Il Dio Krishna: Origini, Caratteristiche ed Energia

Krishna, il dio indù della gioia e dell'amore, ci ricorda l'importanza di vivere con saggezza e devozione amorevole.
krishna

Oggi continuiamo la nostra esplorazione delle divinità indù parlando del dio Krishna, che emerge come uno dei più amati e adorati dai devoti induisti.

Conosciuto come il dio della gioia, dell’amore e della bellezza, Krishna incarna una presenza tanto affascinante quanto affettuosa nella tradizione indù.

La sua storia, ricca di miti e insegnamenti spirituali, ha affascinato milioni di persone in tutto il mondo, trasformando Krishna in un’icona culturale e religiosa senza tempo.

In questo articolo esploreremo nei dettagli la figura di questo dio, esaminando le sue origini, le caratteristiche e gli attributi che lo definiscono.

Chi è il dio Krishna?

krishna suona il flauto

Il nome Krishna (कृष्ण) significa “nero” o “scuro come una nuvola” in sanscrito.

Nell’ambito dell’induismo, Krishna viene considerato sia un dio a é stante sia l’ottavo avatar (ovvero l’incarnazione) del dio supremo Vishnu, incarnatosi per portare l’armonia e la giustizia nel mondo.

È noto per la sua bellezza, saggezza e amore incondizionato. Come dio della conservazione, è responsabile di mantenere l’equilibrio e l’ordine nell’universo. È anche considerato il protettore dei giusti e un guerriero divino.

Krishna è amato per la sua personalità giocosa e birichina. È noto per le sue avventure durante l’infanzia e la giovinezza, in cui sconfigge demoni, suona il flauto magico e intraprende svariate relazioni amorose.

Viene anche considerato un maestro spirituale e un’incarnazione dell’assoluto. Attraverso i suoi insegnamenti nella Bhagavad Gita, un testo sacro induista, offre saggezza e guida sul cammino della spiritualità, dell’amore e della devozione.

L’aspetto di Krishna

aspetto di krishna

Krishna è una figura ricca di caratteristiche uniche e attributi che lo rendono una divinità particolarmente affascinante e amata nell’induismo.

Uno degli attributi distintivi di Krishna è il suo colore bluastro. Spesso raffigurato con la pelle di un delicato tono blu, questo aspetto simbolico rappresenta sia la sua natura divina che la sua connessione con il cosmo. Il colore blu di Krishna evoca un senso di infinito e trascendenza, simboleggiando la sua divinità eterna.

Un altro attributo iconico è il suo flauto magico, il cui suono melodioso incanta non solo gli esseri umani, ma anche gli animali e la natura stessa. Il flauto di Krishna rappresenta l’invito all’amore divino e alla beatitudine, attirando gli animi dei devoti verso la sua presenza.

Krishna è spesso rappresentato con un sorriso radioso sul volto, che riflette la sua natura gioiosa e il suo amore incondizionato per l’umanità. Il suo sorriso divino incarna l’idea che la vita dovrebbe essere vissuta con gioia e che l’amore è la forza più potente nell’universo. Viene anche raffigurato con una corona e preziosi gioielli.

Oltre alle sue caratteristiche fisiche e simboliche, Krishna è ammirato per la sua completezza e universalità come dio. È considerato il “Purna Avatar”, l’avatar completo, in cui tutte le qualità divine si manifestano appieno. Krishna incarna una vasta gamma di attributi divini, tra cui la saggezza, la compassione, la giustizia, la forza e la bellezza.

Inoltre, Krishna è anche associato al piacere sensuale e all’amore divino. È spesso descritto come un dio che abbraccia l’amore romantico e spirituale.

Origini

Krishna e Yashoda
Krishna e Yashoda

La vita di Krishna è narrata nel dettaglio nei testi sacri dell’induismo, in particolare nell’epica del Mahabharata e nel Harivamsha, un’appendice del V secolo.

Si narra che Krishna sia nato nel clan Yadava, figlio di Vasudeva e Devaki. Devaki era la sorella di Kamsa, il malvagio re di Mathura, che udì una profezia secondo cui sarebbe stato ucciso dal figlio di Devaki.

Per proteggere Krishna dalla minaccia di Kamsa, Vasudeva e Devaki decisero di nasconderlo. All’età di appena un giorno, Krishna fu portato segretamente oltre il fiume Yamuna a Gokula (o Vraja), dove fu affidato alle cure di Nanda, il capo dei pastori, e di sua moglie Yashoda. Crescendo come un normale bambino, Krishna fu amato e adorato per le sue insolite gesta e la sua natura giocosa.

La gioventù di Krishna è caratterizzata da avventure straordinarie. Si narra che abbia sconfitto numerosi demoni, dimostrando il suo potere divino e la sua capacità di proteggere gli innocenti. Krishna era anche noto per la sua abilità musicale e per il suono melodioso del suo flauto, che incantava tutti coloro che lo ascoltavano.

Un aspetto significativo della mitologia di Krishna è il suo rapporto con le gopi, le mogli e le figlie dei pastori di Vrindavan. Krishna, con il suo fascino e la sua bellezza, incantava le gopi con il suono del suo flauto, attirandole a danzare e a sperimentare un’estasi divina. Tra tutte le gopi, Radha era considerata la sua amante principale e l’incarnazione stessa dell’amore divino.

