Primavera: Come viverla al meglio con la Medicina Cinese e lo Yoga

primavera

Gen shen di gu
Se le radici sono profonde, il radicamento è forte

Penso che non ci sia detto migliore di questo per introdurre la stagione di rinascita per antonomasia: la primavera.
Dopo un periodo di stallo e rallentamento dato dal freddo e dal buio dell’inverno, è opportuno radicarsi ed affondare consapevolmente le nostre radici per poter poi crescere e fiorire forti e rigogliosi.

La primavera è una delle tre stagioni annuali di transizione, non è né un periodo di massimo Yin, massima contrazione e freddo, né di massimo Yang, massima espansione e caldo.
No, non mi sono sbagliata a scrivere tre stagioni annuali di transizione, eh!

Nella Medicina Tradizionale Cinese troviamo anche la Tarda Estate prima dell’autunno. È quel momento dell’anno in cui passiamo dall’estate all’autunno in modo dolce (da metà agosto all’equinozio di autunno circa).

Ma ora approfondiamo insieme cosa rappresenta la primavera nella Medicina Tradizionale Cinese e come possiamo supportarci in questo momento delicato.

La primavera nella Medicina Cinese

radicamento

Nella cultura cinese, la primavera è rappresentata dall’elemento Legno e dalla coppia di meridiani di Fegato e Vescicola Biliare.

Il legno è l’elemento che, per eccellenza, viene associato all’uomo, non solo per i due trigrammi che sono molto simili fra loro, ma anche per la sua “storia di vita”.

Lao Tzu, figura mitologica fondatrice del taoismo, fa comprendere molto bene questa intima connessione descrivendola così: 

“Quando l’uomo nasce è debole e delicato, quando invecchia è legnoso e rigido, proprio come l’albero che mentre cresce è tenero e flessibile e quando muore è duro e secco.

Tenerezza e flessibilità esprimono, quindi, la freschezza della vita, mentre rigidità e durezza sono compagne della morte. Ciò che si è irrigidito non vincerà!”

Ascoltando le sue parole, possiamo renderci conto di quanto sia importante lavorare, soprattutto in questa stagione, sulla nostra capacità di radicamento e di flessibilità, non solo intesa dal punto di vista fisico, ma anche mentale.

La capacità di essere flessibili per poter cambiare il proprio punto di vista è di fondamentale importanza per poter evolvere consapevolmente.

I meridiani della primavera

primavera nella medicina cinese

In questo momento delicato nel quale ognuno di noi ha fatto la propria parte e preso a cuore la causa comune, è veramente difficile sentirsi nuovamente sottoposti a restrizioni severe e la risposta fisica ed emotiva che possiamo sentire emergere è la rabbia.

Non a caso, in questa stagione si attivano maggiormente i meridiani di Fegato e Vescicola Biliare, che mettono il loro “carico” e ci fanno inevitabilmente lavorare su questo sentimento collegato proprio a loro: la rabbia.

Un eccesso o un deficit di questa coppia di Meridiani, infatti, può portare la persona a percepire maggiormente questa emozione e sentirsi quasi sovrastata da essa, oppure, al contrario, incapace di elaborare questo sentimento.

Una possibilità di supporto ed elaborazione può essere anche la terapia del dialogo con uno specialista del settore (psicologo/psicoterapeuta).

Ma cosa succede se andiamo oltre il sentimento della rabbia?

Come possono essere parte di noi questi due Meridiani?

Se scegliamo di guardarli non dal punto di vista puramente emotivo ed anatomico, ma da quello della MTC, è interessante leggere come al Fegato sia attribuito l’incarico di “Generale che sceglie la strategia”, mentre alla Vescicola Biliare il ruolo di “Ufficiale imparziale che prende le decisioni”.

La loro funzione è quindi quella di donarci una chiara visione per poter scegliere quale strada prendere. 

Ci dà la possibilità di poterci realizzare guardando ad un futuro non totalmente immaginario, ma realistico e “studiato” in base alle nostre capacità odierne.

La libertà di movimento e di scelta non è rappresentata da una possibilità fisica, ma psicologica e mentale.

Come riconoscere gli squilibri

Sempre riferendoci alla Medicina Tradizionale Cinese, ci sono dei segnali chiari che vanno a definire uno squilibrio dell’elemento Legno – in eccesso o in difetto (cosa che si può percepire tramite una diagnosi dei polsi da parte di un medico-chirurgo agopuntore o una valutazione da parte di un operatore shiatsu).

Colorito del volto

Il colorito del volto di una persona con squilibri di Legno è sempre tendente al verde, soprattutto intorno alla zona degli occhi (occhiaie verdastre). 

Non a caso, il colore di questo elemento è il verde

Unghie

Le unghie di mani e piedi indicano lo stato di salute di questo elemento e, in particolare, del Fegato.

Unghie con macchie, striature o sfaldate possono indicare deficit o eccesso di Legno.

Occhi

Avete mai sentito il detto “non ci vedo più dalla rabbia”? Ecco, questo elemento va anche a determinare lo stato di salute degli occhi

Non a caso, soprattutto in primavera, è più facile che si soffra di allergie e che gli occhi siano sovra-stimolati.

Lo Shen, o Spirito del Fegato, è Hun, che è l’anima eterea o il “luccichio” che si percepisce nell’occhio della persona che ci troviamo davanti.  

Tendini

Lo stato di salute o meno dei nostri tendini ed un’eventuale stanchezza fisica e muscolare cronica possono definire uno squilibrio di Legno.

