Yoga della Risata: Origini, Principi, Tecniche e Benefici

Lo yoga della risata rompe gli stigmi associati alla risata, promuovendo la libertà di ridere apertamente e liberamente.
yoga della risata

Perché ridiamo?

La risposta più spontanea, o almeno quella che ci aspettiamo e riceviamo maggiormente, è: “Perché siamo felici”.

È davvero così?

Sì e no.

Più nello specifico, ridere è il modo con cui corpo e mente trasformano le emozioni. Si ride per un improvviso imbarazzo, per divertimento, oppure perché vediamo le altre persone ridere. Una cosa è certa: ridere è un balsamo per l’anima.

Non vi è nulla di effimero e di sciocco nella risata. Così sosteneva anche Omero, considerandola come un’esuberante gioia celestiale.

Ridiamo anche per sintonizzarci con il temperamento altrui: difatti, ridiamo più favorevolmente quando siamo in compagnia rispetto a quando siamo soli.

Ridere insieme ci fa sentire alleati, induce comunanza, complicità e affinità elettiva. Se, per contro, non riusciamo a ridere insieme agli altri, ci sentiamo in qualche modo esclusi.

Ed è proprio da questa consapevolezza che nasce lo yoga della risata, una pratica unica che unisce gioia e benessere fisico. Scopriamo com’è nato, quali sono i suoi principi e come si pratica.

Cos’è lo yoga della risata?

donna ride durante lo yoga

Lo yoga della risata è una pratica innovativa e terapeutica che sfrutta il potere della risata per promuovere il benessere fisico e mentale.

Contrariamente a quanto si potrebbe pensare, non richiede un motivo per ridere; piuttosto, si basa sulla risata senza motivo apparente, una pratica che favorisce la liberazione di endorfine, gli ormoni del benessere.

Questo metodo unico fonde elementi di yoga e respirazione profonda con sessioni di risate guidate, creando un’esperienza di gioia e connessione profonda tra i partecipanti.

Diversi studi scientifici hanno dimostrato che questa pratica offre una vasta gamma di benefici per la salute mentale e fisica.

Origini dello yoga della risata

Lo yoga della risata fu ideato dal dottor Kataria Madan, un medico di base di Mumbai, in India, nel 1995.

La sua ispirazione per la creazione di questa disciplina derivò dalla profonda convinzione che la risata avesse il potere di abbattere le barriere sociali e culturali e unire le persone in tutto il mondo.

Mentre stava scrivendo un articolo sulle risate e i loro benefici per la salute, si rese conto che la sola idea di ridere lo faceva sentire meglio. Questo gli fece capire quanto la risata potesse influenzare positivamente l’umore e il benessere.

Il dottor Kataria, all’inizio, intraprese questa avventura in solitario, riunendosi con un piccolo gruppo di individui in un parco cittadino. Qui la sua visione cominciò a prendere forma.

Iniziarono a ridere insieme, ma non a causa di barzellette o freddure: ridevano senza motivo apparente. Il dottor Kataria si rese conto che la risata senza motivo era un potente catalizzatore per il benessere fisico e mentale e poteva essere una forza unificante tra le persone.

Da questo punto di partenza modesto, lo yoga della risata iniziò a diffondersi gradualmente al di fuori dei confini dell’India. Il dottor Kataria e il suo gruppo intrapresero un viaggio per promuovere questa pratica in tutto il mondo.

Il loro messaggio era chiaro: la risata è un linguaggio universale che supera confini geografici, differenze culturali, religioni e razze, poiché “ridere non conosce confini, non fa distinzioni di razza, credo religioso o colore”. La risata è una forma di comunicazione che unisce le persone in modo profondo.

Con il passare degli anni, lo yoga della risata è diventato una pratica ampiamente riconosciuta e accettata in molte parti del mondo. Il suo impatto positivo sulla salute mentale e fisica ha attirato sempre più persone che cercano un modo divertente e efficace per migliorare il loro benessere.

Come si pratica

donna ride spontaneamente seduta su un tappetino da yoga

I modi per riuscire a ridere spontaneamente sono molteplici, ma ridere con lo yoga della risata non è un processo indotto dall’umorismo, bensì fondato sulla risata interiore.

Questo tipo di risata scaturisce in seguito a una pratica acquisita, e ci fa ridere inavvertitamente, a prescindere dal nostro umore.

Per praticare lo yoga della risata non occorre avere esperienza con altri metodi di yoga.

Naturalmente c’è un riscaldamento all’inizio di ciascuna seduta, durante il quale si eseguono respirazioni profonde che attingono al pranayama. Si inspira profondamente dalle narici, mettendosi in ascolto del diaframma e del suo espandersi, seguendo poi questa estensione nei polmoni, nel petto e, per ultime, nelle clavicole.

A seguire, dopo alcuni minuti di respirazione profonda, si eseguono i vocalizzi “Ho-Ho Ha-Ha-Ha”, riconosciuti oggi come il mantra dello yoga della risata, accompagnati dal battere le mani a ritmo.