Krishna come guida spirituale

krishna come guida

Oltre ad essere una figura divina, Krishna è anche riconosciuto come un importante maestro spirituale e guida per i suoi devoti. Attraverso le sue parole e azioni, offre insegnamenti preziosi sulla saggezza, la devozione e la realizzazione spirituale.

Uno dei testi sacri più significativi in cui Krishna condivide la sua saggezza è la Bhagavad Gita, parte del grande poema epico Mahabharata.

La Bhagavad Gita presenta un dialogo tra Krishna e il principe guerriero Arjuna, che si trova in una situazione di conflitto morale prima di una battaglia. Krishna guida Arjuna nel suo momento di incertezza, offrendo insegnamenti sulla responsabilità, il dovere, la non attaccamento e la realizzazione di sé.

Attraverso la Bhagavad Gita, Krishna insegna che la vera realizzazione spirituale può essere raggiunta attraverso la devozione, l’esercizio del proprio dovere senza attaccamento ai risultati, l’equanimità di fronte ai piaceri e ai dolori della vita e il controllo dei desideri egoistici. I suoi insegnamenti promuovono l’importanza della conoscenza interiore e della compassione verso tutti gli esseri viventi.

Krishna incoraggia anche i suoi devoti a coltivare una relazione personale con lui attraverso la bhakti, ovvero la devozione amorevole. Enfatizza l’importanza di servire gli altri con amore e compassione, vedendo tutti gli esseri come parte di una manifestazione divina.

Krishna nell’immaginario culturale

cultura krishna

Krishna ha avuto un’enorme influenza sull’arte e la cultura indiana attraverso i secoli. La sua figura affascinante e le sue storie coinvolgenti hanno ispirato una vasta gamma di espressioni artistiche, tra cui pittura, scultura, musica, danza e teatro.

Nella pittura indiana, le rappresentazioni di Krishna sono spesso caratterizzate da colori vivaci e dettagli intricati. Le opere d’arte lo ritraggono in varie fasi della sua vita, dalle avventure dell’infanzia e della gioventù alle scene di amore divino con Radha e le gopi. I dipinti raffiguranti Krishna catturano la sua bellezza, il suo sorriso radioso e la sua energia giocosa.

Anche la scultura indiana ha prodotto molte statue e rilievi di Krishna. Le sculture sono caratterizzate da pose dinamiche e movimenti fluidi che rappresentano la sua natura divina e il suo carisma magnetico. Queste opere d’arte si trovano in templi, santuari e musei in tutta l’India, rappresentando l’amore e la devozione per questa divinità.

La musica e la danza indiane sono intrise di riferimenti e raffigurazioni di questo dio. La musica devota a Krishna, chiamata bhajans o kirtans, viene intonata con grande fervore durante le celebrazioni e le festività religiose. Le danze classiche indiane, come il Bharatanatyam, il Kathak e l’Odissi, spesso includono coreografie che raffigurano le gesta e le danze di Krishna.

Festività dedicate a Krishna

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Ci sono diverse festività importanti dedicate a Krishna che vengono celebrate in tutta l’India e anche in altre parti del mondo dove l’induismo è praticato. Alcune delle principali sono:

  1. Janmashtami: La festa che celebra la nascita di Krishna. Si tiene nel mese di agosto o settembre, secondo il calendario induista. Durante questa festività, le persone organizzano processioni, recitano inni devoti, cantano canzoni, ballano e rappresentano scene della vita di Krishna. La festività culmina con l’atto di rompere una pentola di burro (un cibo amato da Krishna) sospesa in aria.
  2. Radhashtami: Questa festa celebra la nascita di Radha, l’amata compagna di Krishna. Si svolge di solito due settimane dopo Janmashtami e viene commemorata con canti, danze e recitazioni delle glorie di Radha e Krishna.
  3. Govardhan Puja: Una festa viene celebrata il giorno successivo a Diwali, per commemorare l’episodio in cui Krishna sollevò la collina di Govardhan per proteggere gli abitanti di Vrindavan dall’ira del dio Indra. Durante questa festività, viene costruita una rappresentazione della collina di Govardhan con cibo, che poi viene distribuito come prasad (offerta sacra).
  4. Rasa Lila: Questa festività si svolge durante il mese di Kartik (ottobre/novembre) ed è incentrata sulla celebrazione del gioco divino e delle danze di Krishna con le gopi. Le persone partecipano a danze e spettacoli teatrali che raffigurano le scene dell’amore divino tra Krishna e Radha.

Conclusione

Come ottava incarnazione di Vishnu, Krishna è sia un dio supremo che un maestro spirituale. Le sue storie e i suoi insegnamenti profondi hanno lasciato un’impronta indelebile sull’arte, la letteratura, la musica, la danza e il teatro indiani.

Attraverso questo dio, che incarna l’amore, la saggezza, la bellezza e la compassione, gli indù trovano ispirazione per coltivare una relazione personale con il divino con saggezza e compassione. Il dio della gioia ci ricorda l’importanza di vivere nel presente e di trovare la gioia e l’armonia dentro di noi.

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