Reiki e Chakra: Guida all’armonizzazione dell’energia vitale

Il Reiki, una pratica olistica che canalizza l’energia universale, trova la sua massima espressione nel lavoro sui Chakra, i principali centri energetici del corpo. Vediamo come.
reiki e chakra

Attraverso l’imposizione delle mani, il Reiki mira a bilanciare il flusso energetico, promuovendo benessere e serenità a livello fisico, emotivo e spirituale. In questo articolo esploreremo la connessione profonda tra Reiki e Chakra, offrendo una guida pratica per il riequilibrio energetico e l’allineamento interiore.

Cos’è il Reiki?

seduta reiki

Il Reiki è una pratica olistica che utilizza l’energia universale per favorire l’equilibrio e il benessere di corpo e mente, tramite l’imposizione delle mani.

Si basa sul principio che il nostro corpo sottile è attraversato dalla stessa energia vitale universale che permea tutto l’universo. Il praticante di Reiki funge da canale per questa energia, trasmettendola attraverso le mani verso l’area da trattare. Questa energia può essere indirizzata su sé stessi, su altre persone, ma anche su animali o piante.

Il termine giapponese “Reiki” combina due parole: “Rei”, che indica l’energia vitale universale, e “Ki”, che rappresenta l’energia vitale individuale (nota come “Chi” nella cultura cinese e “Prana” in quella indiana).

In una persona sana ed equilibrata, l’energia vitale scorre liberamente. Tuttavia, fattori esterni o interni, spesso legati a emozioni, possono creare blocchi energetici. Con il tempo, questi squilibri possono manifestarsi attraverso tensioni fisiche, dolori e, in alcuni casi, malattie.

Aura, Chakra e Nadi

7 chakra significato

Per poter comprendere meglio come agisce il reiki, dato che parliamo di energia, dobbiamo introdurre anche il tema dell’Aura, dei Chakra e delle Nadi (canali di energia).

L’Aura è costituita da quattro corpi energetici:

  • il corpo etereo
  • il corpo astrale
  • il corpo mentale
  • il corpo spirituale

Il corpo etereo ha più o meno la stessa estensione e la stessa forma del corpo fisico. Accumula l’energia vitale in eccesso e la restituisce attraverso i chakra e i pori della pelle.

Il corpo astrale è dove si manifestano le emozioni, i sentimenti e le particolarità caratteriali della persona.

Il corpo mentale riguarda i pensieri, le idee e ha una frequenza più alta degli altri due corpi.

Il corpo spirituale è legato alla connessione con l’anima e alla dimensione spirituale più elevata.

I chakra principali sono sette, localizzati nel corpo etereo, e su questi si può applicare il Reiki.

I chakra o centri energetici ruotano su loro stessi e catturano le energie presenti nell’ambiente, distribuendole nel corpo attraverso le Nadi.

Le principali sono Ida, Pingala e Sushumna, che scorre in modo verticale dal primo Chakra al sesto.

Sushumna Nadi è il canale in cui scorre l’energia Kundalini, manifestazione di Shakti, l’energia femminile. Questa energia latente e potenziale, presente in ogni essere, si risveglia e ascende, aprendo a stadi di consapevolezza sempre più elevati fino a ricongiungersi all’energia discendente divina maschile.

Il cuore del Reiki

reiki

Elemento fondante di questa antica tecnica sono i cinque principi dettati dal maestro Mikao Usui, che sono delle indicazioni per vivere meglio e che prolungano gli effetti della pratica sul proprio stato energetico.

Usui si ispirò ad una frase del paragrafo iniziale “Un sentiero per il suono” del libro intitolato “Kenzen no Genri” (letteralmente “Teoria della Salute”), scritto nel 1914 da Suzuki Bizan.

“Solo oggi non essere arrabbiato; non essere impaurito; con onestà, esegui diligentemente il tuo dovere; sii compassionevole con gli altri”.

“Solo per oggi” ci invita a vivere nel presente, un concetto centrale anche nel Buddismo.

“Non ti preoccupare” ci insegna a non anticipare problemi che potrebbero non verificarsi. Concentrandoci sul momento presente e mantenendo un pensiero positivo, possiamo risparmiare energia e affrontare le difficoltà con maggiore equilibrio.