La risata che si stimola durante questa prima fase ha brevissime sessioni (in genere, non più di 30 o 40 secondi).

Come avvicinarsi alla pratica

Sì, sembra semplice, ma… come ci si arriva?

Ci sono diversi esercizi che ci avvicinano allo yoga della risata con semplicità. Alcuni dall’approccio più scientifico, e altri davvero divertenti al solo sentirne parlare.

In tutti i casi, fintanto non sarà diventato normale per te ridere con gioia, dovrai dedicare a queste pratiche almeno dieci minuti al giorno, in un luogo in cui puoi restare indisturbato e ridere senza sentirti giudicato o doverti trattenere inutilmente.

Inspiro, trattengo, rido

Con questo esercizio cerchiamo di indurre la risata attraverso la respirazione e la percezione del nostro diaframma.

  1. Cerca di inspirare quanta più aria possibile gonfiando l’addome e, se riesci a sentirlo, percependo il diaframma come libero.
  2. Trattieni ora l’aria finché puoi e sorridi, sorridi più che puoi e, mentre espiri, fai una bella risata.
  3. Quando l’espirazione è conclusa, quando l’aria nei polmoni cioè si è esaurita, ripeti di nuovo l’esercizio.

L’effetto che otterrai sarà duplice: imparare a ridere, e quindi a rinnovare completamente il tuo umore, e migliorare l’ossigenazione del tuo sangue, aumentando anche la tua capacità polmonare.

Risata del frullato

  1. Chiudi gli occhi, immaginando di avere in mano due bicchieri di latte (se non gradisci il latte, immaginali pieni d’acqua).
  2. Fingi ora di versare il contenuto di un bicchiere nell’altro, e poi berlo tutto d’un fiato.
  3. Appena bevuto il contenuto, devi fare una bella risata.

Questo metodo risulta ancora più ilare se fatto in gruppo, ma intanto puoi iniziare a divertirti anche nella tua stanza.

Benefici dello yoga della risata

un gruppo di anziani pratica lo yoga della risata

lo yoga della risata è una pratica straordinaria che offre una vasta gamma di benefici sia fisici che psicologici. I più rilevanti sono:

  1. Miglioramento dell’umore: Lo yoga della risata stimola la produzione di endorfine, gli ormoni del benessere, che ci fanno sentire felici e rilassati.
  2. Riduzione dello stress: Ridere riduce i livelli di cortisolo, l’ormone dello stress, promuovendo un senso di calma e relax.
  3. Rafforzamento del sistema immunitario: La risata aumenta la produzione di cellule immunitarie, migliorando la tua resistenza alle malattie e supportando una salute ottimale.
  4. Aumento della circolazione sanguigna: Ridere aumenta il flusso sanguigno, fornendo più ossigeno ai tessuti e migliorando la salute cardiovascolare.
  5. Riduzione del dolore: Le endorfine rilasciate dalla risata agiscono anche come analgesici naturali, riducendo il disagio fisico e migliorando la tolleranza al dolore.
  6. Miglioramento del sonno: Lo yoga della risata aiuta a rilassarsi e riduce l’insonnia, contribuendo a un sonno più riposante.
  7. Miglioramento delle relazioni: Ridere insieme crea un senso di connessione, fiducia e complicità tra le persone, migliorando le relazioni personali.
  8. Miglioramento della capacità polmonare: Le risate profonde coinvolgono il diaframma e aumentano la capacità polmonare, migliorando la salute respiratoria.
  9. Rinnovamento cellulare: Ridere attiva il rilascio di endorfine e dopamina, che possono favorire la rigenerazione cellulare e la salute generale del corpo.
  10. Prevenzione delle malattie: Praticare regolarmente lo yoga della risata può supportare la prevenzione delle malattie, migliorando la salute fisica e mentale complessiva.

Procedendo in questo senso, e sentendoci quindi più sani, la nostra vita tenderà a essere più leggera, con meno zavorre (siano esse di tipo fisico oppure emotivo) e favorendo anche tutte le nostre relazioni personali, più o meno strette.

In questo particolare momento, soprattutto, dove è sempre più difficile mantenere la calma e la lucidità, lo yoga della risata ci supporta nel mantenere umore e spirito piuttosto elevati, consentendoci di scivolare sempre meno inavvertitamente su percorsi minati, impervi, fuorvianti.

Lo stigma della risata

donna ride da sola

Ciò che spinge maggiormente le persone ad avvicinarsi a questo metodo non è tanto il desiderio di sposare una nuova filosofia di vita, quanto quello di riuscire a ottenere benefici concreti per vivere meglio.

Affinché funzioni, occorre rimanere nella risata almeno 10 o 15 minuti. Se per diffidenza venisse spontaneo chiedersi: “Ma come posso ridere a comando per farla durare?”, chi pratica lo yoga della risata non avrebbe dubbi su come rispondere. Proprio perché è un esercizio, e siamo noi a farlo, possiamo scegliere quanto profondamente lasciarci permeare e quanto tempo rimanere in quello stato.

