Cattiveria gratuita e persone nocive, come gestirle?

cattiveria gratuita

É innegabile che a questo mondo esista il male, così come è innegabile che esista il bene.
La differenza è che il male viene spesso commesso senza sforzo alcuno, mentre per fare del bene occorrono cuore, arte, fatica.
Il male si diffonde a macchia d’olio, mentre il bene, spesso, apparentemente, non viene neppure notato.

Proprio per questi motivi la cattiveria gratuita è un problema che ognuno di noi ha affrontato almeno una volta nella vita: le vibrazioni negative che ci arrivano quasi sempre da persone rabbiose e frustrate con cui abbiamo a che fare ogni giorno ci rimangono addosso e ci contagiano come un virus, rendendoci a nostra volta stressati e negativi. Queste persone sono spesso accondiscendenti, ma piene di invidia e livore nei confronti del prossimo.

Come riconoscere le persone nocive

Difficilmente chi ti contraddice o ti fa notare cose di te stesso che magari non ti piacciono tramerà contro di te: chi ha il coraggio di sostenere e condividere con te il proprio punto di vista, magari muovendoti delle critiche costruttive, è solitamente una persona franca e leale, che magari non la pensa come te, ma che merita rispetto per la sua onestà intellettuale.

Le persone positive, quelle che lo sono davvero, non che lo fanno soltanto credere, non hanno bisogno di attingere alla cattiveria e a mezzi subdoli per ottenere quello che vogliono.
Per questo riconoscere la cattiveria nelle persone e saperla distinguere dalla critica costruttiva è un passo importante per neutralizzarla.
Se stai affrontando un percorso di meditazione, senz’altro stai facendo emergere la parte più profonda di te, stai imparando ad ascoltare i segnali che ti manda il tuo istinto. Ed è proprio a questo che ti devi affidare per captare immediatamente i comportamenti e l’attitudine di qualcuno.

Faccio un esempio che può chiarire meglio il concetto: ti viene presentata per la prima volta una persona e i tuoi occhi si soffermano sul suo aspetto, le tue orecchie ascoltano la voce, le parole che vengono dette, il nome e quant’altro, ma se presti attenzione noterai che qualcosa in te immediatamente ti fa “sentire” se chi hai davanti ti piace o meno. É una sensazione che si ha solo nei primissimi istanti, puramente istintiva, poi si viene distolti dal cervello, dalla logica, dal ragionamento, dai racconti, ma è di fondamentale importanza imparare a catturare quest’allerta e a farne tesoro.
Il tuo istinto è la parte più primordiale di te, quella che non sai più riconoscere e che è soffocata dai dictat sociali, ma ti avvisa sempre dei pericoli, che tu lo voglia o meno. A volte lo ascoltiamo inconsciamente e facciamo qualcosa che non avevamo razionalmente previsto di fare, ma il più delle volte annulliamo ciò che ci viene spontaneo per il senso del dovere che ci impone un’altra soluzione.

E ancora una volta attingo da episodi vissuti in prima persona per farti capire meglio di cosa parlo.
Anni fa iniziai un nuovo lavoro a me abbastanza sconosciuto, al quale mi approcciai con la dovuta umiltà di una neofita.
Mi vennero presentate varie persone, e nel momento in cui strinsi la mano a “quella” collega sentii il gelo della cattiveria che si propagava dalla sua figura, e spontaneamente mi dissi in cuor mio “guardati da lei”. Passarono circa sei mesi, e contrariamente a quella prima impressione questa persona mi trattava sempre con gentilezza e rispetto, per cui mi rilassai e pensai di essermi sbagliata. Eppure l’istinto non mente mai: in un momento in cui io ero particolarmente fragile lei sfoderò in un colpo solo la sua cattiveria gratuita per nuocermi agli occhi dei miei responsabili in maniera drastica e definitiva. A salvarmi furono solo la mia sincerità e la mia limpidezza.

Con questo non voglio dirti che le persone vanno etichettate o catalogate al primo incontro, e nemmeno voglio indurti a pensare che nessuno possa cambiare con il passare del tempo, ma tieni presente che se qualcosa in una persona non ti convince (e magari non ti sai neppure spiegare di cosa si tratta) è un segnale da non ignorare. Dai retta alle tue sensazioni e non soffocarle sotto il peso della razionalità. Sii sempre gentile e disponibile, ma stando all’erta e attento ai campanelli d’allarme, senza esporre la tua parte più debole. Disponibile ma ricettivo.

