É innegabile che a questo mondo esista il male, così come è innegabile che esista il bene.
La differenza è che il male viene spesso commesso senza sforzo alcuno, mentre per fare del bene occorrono cuore, arte, fatica.
Il male si diffonde a macchia d’olio, mentre il bene, spesso, apparentemente, non viene neppure notato.
Proprio per questi motivi la cattiveria gratuita è un problema che ognuno di noi ha affrontato almeno una volta nella vita: le vibrazioni negative che ci arrivano quasi sempre da persone rabbiose e frustrate con cui abbiamo a che fare ogni giorno ci rimangono addosso e ci contagiano come un virus, rendendoci a nostra volta stressati e negativi. Queste persone sono spesso accondiscendenti, ma piene di invidia e livore nei confronti del prossimo.
Come riconoscere le persone nocive
Difficilmente chi ti contraddice o ti fa notare cose di te stesso che magari non ti piacciono tramerà contro di te: chi ha il coraggio di sostenere e condividere con te il proprio punto di vista, magari muovendoti delle critiche costruttive, è solitamente una persona franca e leale, che magari non la pensa come te, ma che merita rispetto per la sua onestà intellettuale.
Le persone positive, quelle che lo sono davvero, non che lo fanno soltanto credere, non hanno bisogno di attingere alla cattiveria e a mezzi subdoli per ottenere quello che vogliono.
Per questo riconoscere la cattiveria nelle persone e saperla distinguere dalla critica costruttiva è un passo importante per neutralizzarla.
Se stai affrontando un percorso di meditazione, senz’altro stai facendo emergere la parte più profonda di te, stai imparando ad ascoltare i segnali che ti manda il tuo istinto. Ed è proprio a questo che ti devi affidare per captare immediatamente i comportamenti e l’attitudine di qualcuno.
Faccio un esempio che può chiarire meglio il concetto: ti viene presentata per la prima volta una persona e i tuoi occhi si soffermano sul suo aspetto, le tue orecchie ascoltano la voce, le parole che vengono dette, il nome e quant’altro, ma se presti attenzione noterai che qualcosa in te immediatamente ti fa “sentire” se chi hai davanti ti piace o meno. É una sensazione che si ha solo nei primissimi istanti, puramente istintiva, poi si viene distolti dal cervello, dalla logica, dal ragionamento, dai racconti, ma è di fondamentale importanza imparare a catturare quest’allerta e a farne tesoro.
Il tuo istinto è la parte più primordiale di te, quella che non sai più riconoscere e che è soffocata dai dictat sociali, ma ti avvisa sempre dei pericoli, che tu lo voglia o meno. A volte lo ascoltiamo inconsciamente e facciamo qualcosa che non avevamo razionalmente previsto di fare, ma il più delle volte annulliamo ciò che ci viene spontaneo per il senso del dovere che ci impone un’altra soluzione.
E ancora una volta attingo da episodi vissuti in prima persona per farti capire meglio di cosa parlo.
Anni fa iniziai un nuovo lavoro a me abbastanza sconosciuto, al quale mi approcciai con la dovuta umiltà di una neofita.
Mi vennero presentate varie persone, e nel momento in cui strinsi la mano a “quella” collega sentii il gelo della cattiveria che si propagava dalla sua figura, e spontaneamente mi dissi in cuor mio “guardati da lei”. Passarono circa sei mesi, e contrariamente a quella prima impressione questa persona mi trattava sempre con gentilezza e rispetto, per cui mi rilassai e pensai di essermi sbagliata. Eppure l’istinto non mente mai: in un momento in cui io ero particolarmente fragile lei sfoderò in un colpo solo la sua cattiveria gratuita per nuocermi agli occhi dei miei responsabili in maniera drastica e definitiva. A salvarmi furono solo la mia sincerità e la mia limpidezza.
Con questo non voglio dirti che le persone vanno etichettate o catalogate al primo incontro, e nemmeno voglio indurti a pensare che nessuno possa cambiare con il passare del tempo, ma tieni presente che se qualcosa in una persona non ti convince (e magari non ti sai neppure spiegare di cosa si tratta) è un segnale da non ignorare. Dai retta alle tue sensazioni e non soffocarle sotto il peso della razionalità. Sii sempre gentile e disponibile, ma stando all’erta e attento ai campanelli d’allarme, senza esporre la tua parte più debole. Disponibile ma ricettivo.
Come combattere la cattiveria gratuita
Se dovessi darti una formula per neutralizzare le cattiverie e le persone nocive, potrei dirti semplicemente: “sii sempre te stesso, fino in fondo”. Tuttavia è più facile a dirsi che a farsi: come non venire contagiati e influenzati dalla cattiveria gratuita che ci viene riversata addosso ogni giorno?
L’arma segreta che può portarti sulla strada giusta è il dialogo: parla, spiega in modo pacato e sincero, non lasciar correre. Affronta anche e soprattutto le conversazioni che ti spaventano. Fai venire alla luce tutti gli eventi che ti hanno nociuto e fai presente i motivi per i quali ti senti mortificato e ferito. Combatti le persone nocive con la tua positività.
Non sempre verrai creduto, non sempre trarrai soddisfazione o beneficio dalla tua sincerità, ma avrai ottenuto un grande traguardo: sarai in pace con te stesso.