Ridere per così dire “a crepapelle” non è poi tanto usuale, addirittura in certe situazioni risulterebbe sconveniente.

Ma durante le sessioni di yoga della risata non ci sono limiti di rumorosità o nel doversi trattenere: si può lasciare che l’addome si sposti ritmicamente, si può ridere a bocca aperta e si possono far sgorgare lacrime di gioia. Nessuno, ma proprio nessuno, giudica mai nessun altro: si è tutti troppo intenti ad accogliere la felicità.

Paura di essere felici

Tutte le obiezioni che muoviamo per ostacolare noi stessi sono riconducibili alla paura di essere felici.

“Ma se rido, poi non è che debba aspettare che accada qualcosa di brutto?”

“Non è che, se imparo a ridere, non riuscirò più a prendere niente sul serio?”

“Siamo certi che, ridendo, i miei sentimenti profondi rimangano tali?”

E via di questo passo.

Ha un nome, si chiama cherofobia. Letteralmente, è la paura di essere felici.

Molto più diffusa di quanto si riesca a immaginare, questa forma d’ansia ci ostacola e, da un certo punto della vita in poi, ci lascia incapaci di scrollarcela di dosso. Fino a che stiamo male, soffriamo, ci crogioliamo nel dolore o anche solo nel disinteresse, ci sembra di avere un po’ di più le situazioni sotto controllo.

Quando siamo felici, paradossalmente, ci sentiamo più esposti alla paura che ci possa accadere qualcosa.

Probabilmente, più volte durante la lettura di questo articolo, ha preso il sopravvento quella parte di te che subito ti mette in guardia.

“Si, beh, non è che ci sia poi tanto da ridere”

“Ridere sarebbe come sfuggire dalla realtà”

“Mah, non mi sembra un metodo oggettivo se anziché pensare ai tuoi guai ti metti lì a respirare e ridere”

Per chi si fosse sentito attraversato da questi moniti, sicuramente avvicinarsi a questo metodo non è mai stato così semplice. Digita in rete “yoga della risata” e troverai nella tua città riferimenti e centri utili.

La mia esperienza

Io stessa, prima di trovarmi per caso a praticarlo, non credevo che lo yoga della risata fosse una “cosa seria”. E quando si fanno così tanti incisi, allora vuol dire che occorre davvero parlarne!

Mi ero iscritta ad un workshop di leadership e il nostro relatore ci parlava dello yoga della risata con una tale enfasi che tutti abbiamo voluto saperne di più.

Non c’è provare, c’è solo fare”, dice Yoda, e tutti quanti ci siamo trovati ad aprire e chiudere le braccia, battendo le mani, dicendo “tutto bene, tutto bene, tutto bene”.

All’inizio ci eravamo (forse!) sentiti un po’ stupidi, ma pochi secondi e una energia del tutto nuova ci aveva percorso la schiena. Non facevamo risate vocali ma stavamo, tutti quanti, ridendo col cuore. Alcuni di noi aveva gli occhi lucidi, commossi da emozioni inspiegabili a parole.

Ho portato caramente con me quel pomeriggio e ogni volta che conduco una classe (corsi di scrittura), propongo questo esercizio.

Quando incontro qualcuno che ha frequentato in precedenza uno dei miei corsi, la prima cosa che mi dice, compiendo i gesti, è sempre: “Tutto bene, tutto bene, tutto bene!”

La complicità di quei pochi istanti nei quali si ride insieme, anche se ognuno riversa in quella gioia la sua gioia personale, abbatte le barriere, le resistenze; sgretola i muri del timore, dell’indifferenza, della vergogna. Rinforza la fiducia, la voglia di essere meglio di come si è.

E tutto questo, insieme, arriva perfino a rinnovare il nostro tessuto cellulare. Ridere è l’antistress più naturale che esista e aiutare gli altri ridere è il dono più costruttivo che si possa fare.

Conclusione

Lo yoga della risata è molto più di una semplice pratica; è un percorso verso la gioia, il benessere e la connessione con gli altri.

Nato dalla visione audace del dottor Kataria Madan, questa disciplina unisce la risata spontanea a benefici sorprendenti per la salute fisica e mentale.

Mentre abbracci la risata come strumento di guarigione e connessione, ricorda sempre che non c’è bisogno di un motivo per ridere, e che il potere di questo linguaggio universale può superare qualsiasi confine.

La risata attenua il dolore più acuto e appiattisce lo stress più grande. Condividerlo è fare un dono di salute.

– Barbara Johnson

Che tu possa incontrare la tua risata e imparare a danzare sulle vibrazioni della sua musica.

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Fonti e studi scientifici

Ultimo aggiornamento 2024-04-25 / Link di affiliazione / Immagini da Amazon Product Advertising API

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