Sogni

I sogni ricorrenti di chi ha deficit di Legno vedranno presenti alberi, funghi, paesaggi di montagna o addirittura sogni di campi di battaglia e scontri cruenti.

Anche la sensazione di non riuscirsi ad alzarsi da terra ed affondare nel terreno in sogno vanno a definire un coinvolgimento di questo Elemento.

Orari

Il meridiano di Vescicola Biliare ha il suo apice fra le 23 e l’1 di notte, mentre Fegato dall’1 alle 3 di notte.

Chi soffre di squilibri di Legno spesso non riesce a prendere sonno sino alle 3 e riesce a pianificare meglio la giornata lavorativa o gli impegni personali proprio in questa fascia oraria notturna. 

È come se l’attività onirica di programmazione e riposo fosse effettuata in stato cosciente.

Come supportarsi con la Medicina Tradizionale Cinese

supportarsi nella medicina cinese

Ormai sappiamo bene che in Medicina Cinese non è tanto importante la cura, quanto la prevenzione.

Come possiamo, quindi, supportarci prima dell’insorgere della malattia?

Sarò di parte, ma sono certa che lo shiatsu possa essere un grande sostegno sia nel caso di trattamento da parte di un operatore (non appena si potrà tornare in studio), che come auto-trattamento sotto la supervisione a distanza di un operatore qualificato.

L’agopuntura (praticata esclusivamente da un medico-chirurgo) va a sciogliere gli eventuali blocchi ed a stimolare il libero fluire dell’energia o Qi grazie alla diagnosi data dalla lettura dei polsi ed all’utilizzo degli aghi (non fanno male, tranquilli ).

Anche tecniche complementari quali il Gua Sha (tecnica di strofinamento e riscaldamento della zona tramite pietre lisce di giada o quarzo rosa), la moxibustione (tecnica di riscaldamento dei punti dell’Agopuntura o Tsubo tramite sigari di artemisia) e la coppettazione (ulteriore tecnica complementare effettuata con coppette che, creando un effetto sottovuoto tramite calore o magneti, portano maggiore affluenza di sangue nella zona di pelle contenuta nella coppetta), possono essere metodi aggiuntivi alla terapia Shiatsu ed all’Agopuntura ed essere un ottimo modo per integrare.

Per quanto riguarda la dieta, i cibi che ci aiutano in questa stagione sono quelli fermentati, frumento e pesca.

Tisane con la malva sono indicate in questo periodo dell’anno, di modo da supportare il Legno.

Come supportarsi con lo Yoga

praticare raja yoga

È bello sperimentare su sé stessi il grande beneficio che può apportare un regime alimentare sano ed il ricevere trattamenti fisici di sostegno, ma è anche di fondamentale importanza lo svolgere attività fisica adeguata.

Fra le arti che possono farci “muovere” energia e corpo nel modo più consapevole e semplice possibile, troviamo lo yoga

Con lo yoga, è come se stessimo eseguendo in autonomia ciò che l’operatore shiatsu o il medico agopuntore hanno svolto supportandoci esternamente.

In questa stagione di transizione, sarebbe opportuno svolgere attività all’aperto (in questo caso balcone, giardino o terrazzo) e a piedi nudi, per ritrovare il radicamento da cui partire per progettare il futuro.

In caso di mancanza di spazio esterno, è sufficiente far areare bene i locali e praticare con la finestra aperta (senza creare correnti d’aria che possono destabilizzare l’energia di Legno).

Le asana che più sollecitano ed estendono i nostri meridiani di Legno sono Upavishta Konasana per Fegato e Parivritta Janu Shirsasana per Vescicola Biliare.

Upavishta Konasana

Upavishta Konasana
Upavishta Konasana

In Upavishta Konasana, ponendosi a gambe divaricate, piedi attivi a martello ed inclinandosi con il busto in avanti poggiando le mani a terra e NON incurvando la schiena, si percepirà una forte resistenza in prossimità delle ginocchia e nella zona inferiore della coscia, proprio dove passa questo Meridiano. La sensazione sarà quasi quella di percepire quella zona come una “corda” o un “pezzo di legno”.

Parivritta Janu Shirsasana

Parivritta Janu Shirsasana
Parivritta Janu Shirsasana

In Parivritta Janu Shirsasana, divaricando le gambe, piegandone una ed allungandoci verso la gamba allungata senza incurvare la schiena, ma inclinandoci lateralmente ed espandendo la cassa toracica, possiamo concentrare l’attenzione sulla possibilità di spazio che si va a creare nel torace in estensione laterale e la grande apertura del fianco. Proprio lì, scorre Vescicola Biliare.

Portare il respiro in queste aree non solo ci aiuterà a stimolare i Meridiani Legno, ma ci darà la possibilità di ascoltarci con più consapevolezza e senza giudizio.

Conclusione

Durante la primavera, bisogna imparare a dedicarsi piccoli attimi di contemplazione durante la giornata: mangiare lentamente e consapevolmente, prendersi cura del proprio corpo tramite il movimento, respirare portando l’attenzione alla qualità ed alla quantità dell’aria inalata, regalarsi una coccola con un bagno rilassante o una buona tisana (alla malva!)…tutto aiuta a trovare il proprio centro per poter partire più propositivi di prima e scegliere con consapevolezza e gioia la propria strada.

Tutto comincia con il primo passo.

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10 risposte

    1. Grazie Carmine per il tuo interesse ed averci letto!
      Per eseguire queste Asana, prepara bene il corpo con riscaldamenti articolari e muscolari dedicati 🙂

      Un caro saluto,
      Valentina

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