Non accumulando la negatività dentro di te, ma dandole anzi un canale di sfogo molto immediato, non solo apprenderai quanto il dialogo possa essere terapeutico per il tuo equilibrio mentale, ma a volte sarai in grado di ribaltare situazioni sfavorevoli grazie alla tua trasparenza emotiva.
Il dialogo sincero ti dona una luce, una sicurezza, una forza che sono inoppugnabili.
So che cosa stai pensando: nella realtà i cattivi vanno avanti con i loro elaboratissimi piani, mentre i corretti, i buoni restano a guardare col groppo in gola, ed essere sinceri non ripaga quasi mai.
Non oso smentirti, è così spesso e ovunque, ma tu stai intraprendendo un percorso non facile per una ragione precisa: ripulirti dalla negatività. Si tratta di una missione che cambierà la tua intera sfera emotiva e la tua visione della vita, perciò vale la pena anche solo tentare.
Se non te la senti di partire subito con il dialogo, ti lascio altri due consigli per iniziare a depurare la tua mente fin da subito:
- La gentilezza: le persone nocive mirano a colpirti nei tuoi punti deboli con il preciso intento di ferirti. Mostrarti arrabbiato, triste o maldisposto nei loro confronti non farà che appagarle e raddoppiare la dose di cattiverie che ti riversano contro. Rispondi invece con la gentilezza e con un sorriso anche ai loro commenti più pungenti: li spiazzerai.
Sulle prime non capiranno i motivi della tua reazione, la interpreteranno come una sfida e tenteranno di rincarare la dose. Tu non cedere. Preparati delle frasi gentili adatte a ogni situazione, oppure limitati a sorridere con spontaneità e passa oltre, cambiando argomento con disinvoltura per non dare troppo peso a quel che hanno appena detto. - La riservatezza: chi vuole diffondere cattiveria gratuita spesso tende a parlare alle spalle degli altri utilizzando informazioni personali che gli hanno confidato. Sii sempre vago sulla tua vita privata e sui dettagli troppo approfonditi di ciò che ti sta a cuore, e al contempo non dar mai loro corda quando iniziano a spettegolare su qualcun’altro. Se ti coinvolgono chiedendo il tuo parere, rispondi che non pensi nulla a riguardo o che non hai abbastanza elementi per giudicare la persona di cui stanno parlando.
E in qualsiasi caso, ricorda di non rispondere mai al fuoco col fuoco. Diventare pungente e cattivo a tua volta per “vendicarti” porterà solo ad effetti disastrosi che si ripercuoteranno anche su di te (ricorda sempre la legge di attrazione). La nostra mente ha un bisogno assoluto di trovare la pace, e soltanto domando la negatività (e non alimentandola) possiamo affrontare la vita con il giusto piglio, sicuri di noi stessi e delle nostre convinzioni.
Lettura consigliata
- Knight Sarah (Autore)
Ultimo aggiornamento 2023-06-05 / Link di affiliazione / Immagini da Amazon Product Advertising API
A me le persone cattive fanno solo tanta pena. Sono dei poveracci frustrati, invidiosi, infelici che soffrono molto, per questo cercano di fare si che anche gli altri soffrano come loro. Non cerco nemmeno di vendicarmi se mi fanno qualche carognata, non li odio, perché non voglio mettermi al loro livello ed anche perché loro si sono già autocondannati alla sofferenza . Chi fa del male non è una persona felice, dentro soffre tanto. Vendicarsi non serve quindi a nulla, visto che la loro punizione la stanno già avendo, ok?
Che bello Rosa, bisognerebbe fare come fai tu, la difficoltà è quando con queste persone ci devi condividere degli spazi forzatamente (colleghe)….
Questo vale soltanto per una parte di quelli che si possono considerare “cattivi”. Esistono tante persone che in misura e circostanze diverse fanno cose veramente stupide, cattive, sleali. Molte di queste STANNO BENE, ovvero non sono persone frustrate, rabbiose o scorbutiche ma in quel momento faranno gli stronzi con te soltanto perché lo devono fare, sentendosi in dovere (apparentemente disinvolto) di fare del male.
La maggior parte di queste sono viziate. Bisogna inoltre considerare fattori biologici, psicologici e sociali.
Date ad un povero idiota la possibilità di entrare nel castello che con tanta fatica e sofferenza avete (per forza) costruito. Lui probabilmente saprà superficialmente cosa sia un castello e per questo sembrerà simpatico, carino e cose così… Soltanto in una seconda fase, da dentro di voi, dopo averlo accolto in modo formale o informale questo Lui manifesterà tutta la sua ignoranza. Ma dovete capire bene una cosa –> che non è colpa sua. Un POVERO, il LUI, se deve ca**re si abbassa i pantaloni e lo fa nel tuo tappeto rosso perché non sa cosa sia un bagno; se deve bere non ti chiede il permesso prima di aprire il tuo frigorifero, non puoi certo farti chiedere il permesso per farlo bere; se deve intrattenersi si siede nel tuo divano quello del salotto privato, accende i tuoi 60 pollici, butta via il Blu-ray disc di Koyaanisqatsi e chiede stizzito perché non ci sia sky, oppure proverà a guardare un film intellettualoide piratato. Sembra infatti essere LUI l’ingenuo, ed è come se fosse colpa vostra il motivo per cui si sia arrabbiato, sembrerebbe una cosa inevitabile. Lui è soltanto il Povero, cosa cercate da lui… che capisca?
