Pulizia Esteriore, Pulizia Interiore: pulire casa, purificando noi stessi

Riscopriamo il significato delle pulizie trasformando ogni gesto in una piccola meditazione. Ecco come celebrare la nostra casa.
pulizia interiore

La parola “pulizia” deriva dal latino polire (levigare, pulire) eppure oggi siamo abituati a considerarlo come un atto molto più esteso, che comprende, oltre all’igiene, una sorta di purificazione di come siamo dentro.

Sembrerebbe quindi un’evoluzione della terminologia – eppure, nonostante ciò, quando facciamo le pulizie di casa cadiamo nel tranello atavico, nel lignaggio che soprattutto le nostre madri ci hanno trasmesso, a loro volta ricevuto dalle loro madri, dalle loro nonne, dalle loro bisnonne, trisavole e indietro ancora nel tempo dei tempi.

Il risultato finale è che pulire casa, nella maggioranza delle volte, equivale a subire una punizione, una sottomissione, un’ingiustizia.

Se anche a te è successo, continua a leggere: potresti scoprire un ribaltamento di paradigma che, in modo inaspettato, illuminerà certi tuoi pomeriggi.

Abitare: cosa significa, precisamente?

donna rifà il letto

La nostra casa è un nido. Se fossimo un uccello, metteremo così tanta cura nel renderlo splendido che non sentiremmo alcuna fatica nel farlo; anzi, proveremmo solo una gioia vibrante.

Perché invece, spesso, quando la riordiniamo, lo facciamo con rabbia o (nel migliore dei casi) il più in fretta possibile così da finire prima?

La casa è lo specchio di noi stessi. Non sono solo gli occhi che raccontano all’altro chi siamo davvero, ma anche la casa come espressione materiale del nostro percepire e spiegare la vita.

Disordine, ordine maniacale, confusione, mobilio extra-moderno e asettico, mobilio datato e, addirittura, scollato, decadente.

Suppellettili ovunque, quadri, fotografie appese oppure parenti immacolate.

Muri scrostati, polvere ovunque oppure poltrone e sedie ricoperte con teli.

Insomma: la casa parla e ci parla, e noi dobbiamo tenerne conto quando la puliamo.

Fare le pulizie di casa può dunque diventare un celebrare chi siamo, celebrando quella che è la nostra casa in quel momento.

Fare le pulizie di casa come la celebrazione di un rito

donna stende una tovaglia sul tavolo

Aprire le finestre, fare entrare aria, vento, luce.

Lasciare che i raggi del sole s’infiltrino obliqui tra le persiane e permettere loro che disegnino trapezi irregolari sul pavimento.

Consentire alla luce di squartare il buio, mettere da un lato le tende, lasciare che i nostri oggetti ringrazino il giorno.

Lavare delicatamente, con energia eppure con grazia, i pavimenti. Tante volte hanno accolto i nostri passi, i nostri ospiti, i nostri animali. Testimoni di passi lenti, passi frenetici, tacchi, punte, talloni spinti, fango, scivoloni, momenti infiniti di pensieri e sogni.

Togliere la polvere spostando delicatamente ninnoli e soprammobili, contemplare mille volte ancora quelle foto di quando eravamo bambini e bambine, vestiti da eroi e principesse, di quando eravamo felici, di quando avevamo qualcosa che ora non c’è più.

Sapere però che noi, noi, siamo ancora qui.

Igienizzare con cura il bagno. Renderlo così immacolato che sarà un piacere vederlo splendere.

Specchiarsi in quello specchio mentre ci daremo la crema, la mattina appena sveglie oppure durante la rasatura. Vedere la luce che gioca a riflettere dolori e bugie tanto quanto felicità e fortuna, perché tutto brilla: dalle rubinetterie, ai teli, agli accappatoi.

Vestire il letto come fosse uno sposo, una sposa, fargli indossare lenzuola immacolate, che odorano di bucato, sapendo che trascorreremo la notte con chi amiamo. O che lo abbiamo fatto tante volte.

Visualizzazioni creative

Voglio proporti un nuovo modo di vedere il momento che chiami “fare le pulizie di casa”. Che non sarà più un sentirti sottomessa, o sentirti sfruttato, perché lo fai per te.

Tu sei colei o colui che porta la bellezza e lo splendore nella casa che abiti.

Tu sei colei o colui che si adopera affinché la tua casa, piccola, minuscola o immensa che sia, splenda e doni luce a chi vi entra: per un caffè, o per condividere anni.

Da te dipendono la sua energia, la sua luce, il suo ordine, il profumo che inonda che vi mette piede.

E recitando questi mantra, queste preghiere laiche eppure così spiritualmente costruttive, la tua casa cambierà sotto gli occhi di tutti, che forse ti diranno: “Hai cambiato qualcosa negli ambienti, ma non riesco a capire cosa”.

E tu sorriderai, mantenendo il tuo segreto di bellezza e purificazione degli ambienti: interiori, esteriori.

Zona giorno

donna pulisce libreria

Oggi desidero che la luce lavi i pavimenti, che l’aria fresca li asciughi, che dalla finestra entrino gioia e novità e che escano rimorsi e ferite. Nulla resterà stagnante perché la corrente spazzerà dubbi e piccoli timori.

Che questi mobili sorridano le prossime volte che mi vedranno abbracciare qualcuno, che io possa specchiarmi negli angoli lucenti e vedere coi miei stessi occhi, la bellezza della vita.

Che io splenda come il sole, che io sia la pulizia e la cura per il luogo in cui vivo.

Che il nuovo sia con me.

Zona notte

rifare letto

In questo pulire rituale, desidero che oggi possa notare qualcosa che ho spesso dato per scontato. Apro le finestre così che l’aria fresca del mattino porti via con sé incubi e sogni non realizzati, e se qualche raggio di sole potrà, lo ospito volentieri sulle lenzuola pulite e profumate. Che il nuovo si svegli, e crei la mia vita.

Che io sia la cura per la bellezza e la comodità, per la pulizia e l’ordine.

Che il nuovo sia con me.

Stanza da bagno

donna asciuga un bicchiere

Possa io, sotto il getto di ogni doccia, rinascere e ricominciare. E mentre lo specchio immacolato rimanderà la mia immagine nuova e rasserenata, possa io sapere di poter camminare nuda e scalza senza più paure né timori di nessun genere.

Lascio andare tutto ciò che non occorre alla mia vita, e tutto ora splende come nuovo.

Se tutto inizia e tutto finisce, la bellezza e il candore dipenderanno da me.

Che il nuovo sia con me.

Cambio di paradigma

Forse è inusuale pensarla a questo modo, eppure è un nuovo tempo quello in cui ci troviamo: godere di ogni momento, non sprecare nulla dell’esistenza gratuita che ci è stata donata, è la base per poter gioire continuamente.

Quando avrai fatto tua questa nuova visione, e sono certa che vorrai iniziare al più presto, desidererai condividerla perché poter fare qualcosa sapendo che non si è soli è l’ottava meraviglia del momento.

Che il nuovo sia con te.

Lettura consigliata

La mia casa è il mondo
  • Nhat Hanh, Thich (Autore)

Ultimo aggiornamento 2024-04-28 / Link di affiliazione / Immagini da Amazon Product Advertising API

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