“Non ti arrabbiare” suggerisce di accettare ciò che accade con un atteggiamento costruttivo. Riflettere su cosa ci ha fatto arrabbiare, comprenderne l’effetto su di noi e trasformarlo in qualcosa di positivo, come perdono o accoglienza.

“Sii grato” significa riconoscere e apprezzare ogni giorno i doni che abbiamo.

“Sii onesto” implica lavorare in modo giusto e trasparente, senza danneggiare gli altri per il proprio vantaggio. È anche un invito a sviluppare i propri talenti senza sprecarli.

“Sii gentile” ci invita a vivere secondo l’Amore, per coltivare gioia e pace.

I cinque principi possono essere utilizzati come un mantra da ripetere ogni giorno, ma soprattutto vanno vissuti con responsabilità.

Come lavorare sui Chakra con il Reiki

trattamento reiki chakra

Preparazione e centratura

Prima di iniziare il trattamento Reiki, è fondamentale che l’operatore si prepari attraverso una pratica di centratura del cuore. Questo processo consiste nel portare l’attenzione al proprio cuore, respirando profondamente e lentamente, con l’obiettivo di raggiungere uno stato di calma interiore e presenza nel momento. La centratura aiuta l’operatore a connettersi profondamente con l’energia universale e crea un’atmosfera di tranquillità, che facilita anche il rilassamento del ricevente, predispone la mente e il corpo ad accogliere il trattamento energetico.

Tipologie di trattamenti Reiki

Esistono diversi tipi di trattamenti Reiki, ciascuno con scopi e durate differenti:

  • Trattamento completo: è il più efficace poiché lavora su tutti i chakra e sulle principali aree del corpo. Richiede circa un’ora e un quarto e segue una sequenza di posizioni sia anteriori che posteriori.
  • Trattamento veloce: più breve, utile in situazioni dove il tempo è limitato o per interventi su problematiche specifiche.
  • Auto trattamento: ideale per chi desidera praticare Reiki su se stesso, portando equilibrio energetico quotidiano.

In questa guida ci concentreremo sul trattamento completo, che copre l’intera gamma dei chakra, favorendo un riequilibrio energetico profondo e globale.

Preparazione dell’ambiente

Per garantire l’efficacia del trattamento Reiki, l’ambiente deve essere accogliente e rilassante. È preferibile scegliere un luogo:

  • Tranquillo, privo di rumori esterni o distrazioni.
  • Temperatura confortevole, che favorisca il rilassamento del ricevente.
  • Illuminazione soffusa, magari con l’uso di candele o luci morbide.
  • Musica rilassante (opzionale), che favorisca la meditazione e il rilassamento.

Il ricevente dovrebbe essere disteso su un lettino o su una superficie confortevole, indossando abiti comodi. Prima di iniziare, si invita il ricevente a chiudere gli occhi e respirare profondamente, per facilitare il rilassamento e la connessione energetica.

Sequenza di posizioni nel trattamento completo

Il trattamento completo si svolge in due fasi: posizioni anteriori e posteriori. Le mani dell’operatore vengono appoggiate delicatamente su specifiche zone del corpo per 3-5 minuti ciascuna, seguendo un ordine preciso:

Posizioni anteriori:

  1. Occhi: per calmare la mente e bilanciare il chakra del terzo occhio (Ajna).
  2. Tempie: per alleviare tensioni mentali e favorire la chiarezza.
  3. Nuca: per supportare il chakra della corona (Sahasrara) e la connessione spirituale.
  4. Petto (zona del cuore): per equilibrare il chakra del cuore (Anahata), centro dell’amore e della compassione.
  5. Zona addominale superiore: per il chakra del plesso solare (Manipura), legato alla volontà e al potere personale.
  6. Ombelico: per il chakra sacrale (Svadhisthana), connesso alle emozioni e alla creatività.
  7. Zona inguinale: per il chakra della radice (Muladhara), che governa la stabilità e il senso di sicurezza.