La capacità di difendersi da parte Mia consiste nell’allontanare il disgraziato. Ma è difficile: si veste come me, parla come me, fa le stesse cose mie e anche meglio e lui ne è consapevole. Mi schiaccia con lo sguardo perché crede che io sia povero e sporco come lui, e per questo NATURALMENTE c’è competizione per posizionarsi in “alto”, però non sa che quel castello ho dovuto costruirlo piangendo, a causa di sofferenze che lui neanche immagina. Lui vive nel marciapiede, conosce le lingue di tutti, appare intelligente perché sa parlare con tutti. Io vivo nel mio castello dove credo di essere protetto e dove parlo soltanto con me stesso usando solo la mia lingua, e adesso devo anche togliere con le mie mani gli stronzi di questo POVERO… dal mio tappeto rosso!
Articolo meraviglioso! Centrato perfettamente ciò che sto vivendo.grazie
Di solito i cani fanno la cacca sul tappeto,
Però la fanno quando li tieni chiusi in casa,
Dovresti provare a togliere il guinzaglio al tuo cane,però il cane è molto fedele,è sempre con te,ti tiene compagnia, ti ama alla follia,fa tutto quello che gli dici di fare,ma ricordati che se siete poveri il cane non vuole andare a lavorare da qualche parte perché siete in difficoltà,ricordati che quando invecchi il tuo cane non ti vuole venire a dare le medicine,il cane non pulisce il tuo castello,il tuo cane non è obbligato a parlare con te.
Comunque il cane è fedele questo bisogna dirlo ma sono sicuro che anche il tuo fedelissimo cane se gli metti le dita nel sedere,ti morde, bello il castello molto bello ma nel castello ci vivono il re e i suoi sudditi
Anche’io vivo con un disgraziato
A me lo fanno le persone della mia citta’ appena vedono che esco,mi fanno delle cattiverie,mi spingono,mi fanno battute stupide,mi copiano,ogni cosa che compro fanno tutti la stessa cosa,pensano che ero io ad essere paranoica,ma poi ho visto che era proprio invidia, sono 4anni che sto in questa cittadina,ma quest’anno vado via ..perché sono persone cafone e negative….
Oggi al lavoro mi successo una cosa incredibile,allora sn una ragazza ho 30 anni lavoro a ristorante la mia collega mi ha attaccato avanti i clienti x ban 3 volte la prima sn andata a parlare con il titolare dicendo x favore poi andare a parlare con lei chi mi sta attaccato da prima mi butta lì freccette avanti i clienti nn voglio rispondarla x nn a gonfiare il discorso ma lei continua poi urlando molto forte i clienti hanno chiesto lei cosa successo lei ha detto chi io sn una ragazzina che nn so fare il mio lavoro e devo fare tt quello che vuole lei ma i clienti nn sanno ache sn io irregola e lei fa solo le extra mahhh i tavoli chi ha servito lei sn venuta del parti sua le hanno dato pure la ragione sn rimasta scioccata nn capivo come devo comportarmi mi sn sentita vuota dentro ho detto okkk vabe siamo saliti in cucina lo detto quando finisce il servizio parliamo x risolvere una volta x tutto lei iniziata a urlare forte lo stavano ascoltando tutti le persone del ristorante come l avevo le forchette nel la mia mano lei a trovato togliere dalla mia mano mi ha fatto un grafio io lo spenta solo x farla a lontanarla da me entrato il titolare in quel momento pensava che lo sto picchiando in realtà nn e vero sn io quella che si ha fatta male okkk e questa un cattiveria gratuita verso di me lei ha sempre parlato male di me I clienti mi dicevano che sn bella e brava nn poteva accettare un comportamento vero di me va fuori di testa sopra tutto quando faccio le mance ha sempre da dire su tutti le persone che lavorano con noi e voglio un consiglio grazie
Fanno pena è vero ma fanno danno se non ti difendi
Articolo molto interessante ed equilibrato…spesso riconoscere ed accettare qualcuno con intenzioni non benevole può non essere facile…
E grazie Rosa,per il commento qua sopra che fa molto riflettere… 🙂
Lavorare con persone cattive è un bel problema. Avevo anche io una collega terribile, responsabile di plesso nella scuola dove lavoravo ( sono insegnante). Me ne ha fatte di ogni, specialmente durante il mio anno di prova. Era molto astuta e abile nel capire chi aveva davanti e se vedeva che eri una persona fragile, sensibile, buona, incapace di difenderti, che non eri lecchina, te ne faceva di tutti i colori. Si era messa a fare la responsabile di plesso perché così poteva sfogare in modo “legale” le sue frustrazioni ed amarezze derivanti dalla vita privata vuota, povera e triste che conduceva. Poteva cioè rimproverare e criticare a suo piacimento le supplenti, le ultime arrivate ( ad esempio a volte urlava loro come una pazza per delle sciocchezze anche in presenza degli alunni!). I colleghi pezzi da 90 invece non solo non li maltrattava ma li copriva anche per cose gravi. Io appena ho potuto sono scappata, ho chiesto il trasferimento in un’altra scuola, lasciandola a marcire insieme alle quattro colleghe lecchine che le andavano dietro ma che alle sue spalle gliene dicevano di cotte e di crude, la detestavano profondamente. La soluzione migliore sarebbe questa, cambiare aria, ma se questo non si può fare allora ci si deve preparare cercando le opportune strategie per affrontare i problemi che capitano nel migliore dei modi. In ogni caso mai perdere la calma perché si potrebbe passare dalla parte della ragione a quella del torto.
