L’Induismo, la più antica religione: Storia, Filosofia e Divinità

induismo

L’induismo è considerata da molti studiosi la religione più antica al mondo.

Le sue radici risalgono a più di 4000 anni fa e oggi, con circa 900 milioni di seguaci, è la terza religione più diffusa dopo il cristianesimo e l’Islam. Circa il 95% degli indù vive attualmente in India.

L’induismo è inoltre un sistema di credenze unico al mondo: non si tratta infatti di una singola religione (nell’accezione occidentale del termine), bensì di una raccolta di molte tradizioni e filosofie che si sono influenzate a vicenda nel corso dei secoli. Qui useremo il termine “religione” in modo flessibile e aperto, ma è importante ricordare che non è assimilabile alle nostre religioni monoteiste.

In questo articolo esploreremo l’immenso mondo dell’induismo, accennando la sua storia millenaria e riassumendo i suoi principi e le sue divinità. Si tratta di un’introduzione a grandi linee, che non ha in alcun modo la pretesa di essere esaustiva. Ti invitiamo a consultare i testi e le fonti suggeriti in calce all’articolo per approfondire la conoscenza dell’induismo.

Credenze dell’induismo

Cos’è esattamente l’induismo? In cosa credono i seguaci di questa religione?

Qui di seguito abbiamo riassunto le basi del sistema di credenze dell’induismo:

  • L’induismo abbraccia molte idee religiose. Per questo motivo a volte viene indicato come uno “stile di vita” o una “famiglia di religioni”, in opposizione a un’unica religione organizzata.
  • La maggior parte delle forme di induismo sono enoteistiche, il che significa che adorano un’unica divinità, nota come Brahman, ma riconoscono comunque l’esistenza di altri dei e dee. Gli indù credono anche nell’esistenza di più percorsi per raggiungere il loro dio.
  • Gli indù credono nelle dottrine del samsara (il ciclo continuo di vita, morte e reincarnazione) e del karma (la legge universale di causa ed effetto).
  • Uno dei concetti chiave dell’induismo è atman, o la fede nell’anima. Questa filosofia sostiene che le creature viventi hanno un’anima e fanno tutte parte dell’anima suprema. L’obiettivo dell’anima è raggiungere il moksha, o liberazione, che pone fine al ciclo delle rinascite per diventare parte dell’anima assoluta.
  • Un principio fondamentale dell’induismo è l’idea che le azioni e i pensieri delle persone determinino direttamente la qualità della loro vita attuale e futura.
  • Gli indù si sforzano di raggiungere il dharma, che è un codice di vita che enfatizza la buona condotta e la moralità.
  • L’induismo venera tutte le creature viventi. In particolare, la mucca è considerata un animale sacro ed è quindi vietato da questa religione consumare la sua carne o macellare l’animale.
  • Il cibo è una parte cruciale della vita per gli indù. La maggior parte di loro non mangia carne di manzo o maiale e molti sono vegetariani.
  • L’induismo è strettamente correlato ad altre religioni indiane, tra cui buddismo, sikhismo e giainismo.

Origini dell’induismo

origini dell'induismo

Poiché l’induismo non ha un fondatore specifico, è difficile tracciare con precisione la sua storia. La maggior parte degli studiosi fa risalire le sue origini tra il 2300 a.C. e il 1500 a.C. nella valle dell’Indo, vicino all’odierno Pakistan. Ma molti indù sostengono che la loro fede è senza tempo ed è sempre esistita.

Intorno al 1500 a.C., il popolo indo-ariano emigrò nella valle dell’Indo e la sua lingua e cultura si fuse con quella dei popoli indigeni che vivevano nella regione. Da qui ebbe origine il sanscrito, il cui nome stesso significa perfezionato. Ancora oggi il sanscrito è considerato la radice di molte lingue moderne dell’India.

Il periodo in cui furono composti i Veda divenne noto come il periodo vedico e durò dal 1500 a.C. circa. al 500 a.C. I rituali, come sacrifici e canti, erano molto comuni nel periodo vedico.

I periodi epico, puranico e classico si svolsero tra il 500 a.C. e il 500 d.C. Gli indù iniziarono in quest’epoca a enfatizzare il culto delle divinità, in particolare Vishnu, Shiva e Devi.

Il concetto di dharma fu invece introdotto da nuovi testi e altre filosofie, come il buddismo e il giainismo, che si diffusero rapidamente in tutto il continente.

Storia medievale e moderna

Il periodo medievale dell’induismo durò dal 500 circa al 1500 d.C. Durante questo periodo emersero nuovi testi e i santi poeti registrarono i loro insegnamenti spirituali.

Nel VII secolo, gli arabi musulmani iniziarono a invadere alcune aree dell’India dando vita al cosiddetto periodo musulmano, che durò dal 1200 al 1757 circa. In questo lasso di tempo i governanti islamici impedirono agli indù di adorare le loro divinità e alcuni templi furono distrutti.

Mahatma Gandhi

mahatma gandhi

Tra il 1757 e il 1947, l’India fu sotto il controllo degli inglesi. Inizialmente i nuovi governanti permisero agli indù di praticare la loro religione senza interferenze, ma in seguito i missionari cristiani cercarono di convertire e occidentalizzare il popolo.

Molti riformatori emersero durante il periodo britannico, tra i tali il noto politico e attivista per la pace Mahatma Gandhi, che guidò un movimento per promuovere l’indipendenza dell’India.

La spartizione dell’India avvenne nel 1947 e Gandhi fu assassinato nel 1948. L’India britannica fu divisa in quelle che ora sono le nazioni indipendenti dell’India e del Pakistan e l’induismo divenne la principale religione dell’India.

A partire dagli anni ’60 molti indù emigrarono in Nord America e Gran Bretagna, diffondendo la loro fede e la loro filosofia nel mondo occidentale.