Come combattere la cattiveria gratuita

Se dovessi darti una formula per neutralizzare le cattiverie e le persone nocive, potrei dirti semplicemente: “sii sempre te stesso, fino in fondo”. Tuttavia è più facile a dirsi che a farsi: come non venire contagiati e influenzati dalla cattiveria gratuita che ci viene riversata addosso ogni giorno?
L’arma segreta che può portarti sulla strada giusta è il dialogo: parla, spiega in modo pacato e sincero, non lasciar correre. Affronta anche e soprattutto le conversazioni che ti spaventano. Fai venire alla luce tutti gli eventi che ti hanno nociuto e fai presente i motivi per i quali ti senti mortificato e ferito. Combatti le persone nocive con la tua positività.

Non sempre verrai creduto, non sempre trarrai soddisfazione o beneficio dalla tua sincerità, ma avrai ottenuto un grande traguardo: sarai in pace con te stesso.
Non accumulando la negatività dentro di te, ma dandole anzi un canale di sfogo molto immediato, non solo apprenderai quanto il dialogo possa essere terapeutico per il tuo equilibrio mentale, ma a volte sarai in grado di ribaltare situazioni sfavorevoli grazie alla tua trasparenza emotiva.
Il dialogo sincero ti dona una luce, una sicurezza, una forza che sono inoppugnabili.

So che cosa stai pensando: nella realtà i cattivi vanno avanti con i loro elaboratissimi piani, mentre i corretti, i buoni restano a guardare col groppo in gola, ed essere sinceri non ripaga quasi mai.
Non oso smentirti, è così spesso e ovunque, ma tu stai intraprendendo un percorso non facile per una ragione precisa: ripulirti dalla negatività. Si tratta di una missione che cambierà la tua intera sfera emotiva e la tua visione della vita, perciò vale la pena anche solo tentare.

Se non te la senti di partire subito con il dialogo, ti lascio altri due consigli per iniziare a depurare la tua mente fin da subito:

  • La gentilezza: le persone nocive mirano a colpirti nei tuoi punti deboli con il preciso intento di ferirti. Mostrarti arrabbiato, triste o maldisposto nei loro confronti non farà che appagarle e raddoppiare la dose di cattiverie che ti riversano contro. Rispondi invece con la gentilezza e con un sorriso anche ai loro commenti più pungenti: li spiazzerai.
    Sulle prime non capiranno i motivi della tua reazione, la interpreteranno come una sfida e tenteranno di rincarare la dose. Tu non cedere. Preparati delle frasi gentili adatte a ogni situazione, oppure limitati a sorridere con spontaneità e passa oltre, cambiando argomento con disinvoltura per non dare troppo peso a quel che hanno appena detto.
  • La riservatezza: chi vuole diffondere cattiveria gratuita spesso tende a parlare alle spalle degli altri utilizzando informazioni personali che gli hanno confidato. Sii sempre vago sulla tua vita privata e sui dettagli troppo approfonditi di ciò che ti sta a cuore, e al contempo non dar mai loro corda quando iniziano a spettegolare su qualcun’altro. Se ti coinvolgono chiedendo il tuo parere, rispondi che non pensi nulla a riguardo o che non hai abbastanza elementi per giudicare la persona di cui stanno parlando.

E in qualsiasi caso, ricorda di non rispondere mai al fuoco col fuoco. Diventare pungente e cattivo a tua volta per “vendicarti” porterà solo ad effetti disastrosi che si ripercuoteranno anche su di te (ricorda sempre la legge di attrazione). La nostra mente ha un bisogno assoluto di trovare la pace, e soltanto domando la negatività (e non alimentandola) possiamo affrontare la vita con il giusto piglio, sicuri di noi stessi e delle nostre convinzioni.

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Ultimo aggiornamento 2024-05-09 / Link di affiliazione / Immagini da Amazon Product Advertising API

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55 risposte

  1. È molto difficile sopportare le cattiverie soprattutto quelle senza senso, e resistere alla tentazione di contraccambiare. Ascoltare le esperienze altrui, di certo non risolverà i problemi ma ti potrà aiutare. Le parole dei buoni e dei saggi fanno bene all’anima. In ogni caso penso, che difendersi dai malvagi, con buon senso ed intelligenza, è un diritto ed un dovere.