Ops…la risposta era per Denise…
Difficile non cedere alla risposta con rabbia quando ti trovi di fronte dei demoni , i film spesso non sono cosi irreali…uomini o donne cambia poco…
La malvagità…sta nei cuori malati..
Reduce da una recente pessima relazione
Ho iniziato a leggervi, perché non ne posso più e ho paura di ammalarmi, dato che le persone (quelle cattive) trattano la mia gentilezza e onestà per usarla a loro interesse, ma io non sono stupida, sono solo attenta a non ferire e trattare bene tutti. Come si fa a non covare dentro rabbia per soprusi e dimenticare…..
Ciao Mary,
Il tuo pensiero espresso deriva da una bontà d’animo che purtroppo oggi giorno appartiene a pochi. Non sono ne un cartomante ne un sensitivo ma un semplice cittadino che come te ancora cerca di tirar fuori il meglio dalle persone,stando attento a non far del male al prossimo e quant’altro,quindi ti capisco perfettamente. Il consiglio che ti do è di non abbassarti mai al livello delle persone cattive,il Tuo livello spirituale è sicuramente molto elevato…ricordalo sempre!
Io vivo una situazione scomoda sul lavoro ! Ho due colleghe che si odiavano,ora da quando mi soni allontanata da una delle due (mia ex amica perchè ho scoperto che giocava sporco alle mie spalle) queste si sono alleate e me ne fanno di ogni dalle cose minime a quelle più importanti. Inizialmente mi incazzavo tantissimo e mi sfogavo con la mia migliore amica,piangevo di nervoso ho anche pensato di cambiare lavoro…ma poi ho pensato bene alla situazione e mi sono detta, faccio questo lavoro da tempo sono un tempo indeterminato lo stipendio arriva sempre puntuale,ho tredicesima e quattordicesima,sto al caldo d’inverno al fresco d’estate nessuno mi sta col fiato sul collo e in ogni turno siamo da sole mai insieme. Ha senso farsi venire la rabbia per 2 oche che non hanno amicizie,si legano alle persone solo x convenienza cambiano fidanzati solo se ne hanno già uno di scorta non hanno legami duraturi,sono sole ! Quindi ragazzi e ragazze per chi vive questa situazione mettetevi in testa che dovete essere superiori e dovete sbattervene,salutate sorridete fate il vostro fatelo bene poi De resto sbattetevene le palle tanto prima o poi la ruota gira per tutti arriverà il momento in cui affogheranno nella loro merda e avranno bisogno del vostro aiuto ! Quindi sbattetevene il cazzo siate felici e spensierati ! Se sono persone infelici cattive frustrate e con una vita vuota il problema è il loro non il vostro ! E ricordate che vi fanno dispetti e cattiverie perché vi invidiano,sono gelose di quello che possedete di quello che fate e come lo fate siccome loro non potranno mai eguagliarvi allora vi invidiano e la cosa peggiore è che lo danno a vedere esercitando la loro cattiveria !!! Ridere gente e fregatevene vedrete quanto si vive meglio !!!!
Io credo che chi fa del male lo vuole fare e trae grosso appagamento per questo, al punto che dopo un po’ di tempo deve farne ancora, e ancora e ancora. Diventa quindi una dipendenza dal male finchè solo facendo del male si sente bene. Non esiste il male senza il bene, a meno che uno preferisca il primo al secondo. Purtroppo.
Io invece mi sono data una risposta più carina se una persona è invidiosa cattiva nei tuoi confronti è perché tu sei migliore ai suoi confronti e di conseguenza mi fa un complimento l’ottimismo non mi manca
D’accordissimo carissima Gianna, anch’io la penso allo stesso modo…
Sono anch’io ottimista e guardo queste persone come degli esseri molto piccoli ed al tempo stesso molto insicuri e deboli, tali dal creder che prendendoti in giro si sentono SUPERIORI,… ma tutto ciò va solamente a discapito loro.
Infatti come dici giustamente Tu, le loro critiche le trasformo in complimenti ed elogi e la vita mi/ci sorride.
Perciò concludendo, quando le persone “negative” ci criticano e mettono in discussione la nostra Autostima, proprio in quel momento dobbiamo esser più forti e solidi nella nostra Consapevolezza di ‘BellaPersona’, e tramutare le critiche in elogi.
Buona Vita a Voi tutti
Luca (Lux,Luce)
Dopo una vita passata ad ingoiare cattiveria gratuita, mi sono ” svegliata ” o almeno così credevo. Mi sembrava di avere il mondo in mano e di poter fare tutto ciò che volevo. Mi faceva sentire potente, era come una droga. Ho fatto cose cattive di cui mi vergogno per il semplice gusto di farlo. Con infsntilismo, leggerezza e stupidità. Non so che cosa avessi nella testa. È se mi chiedereste perché la gente è cattiva, specie con i più deboli..beh vorrei tanto una risposta.
È facile e ignobile approfittare dei deboli, in fin de i conti il cattivo o gretto è un vile; ma chi è vittima ha dovere verso se stesso di sviluppare le proprie doti per esprimersi nel modo migliore, quindi senza imitare i metodi aggresivi ma diventare assertivo; è bellissimo uscire fuori dal ruolo di vittima ed andare verso la consapevolezza; io sono atea ma nel Vangelo c’è una bellissima sintesi: essere candidi come colomba e astuti come serpente.
