprio come la qualità della tua meditazione influenza il modo in cui la tua mente agisce durante il giorno, anche il modo in cui la mente ragiona influenza la qualità della tua meditazione. Venti minuti di meditazione, per quanto profondi possano essere, non saranno in grado di sopraffare 16 ore di irrequietezza.

Quanto sarebbero efficaci 30 minuti in palestra se per il resto della giornata tu stessi mangiando un sacco di cibo spazzatura? Lo stesso vale con la meditazione. Se ti nutri dei pensieri distruttivi e delle emozioni che creano dipendenza, la tua meditazione ripulirà solo parzialmente il danno.

Sviluppa l’abitudine di osservare la tua mente e vedere cosa sta succedendo dentro di te. Questo aiuterà molto la tua meditazione; e a sua volta la meditazione renderà questo processo più facile. È un ciclo positivo che si autoalimenta.

9. Consumi troppi media

donna sorridente al pc

Gran parte della nostra inquietudine è creata o almeno rafforzata dai media che consumiamo. Film, notizie, social media, articoli, forum, giochi, TV, eccetera. Questa è una sfida che i meditatori dei secoli passati non hanno dovuto affrontare ed è un altro motivo per cui abbiamo bisogno della meditazione più che mai!

Quando esponiamo il nostro cervello a molte informazioni, è naturale che tutte queste immagini e idee vengano visualizzate quando ci sediamo a meditare, innescando emozioni che distraggono e ulteriori riflessioni. La maggior parte dei media a cui siamo esposti è progettata per farci cadere in uno stato di desiderio, irrequietezza, rabbia o paura.

Pertanto, se desideri una trasformazione più profonda dei tuoi stati mentali ed emotivi, è di grande aiuto limitare i tipi di media che utilizzi. Chiediti come ti fanno sentire le cose che guardi, leggi e ascolti ogni giorno.
Prova a sperimentare con un “digiuno dei media”, magari nel weekend o un giorno alla settimana.
Questi cambiamenti di abitudine non solo influenzeranno positivamente la tua meditazione, ma ti renderanno anche meno stressato e più produttivo. Sarai più presente nel qui e ora, senza distrazioni.

Conclusione

Se ti trovi intrappolato in questi “errori di meditazione”, lavoraci uno alla volta. Inizia con quelli che sono più facili da risolvere o che avrebbero l’impatto maggiore.

La meditazione è una pratica che ti accompagna per tutta la vita e non qualcosa che puoi padroneggiare in un paio di mesi. Ricondizionare il modo in cui funziona la mente richiede tempo e impegno costante.

Non è sufficiente che la meditazione stia diventando popolare. È necessario sensibilizzare le persone su come meditare in modo più efficace affinché godano di tutti i benefici che questa pratica ci può portare.

Se hai trovato utili questi suggerimenti, ti invito a condividere questo articolo con altre persone interessate a meditare (e che magari stanno incorrendo proprio in questi errori!). E se desideri stabilmente integrare la meditazione nella tua routine, puoi dare un’occhiata al mio corso online Apri la tua mente.

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4 risposte

  1. Articolo molto interessante come del resto la maggior parte di quelli che ho letto sino ad ora..
    Non è facile iniziare ad abbracciare l’idea della meditazione forse perché ci appare una perdita di tempo..
    La fretta maledetta é la cosa che più mi crea ansia durante la giornata. Dobbiamo correre.. Mi domando perché poi è soprattutto verso cosa..
    Grazie per i vostri consigli preziosi ?

  2. Articolo illuminante?
    Lo rileggero’ ogni volta che un dubbio occupa la mia mente….E soprattutto concordo pienamente sull’importanza della costanza nel nostro impegno. La vita è ora e la strada è ogni passo ❣
    Grazie?

  3. Da un po’ di tempo sento il bisogno di avvicinarmi a una dimensione più affine con il mio spirito. La quotidianità sta rendendo piatte le mie emozioni e sento sempre meno il senso della vita. Ho spesso paura della vita e osservo le persone con invidia perché le vedo parte integre di questo mondo mentre io non ci riesco. Solo la bella stagione e l’andare in moto mi rende più felice. Vedo nella meditazione la mia ancora di salvezza come se una forza misteriosa mi stesse attirando verso questa pratica.

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