Posizioni posteriori:

  1. Spalle: per sciogliere tensioni e supportare il carico emotivo.
  2. Scapole: per rilasciare stress e bilanciare l’energia accumulata.
  3. Parte centrale della schiena: per favorire la connessione energetica tra il cuore e i centri inferiori.
  4. Zona lombare: per sostenere il chakra sacrale e il benessere fisico.
  5. Glutei: per rafforzare la base energetica e il radicamento.
  6. Gambe e polpacci: per migliorare il flusso energetico e promuovere la circolazione.
  7. Piante dei piedi: per completare il radicamento e ristabilire l’equilibrio energetico.

Trattamenti localizzati

In caso di problematiche specifiche, come dolori fisici o blocchi emotivi, è possibile soffermarsi su un’area particolare del corpo, eseguendo un trattamento localizzato. Questo consente di dirigere l’energia Reiki direttamente verso la zona che necessita maggiormente di guarigione. In questi casi, si possono prolungare le imposizioni delle mani fino a 10-15 minuti.

Lavoro sui Chakra con il Reiki

Un aspetto chiave del Reiki è l’equilibrio dei chakra. L’energia viene trasmessa attraverso l’imposizione delle mani per normalizzare il flusso energetico in uno o più chakra. Ecco una tecnica semplice ma efficace per lavorare sui sette chakra principali:

  1. Sahasrara (corona) e Muladhara (radice): L’operatore posiziona una mano sulla sommità del capo e l’altra alla base della colonna vertebrale. Questa connessione tra il primo e l’ultimo chakra favorisce l’equilibrio tra spiritualità e radicamento.
  2. Ajna (terzo occhio) e Svadhisthana (sacro): Una volta percepito un miglioramento del flusso energetico, si sposta la mano dalla corona al terzo occhio, mentre l’altra mano si posiziona sull’addome inferiore. Questo bilancia intuizione e creatività.
  3. Vishuddha (gola) e Manipura (plesso solare): Successivamente, una mano si sposta dal terzo occhio alla gola, mentre l’altra si posiziona sulla zona addominale superiore. Qui si armonizzano comunicazione e potere personale.
  4. Anahata (cuore): Infine, entrambe le mani si portano sul petto, in corrispondenza del cuore, per completare il lavoro centrando l’energia sull’amore e la guarigione.

Questa tecnica può essere particolarmente utile in situazioni di emergenza emotiva, quando il ricevente necessita di un rapido riequilibrio energetico per ritrovare serenità e stabilità.

Conclusione del trattamento

Una volta terminato il trattamento, è essenziale permettere al ricevente di rimanere sdraiato e rilassato per alcuni minuti. Questo tempo di integrazione consente all’energia di stabilizzarsi e all’esperienza di essere assorbita pienamente. Può essere utile invitare il ricevente a prendere coscienza del proprio corpo, riprendere gradualmente contatto con l’ambiente circostante e, quando si sente pronto, riaprire gli occhi.

Conclusione

Il Reiki ci ricorda l’importanza di prendersi cura non solo del corpo fisico, ma anche del nostro essere interiore, integrando mente, cuore e spirito.
Attraverso l’energia e l’amore che trasmettiamo con il Reiki possiamo non solo riequilibrare noi stessi, ma anche diffondere pace e armonia intorno a noi. Aprirsi a questa energia non è solo una scelta di benessere, ma un viaggio verso una maggiore connessione e serenità interiore.

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  • Briata, Georgia (Autore)

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6 risposte

  1. Bellissimo articolo, che, in poche parole ma con passione, coglie ed illustra la più profonda essenza del Reiki.
    Grazie.

  2. Ciao Mauro, grazie mille per il tuo apprezzamento! Sono felice che l’articolo sia riuscito a trasmetterti la profondità e la bellezza del Reiki.

  3. Anna, sei davvero molto brava e preziosa; i tuoi articoli sono sempre illuminanti… ti invito a proseguire così… Luigi Arcuri.

  4. Grazie di cuore, Luigi! Sono davvero felice che apprezzi il mio lavoro. Continuerò a impegnarmi per offrire articoli sempre interessanti.

  5. Davvero interessante questo approfondimento sul reiki e i chakra. Appena finito di leggerlo mi ha fatto venire voglia di un trattamento completo ☺️

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