L’intuito viene considerato la qualità superiore umana, mi è capitato di seguirlo talvolta è ne sono contenta; l’intuito non giudica buono o cattivo ma protegge, nel caso di rapporti umani mi dice che l’altro o quello che vorrei fare non è adatto a me ma non da etichette.
Essere diffamati sui social fa molto male soprattutto se chiedi aiuto ma nessuno te lo da perché è più facile allearsi col male che salvare una persona. Usare i social per diffamare una persona e non avere il coraggio di incontrare la persona e dirle le cose in faccia è semplice e fa veramente schifo. Pure perché quello che scrivono sui social si ripercuote sulla vita reale. Manipolano le persone intorno a me contro di me. Che schifo! Solo le persone intenzionate a rovinarti la vita lo fanno e sono le peggiori in assoluto perché ti spiano, ti copiano, vivono la tua vita ripetono pure quello che dici, indossano i colori che indossi tu, insomma gente altamente malata che nessuno sbatte in galera. Sono riuscite ad allontarmi tutti per quanto fanno vomitare. Ma sto imparando che stare sole é meglio che avere gente malata intorno a me. E la ruota gira, la pagheranno e molto presto pure.
Io non si ferire nessuno anche chi mi ferisce vedo il bene anche dove non c’è non posso cambiare sono così e questo mi rende felice nonostante tutto , non è facile subire sempre ma se sei felice non te ne importa .
Io non sono moto brava con le parole, mi trovo ad affrontare un difficile rapporto che ho con le mie colleghe ,da un anno circa lavoriamo insieme e non mi hanno mai accettata ,non fanno altro che sparlano alle spalle, mi umiliano facendomi sentire una principiante,anche alla presenza delle .clienti.cerco sempre di avere pazienza e di di far finta di niente e loro ne hanno approfittato,ragazzine che solo perche’sono arrivate prima ti impongono la loro volontà in tutto.hanno una gelosia inspiegabile ,dovuta forse al fatto che il nostro titolare e’ contento di come lavoro,tanti altri avvenimenti di tt i giorni che non riesco nemmeno a scriverli,, non so come si possa nutrire tanto odio e freddezza nei confronti di chi svolge il proprio lavoro senza dar fastidio,mi offro sempre ad aiutarle per cercare di inserirmi e di farmi accettare,ma non ho mai ricevuto un gesto gentile,,giorni che arrivi la mattina e non rispondono nemmeno al buongiorno….ho provato anche a parlarne dell’argomento spiegando di voler andare d accordo anche perche’ho quasi tt la famiglia lontano e mi piacerebbe fare amicizia, niente fa fare mi sono rassegnata e ogni giorno diventa sempre pulsante.
Cara Rosa, e’ successo anche a me, non ti sottomettere piu’ a loro, fai la aggressiva, fregandotene delle conseguenze. Tipo alla mattina: non si saluta, maleducata.
Rispondi male , ma senza urlare a chi se lo merita o alterna indifferenza a durezza: tipo, ma non dire cavolate, prova cosi per un po’ e se si lamentano con il capo, e lo faranno, digli che ti hanno trattato male tutto il tempo.
È molto difficile sopportare le cattiverie soprattutto quelle senza senso, e resistere alla tentazione di contraccambiare. Ascoltare le esperienze altrui, di certo non risolverà i problemi ma ti potrà aiutare. Le parole dei buoni e dei saggi fanno bene all’anima. In ogni caso penso, che difendersi dai malvagi, con buon senso ed intelligenza, è un diritto ed un dovere.
L’obiettivo dei malvagi è quello di farci scendere al loro livello e i malvagi sono di solito persone stupide. Un proverbio dice : non discutere con uno stupido perché ti porta al suo livello e ti batte con l’esperienza. Certo, poi dipende dalle situazioni, ma in linea di massima rispondere alle cattiverie, specie se gratuite, con l’indifferenza è la soluzione migliore.