Simboli dell’induismo

simboli induisti

Esistono due simboli principali associati all’induismo: l’om e la svastica.

La parola svastica significa “buona fortuna” o “essere felici” in sanscrito e il simbolo in sé rappresenta la buona sorte. Una versione diagonale della svastica fu in seguito associata al partito nazista tedesco quando ne fece il proprio simbolo nel 1920.

Il simbolo om è composto da tre lettere sanscrite rappresentate da tre suoni (a, u e m), che una volta combinati sono considerati un suono sacro. Il simbolo om si trova spesso nei santuari familiari e nei templi indù.

Libri sacri dell’induismo

sanscrito

L’induismo non ha un solo testo sacro come altre religioni. Esistono invece molti libri sacri di diversi autori.

I principali testi sacri, conosciuti come Veda, furono composti intorno al 1500 a.C. Questa raccolta di versi e inni in sanscrito contiene le rivelazioni ricevute da antichi santi e saggi.

I Veda sono costituiti da:

  • Il Rig Veda
  • Il Samaveda
  • Yajurveda
  • Atharvaveda

Gli indù credono che i Veda trascendano tutti i tempi e non abbiano un inizio o una fine.

Anche le Upanishad, la Bhagavad Gita, i 18 Purana, il Ramayana e il Mahabharata sono considerati testi importanti nell’induismo.

Differenze tra Induismo e Buddismo

meditazione buddista

L’induismo e il buddismo hanno molte somiglianze. Il buddismo, infatti, nacque proprio dall’influenza dell’induismo.

Entrambe le correnti di pensiero credono nella reincarnazione, nel karma e nel fatto che una vita di devozione e onore sia un percorso verso la salvezza e l’illuminazione.

Ma esistono alcune differenze chiave tra le due filosofie: il buddismo rifiuta il sistema delle caste dell’induismo ed elimina i rituali, il sacerdozio e le divinità che sono invece parte integrante della fede indù.

Le divinità indù

vishnu

Gli indù adorano molti dei e dee oltre al Brahman, che si crede sia la forza divina suprema presente in tutte le cose.

Alcune delle divinità più importanti sono:

  • Brahma: il dio responsabile della creazione del mondo e di tutti gli esseri viventi
  • Vishnu: il dio che preserva e protegge l’universo
  • Shiva: il dio che distrugge l’universo per ricrearlo
  • Devi: la dea che crea e preserva la vita
  • Krishna: il dio della compassione, della tenerezza e dell’amore
  • Lakshmi: la dea della ricchezza e della purezza
  • Sarasvati: la dea dell’apprendimento

Luoghi di culto dell’induismo

mandir

Il culto indù, noto come puja, si svolge tipicamente nel Mandir (tempio). I seguaci dell’induismo possono visitare il Mandir ogni volta che lo desiderano.

Gli indù possono anche praticare nella loro casa e molti hanno un santuario speciale dedicato a certi dei e dee.

L’offerta è una parte importante del culto indù. È pratica comune presentare doni, come fiori o oli profumati, a un determinato dio o a una dea.

Inoltre, molti indù si recano in pellegrinaggio ai templi e ad altri luoghi sacri in India.

Sette dell’induismo

induismo

L’induismo è suddiviso in molte sette. Le principali sono:

  • Shaivismo: seguaci di Shiva
  • Vaisnava: seguaci di Vishnu
  • Shaktismo: seguaci di Devi
  • Smarta: seguaci del Brahman e di tutte le principali divinità

Alcuni indù adorano la trinità indù, che consiste in Brahma, Vishnu e Shiva. Altri credono che tutte le divinità siano ugualmente importanti.

Sistema delle caste

sistema delle caste

Il sistema delle caste è una gerarchia sociale in India che divide gli indù in base al loro karma e dharma. Molti studiosi ritengono che il sistema risalga a più di 3000 anni fa.

Le quattro caste principali (in ordine di rilievo) sono:

  • Bramini: i leader intellettuali e spirituali
  • Kshatriya: i protettori e i dipendenti pubblici della società
  • Vaishya: gli abili produttori
  • Shudra: i manovali

Esistono anche molte sottocategorie all’interno di ciascuna casta. Gli Intoccabili sono una classe di cittadini al di fuori del sistema delle caste, considerati al livello più basso della gerarchia sociale.

Per secoli il sistema delle caste ha determinato ogni aspetto dello status sociale, professionale e religioso di una persona in India.

Quando l’India divenne una nazione indipendente, la sua costituzione vietò la discriminazione basata sulla casta.

Oggi il sistema delle caste esiste ancora in India, ma è molto meno seguito. Molte delle vecchie usanze vengono trascurate, ma alcune tradizioni, come sposarsi solo all’interno di una casta specifica, sono ancora molto diffuse.

Festività dell’induismo

diwali

Gli indù osservano numerosi giorni sacri e festività.

Alcuni dei più noti includono:

  • Diwali: la festa delle luci
  • Navaratri: una celebrazione della fertilità e del raccolto
  • Holi: la festa di primavera
  • Krishna Janmashtami: un omaggio al compleanno di Krishna
  • Raksha Bandhan: una celebrazione del legame tra fratello e sorella
  • Maha Shivaratri: la grande festa di Shiva

Conclusione

Riassumere i millenni di storia dell’induismo e le sue numerose influenze non è semplice. Si tratta di un sistema religioso molto diverso da quelli occidentali, ricco di influenze e tradizioni che vantano le più disparate origini.

Con questa prima infarinatura ci auguriamo di aver suscitato in voi la curiosità di esplorare più a fondo i concetti legati a questa affascinante filosofia, ancora largamente diffusa in tutto il subcontinente indiano.

Fonti

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