Marylin Versace, tu hai ragione, sono daccordo con te, bisognerebbe usare l’indifferenza. Il problema è che io ho trovato sul mio cammino gente davvero molto, molto cattiva, che riesce a danneggiarti sul serio e provocarti problemi anche gravi. Purtroppo sono una persona molto pacifica e le persone di questo tipo mi considerano una preda facile. Non ho mai reagito o risposto alla loro cattiveria: sono rimasta indifferente ma quando vedono che non ti difendi rincarano la dose e ti fanno davvero del male. A quel punto non resta che ritirarsi e leccarsi le ferite, però fa molto male essere sempre quelli che subiscono e vengono calpestati…
E quando é la madre del tuo compagno a essere cattiva,? Ho già provato a mettere dei punti sulle i, ma non é valsa la pena, anzi. Un gg andammo da lei e mi disse ti d{ i soldi che ho in risparmio xché altrimenti la banca me lì può prendere e ti compri una bicicletta elettrica. Io più volte le dissi di no Ringraziandola ma che l’avrei comprata coi miei soldi e quelli di usarli o xi suoi nipoti o xlei, l’altra volta continua a insistere su questo aspetto ed io no grazie e lei non si sà mai nella vita puoi rimanere in una sedia a rotelle (tra me e me ho detto ma che esempio, potevi dire che mi sarebbe servita xaltre ragioni tipo xandare da un’amica o xfare la spesa o altro, ma non di restare su una sedia a rotelle che poi se ci pensate che relazione c’é tra l’uso della bici con una sedia a rotelle? Se son su una sedia a rotelle non posso neanche usare la bicicletta se non ho più la mobilità alle gambe.. Qsta é pura cattiveria. Alché le risposi che non é il mio modo di pensare e lei é ma tt può succedere nella vita. L’altra volta avevo le collanine di mia madre che é morta l’anno scorso a luglio, e le mi dice che belle collane ed io son di mia madre le indosso per regalo e ricordo affettivo e lei xcolpirmi mi ha detto attenta che te le possono strappare dal collo quando vai fuori ed io le ho risposto così, non penso xché le mie non hanno valore e si vede stia attenta lei visto che le sue collane son d’oro e lei no una non lo é ed io si ma secondo I ladri pensano che lo sia oro poi puntano più le persone anziane xché non hanno i riflessi pronti.. Ditemi che non é cattiveria.. Non mi soffermo su altre storie ma né avrei da raccontare.. Ho chiuso vado solo 2volte al mese e non andrò mai più a nessuna cena o festa. Questo è troppo.
Cattivi credo che si nasce. Certo ci sono situazioni nella vita che possono far incattivire anche un buono, come ad esempio subire una ingiustizia, ma la cattiveria che intendo io , la vera cattiveria , quella chi la possiede, la possiede fin dalla nascita. Poi uno può essere cattivo perché invidioso. Poi, gli stupidi spesso sono anche cattivi…
Ho letto tanto qui e non sono affatto d’ accordo di coloro agli abusi altrui cercano trovare indifferenza o perdono melenso o altre debolezze che non fanno altro rafforzare il soggetto che offende. Trovo avvolte più efficace dare un calcio nel culo o dura reprimenda a chi rompe piuttosto che vili ripieghi.
Giustissimo!
Mi ha fatto bene leggere il tuo commento. In effetti e proprio così, le persone maligne devono fare solo pena e non ci devono far cedere alla rabbia. Quella che ahimé sto tentando di controllare in quanto vittima di tanta di quella cattiveria gratuita. Sembra che non possano fare a meno di insultare e offendere chiunque, trovano sempre un pretesto spesso inventato di sana pianta. Sono persone demoniache , si può solo pregare per loro e ignorarle.
Vorrei rispondere ad Enrico che dice che chi fa del male trae appagamento da tutto ciò.
Chi fa del male o chi gode delle altrui disgrazie sicuramente gode, ma è una gioia maligna, qualcosa che sporca l’animo. Non c’è vera gioia.
L’animo del maligno a mio avviso non conosce la vera felicità.
Dove c’è cattiveria c’è infelicità, frustrazione,invidia. All’animo della persona malvagia manca la serenità. Magari fingono di essere felici, ti fanno credere di essere realizzati.
Possono avere tutti i soldi, tutto il potere e tutta la fortuna del mondo, ma nel profondo del loro animo soffrono tanto le persone cattive.
La vera felicità c’ è quando si ha la coscienza pulita, ci si comporta bene col prossimo.
Grazie di cuore di questi consigli vi adoro
Torna a noi tutto ciò che parte da noi. Chi fa del male prima o poi riceverà da altri lo stesso trattamento che ha fatto subire al prossimo. Noi non dobbiamo sporcarci la coscienza per vendicarci, ci penserà il destino a ripagarli della essa moneta. Bisogna guardare le cose a lunga scadenza come in un diagramma. La vita è lunga, molte persone cattive sono già delle povere frustrate quindi già hanno la loro disgrazia: se stesse. Ciò non toglie che nel tempo non debbano scontare in qualche modo la cattiveria seminata, se ci fate caso molte persone cattive non hanno avuto vite così brillanti fino alla fine…anche se si vorrebbe vederle subito punite della loro malvagità, ma prima o poi pagano.
Ho sempre avuto a che fare con persone molto cattive, purtroppo. La cosa più terribile che ho notato è che esse prima ti studiano a fondo per capire bene che tipo sei, e quando hanno capito che sei docile, buono, tenero, fragile, infieriscono con tutta la loro malvagità. Ho trovato persone veramente cattive e sadiche, che godono a farti del male, cercano di metterti in difficoltà ed umiliarti in ogni modo. Io non sono mai riuscita a combattere le persone cattive, ho sempre dovuto battere in ritirata con la coda tra le gambe. Queste persone vincono sempre, sono troppo forti. Conoscono i tuoi lati deboli e sanno come farti male. Sono molto dispiaciuta di dover essere sempre io quella che deve arrendersi, piegarsi, ma con persone del genere è una lotta già persa in partenza. A furia di fare brutte esperienze, sono diventata una persona molto chiusa.. triste ma vero..mi spaventa proprio l’idea di ritrovarmi davanti persone cattive e perfide..
C’è cattiveria e cattiveria. Io non penso che si nasca cattivi, ma che sicuramente si possa nascere da persone cattive e così assumere le stesse modalità di relazione e di pensiero.
Ci sono persone cattive perchè infelici e frustrate ( e quindi recuperabili) e ci sono persone cattive semplicemente perchè nessuno ha mai insegnato loro a fare di meglio in rapporto agli altri (irrecuperabili con molta probabilità).
E quest’ultima categoria è quella che si trova a commettere cattiverie senza essere affatto infelice e frustrata visto che il movente della loro malvagità è altrove : è tramite la cattiveria che sono avvezzi ad ottenere quel che vogliono e quando ci riescono non possono che gioirne e avere conferme all’idea che la malvagità paga sempre.
Le prime invece, secondo me, fanno del male ma poi se lo ritrovano contro, come una droga che mentre ti fa sentire bene ti distrugge un po’ alla volta.
Dico questo perchè ho nella famiglia di mio marito delle persone che considero appartenenti alla categoria dei cattivi per abitudine, chiamamoli così, e posso garantire che stanno meglio di me. Io in questo momento della vita rispetto a loro sono senza dubbio la più sofferente, la più frustrata, la più rabbiosa e la più infelice poichè ho perso mio marito quasi tre anni fa per un cancro; sono rimasta sola con due bambine, la mia vita si è trasformata in un inferno e loro sono senza alcun dubbio nella condizione di stare molto meglio di come sto io, quindi non hanno nulla da invidiare; se anche fossero stati cattivi in passato per invidia o frustrazione, adesso cosa giustifica il loro atteggiamento? Fanno del male e sono pronti a farne ancora; al punto che, malgrado io sia una persona molto logica e razionale, penso che anche con i loro pensieri siano in grado di danneggiarmi perchè sta di fatto che da quando è morto mio marito ( semmai questo già non fosse bastato) mi sono capitate altre diverse cose abbastanza sfortunate e pesanti da affrontare, anche data la mia condizione.
Sono convinta che la malvagità esista, come la bontà. Entrambe si possono insegnare e così si vanno a creare persone buone e persone cattive. Le prime potranno anche perdersi d’animo nella vita, arrabbiarsi, dire parolacce e lanciare accidenti, ma sempre resteranno fondamentalmente persone inclini a pensieri onesti e giusti; le seconde invece potranno anche essere portate a riflettere dalle circostanze della vita sulle sofferenze altrui ed essere stimolate all’aiuto al prossimo e alla comprensione, ma sempre resteranno cattive. Punto.
L’unico sistema è levarsele progressivamente di torno e con molta astuzia e prudenza perchè ho in mente che se ti puntano te la facciano anche pagare.
E aggiungo anche che certamente la stupidità concorre a creare la cattiveria ma non penso sia condizione necessaria e sufficiente, anzi questi parenti di mio marito, malgrado non siano di elevato livello nè culturale nè intellettivo, conoscono delle astuzie psicologiche davvero raffinate.
Sanno alternare le maschere giuste e abbinarle al giusto tempo.
Dimostrano una sagacia e una pazienza che io personalmente non ho.
Sanno restare apèpostati come leoni che puntano la preda e mantengono un invidiabile sangue freddo.
Quando racconto una bugia io si vede subito, loro, sebbene spesso dicano balle che farebbero ridere i polli, lo fanno con una disinvotura assolutamente convincente.
Sono in grado di fare le radiografie con lo sguardo e sembra che nella loro vita non facciano altro se non analizzare persone e situazioni.
Quindi non li definirei esattamente degli stupidi.
Non li definirei nemmeno degli intelligenti, ma limitatamente al mio concetto di intelligenza.
Stupido per me rimane lo stupido in senso stretto, persona con poca intelligenza in termini cognitivi. E questo genere di persona secondo me non è in grado di essere cattiva.
Per come la vedo io anche la malvagità ha bisogno di intelletto.
Non riesco felice quando è morto mio marito 6 anni fa mi sembravano che ti volevo aiutare? Ma non appena dopo 3 anni mi sono un po svegliata dal sonno hanno incominciato a non parlarmi le sorelle di mio marito mai una telefonata.. ma Dove arriva questa cattiveria gratuita . Poi ho conosciuto un vedovo lui molto bravo ma sono tre anni non ancora ho conosciuto le figli e anche lui con le sorelle della moglie sono le stesse cose . Come potro essere felice io oppure alle figlie faccio dei regalini ma e tutto inutile
Che il male sia facile e naturale lo credo poco. Infatti per produrre bombe, armi, e pensare ad un omicidio spesso e volentieri occorrono scienza e premeditazione. La bomba atomica venne fuori dagli studi eminenti scienziati come Enrico Fermi e dalla fisica delle particelle più avanzate del periodo bellico degli anni 40. La cattiveria è una subdola e continua attenzione alle mosse della vittima potenziale (vedi la tua esperienza che hai descritto), e mai frutto di un semplice istinto. L’odio è un sentimento alla cui base ci sono rabbia ed egoismo (li possediamo tutti dalla nascita) frutti dell’istinto ma deviato della sopravvivenza.
Buona sera a tutti.
Il post e un po’ datato e non so se ce qualcuno che possa aiutarmi. Il post e molto bello e pieno di spunti che in parte già applicato nel corso degli ultimi anni. Ho sempre pensato di me di essere una bella persona. E credetemi sulla parola. Tutti i miei problemi si concentrano sul lavoro.. da sempre per essere sincera ho sempre avuto dei conflitti con i colleghi di lavoro. Più precisamente colleghe. Non so dove sbaglio o in cosa non piaccio per poter rimediare. Ultimamente ho preso la nomina della presuntuosa e la cosa mi piace poco.. ho bisogno di confrontarmi con qualcuno, ho bisogno di aiuto. Grazie e spero rispondiate
Purtroppo anch’io nel mio ambiente di lavoro ho sempre trovato tante persone cattive. Sono una persona buona, sensibile e davanti alla cattiveria di colleghe e responsabili sono sempre scappata, facendomi trasferire perché fortunatamente potevo. Ma mi sono accorta che queste persone disturbate ci sono dappertutto così con delle strategie ho tenuto duro e sono andata avanti. La prima cosa da fare, è mantenere la calma, non arrabbiarsi per non dar loro la soddisfazione di star male, loro godono di questo. Magari dire quello che pensi, sorridendo, così intanto capiscono che devono rispettarti e non rimuginerai tutto il giorno, alimentando pensieri negativi. Oppure, se si può, evitarle, fare il proprio lavoro e pensare che noi siamo migliori di loro, siamo in questa Terra per fare del bene e non del male. Ho imparato anche che le situazioni possono cambiare, ultimamente il mio responsabile che oltre ad essere un narcisista, era anche incompetente, è stato trasferito in un altro servizio e la collega che parlava male di me per mettermi in cattiva luce, anche lei spostata. Ora ho un nuovo responsabile, che a pelle, sembra più bravo e sensibile e una nuova collega che, invece, sembra una rompi scatole, dalla serie so tutto io. Al di là di come si riveleranno queste persone, ora non ho più paura, saprò gestire le nuove situazioni anche se non saranno positive.
Buonasera Lu,
Ho letto proprio ora il tuo commento, ti capisco benissimo! Anche il mio ambiente di lavoro non è un granché, in quanto sono presenti degli “elementi” alquanto pesanti…
Gente che passa più tempo a chiacchierare che a lavorare… E soprattutto a farsi i cavoli degli altri!
Ormai mi sono rotta le scatole da molto tempo, perciò, cerco più che altro di fare il. Lavoro nel. Miglior modo possibile e di ignorare ampiamente certi elementi! Ogni tanto qualche vaffa vola….. Ma in linea di massima per me sono trasparenti….
Della serie fregatene! Sei li x lavorare, si parla di lavoro con certa gente e stop! Poca confidenza!
Buona vita! Cerchiamo di goderci quelli che arriva di buono…. Buona vita!
Io dico che bisogna essere tutto per tutti, nel senso che se incontri un debole diventi debole se incotri uno strano diventi strano ecc,ecc.
Che dire? belle parole, molto condivisibili per chi ha un certo livello di intelligenza e interiorità. Una mia esperienza recente mi ha fatto comprendere che la cattiveria può arrivare a livelli che se non si passa ad un attacco frontale….ci distrugge. Ci sono persone che per vari motivi amano fare del male profond al prossimo (quello pericoloso socialmente) e la cosa più brutta è che la gente ai tempi d’oggi sembra non aspettarci altro per navigarci sopra. In tali situazioni sono giunto che il migliore comportamento è interiormente fregarsene al 100% ma visto che non la smettono, nei giusti modi e con intelligenza, contrattacare anche duro. Purtroppo è in un certo senso una sconfitta….ma quando si è circondati da persono che amano speculare senza sapere di cosa parlano ….bisogna imparare a usare il bastone. Non facile per chi non lo ama e vorrebbe fare leva su altre vie più alte….ma di persono alte oggi giorno se ne incontrano poche….e i peggiori sono i giovani….completamente senza freni
Si ma spesso è quello che vogliono queste persone. Se tu gli dai la reazione forte, negativa loro ne traggono soddisfazione perché sono riusciti a farti perdere le staffe anche se non lo danno a vedere e in molti casi cercano anche di farti passare dalla parte del torto mentre se non reagisci come loro vorrebbero non gli dai soddisfazione. Sono frustrati e infelici e vogliono vedere anche altri nella loro stessa condizione oppure metterti nei guai in caso se gli metti le mani addosso o li insulti. Tu nn sai per cattiveria certa gente dove arriva pur di vederti infelice o rovinarti con l’odio che hanno. Difficile credere che esistano persone così ma ci sono eccome. Quindi bisogna fare molta attenzione. Ci vuole indifferenza, menefreghismo e allontanarsene più che si può.
Le persone cattive , manipolatrici, false e maligne andrebbero distrutte o comunque isolate senza pietà, non basta allontanarsene, loro continuano a fare il male. Purtroppo la nostra società, per buonismo e quieto vivere non agisce contro queste persone orrende. La mia esperienza è che se le persone di buona volontà sono d’accordo si può creare intorno a queste vipere un “cordone sanitario” che impedisca loro di fare del male. E’ molto importante che tutti siano a conoscenza della loro bruttura interiore, in modo che non se ne lascino influenzare, perché sono diaboliche, fingono, mentono e manipolano in continuazione e quindi bisogna difendersi, come in una guerra. Fingere di non vedere è omertà, vigliaccheria e complicità. Bisogna distruggerne la falsa immagine, la reputazione, rovinare la loro vita come loro la rovinano agli altri, intrappolare e renderle inoffensive. E non si tema che soffrano: sono insensibili, disumane e quindi inabili anche a soffrire. È come difendersi da un mostro, da un demonio incarnato. Qualcuno non si sente di farlo? E allora non si lamenti: si goda tutto il male che queste orride creature sanno infliggere.