  2. L’obiettivo dei malvagi è quello di farci scendere al loro livello e i malvagi sono di solito persone stupide. Un proverbio dice : non discutere con uno stupido perché ti porta al suo livello e ti batte con l’esperienza. Certo, poi dipende dalle situazioni, ma in linea di massima rispondere alle cattiverie, specie se gratuite, con l’indifferenza è la soluzione migliore.

    1. Marylin Versace, tu hai ragione, sono daccordo con te, bisognerebbe usare l’indifferenza. Il problema è che io ho trovato sul mio cammino gente davvero molto, molto cattiva, che riesce a danneggiarti sul serio e provocarti problemi anche gravi. Purtroppo sono una persona molto pacifica e le persone di questo tipo mi considerano una preda facile. Non ho mai reagito o risposto alla loro cattiveria: sono rimasta indifferente ma quando vedono che non ti difendi rincarano la dose e ti fanno davvero del male. A quel punto non resta che ritirarsi e leccarsi le ferite, però fa molto male essere sempre quelli che subiscono e vengono calpestati…

    2. E quando é la madre del tuo compagno a essere cattiva,? Ho già provato a mettere dei punti sulle i, ma non é valsa la pena, anzi. Un gg andammo da lei e mi disse ti d{ i soldi che ho in risparmio xché altrimenti la banca me lì può prendere e ti compri una bicicletta elettrica. Io più volte le dissi di no Ringraziandola ma che l’avrei comprata coi miei soldi e quelli di usarli o xi suoi nipoti o xlei, l’altra volta continua a insistere su questo aspetto ed io no grazie e lei non si sà mai nella vita puoi rimanere in una sedia a rotelle (tra me e me ho detto ma che esempio, potevi dire che mi sarebbe servita xaltre ragioni tipo xandare da un’amica o xfare la spesa o altro, ma non di restare su una sedia a rotelle che poi se ci pensate che relazione c’é tra l’uso della bici con una sedia a rotelle? Se son su una sedia a rotelle non posso neanche usare la bicicletta se non ho più la mobilità alle gambe.. Qsta é pura cattiveria. Alché le risposi che non é il mio modo di pensare e lei é ma tt può succedere nella vita. L’altra volta avevo le collanine di mia madre che é morta l’anno scorso a luglio, e le mi dice che belle collane ed io son di mia madre le indosso per regalo e ricordo affettivo e lei xcolpirmi mi ha detto attenta che te le possono strappare dal collo quando vai fuori ed io le ho risposto così, non penso xché le mie non hanno valore e si vede stia attenta lei visto che le sue collane son d’oro e lei no una non lo é ed io si ma secondo I ladri pensano che lo sia oro poi puntano più le persone anziane xché non hanno i riflessi pronti.. Ditemi che non é cattiveria.. Non mi soffermo su altre storie ma né avrei da raccontare.. Ho chiuso vado solo 2volte al mese e non andrò mai più a nessuna cena o festa. Questo è troppo.

  3. Cattivi credo che si nasce. Certo ci sono situazioni nella vita che possono far incattivire anche un buono, come ad esempio subire una ingiustizia, ma la cattiveria che intendo io , la vera cattiveria , quella chi la possiede, la possiede fin dalla nascita. Poi uno può essere cattivo perché invidioso. Poi, gli stupidi spesso sono anche cattivi…

    1. Ho letto tanto qui e non sono affatto d’ accordo di coloro agli abusi altrui cercano trovare indifferenza o perdono melenso o altre debolezze che non fanno altro rafforzare il soggetto che offende. Trovo avvolte più efficace dare un calcio nel culo o dura reprimenda a chi rompe piuttosto che vili ripieghi.

      1. Giustissimo! Ad ognuno bisogna rispondere nell’unica lingua che capisce. Mai cadere nel tranello secondo il quale non “devi diventare come loro”. È ammessa la legittima difesa!!!

        1. D’accordo con te. Anche se a certe individue, che si credono tutte ” zen” ha dato fastidio che dicessi come il ” loro” uomo se la facesse sia con me che con lei.. nostante tutte le bugie verificate, le date in cui si vedeva con lei e con me.. scontrini di regali in cui ce n’era anche 4 .. gli ha creduto.. deve essere proprio disperata per un pezzo di c..xò 🤣

  4. Mi ha fatto bene leggere il tuo commento. In effetti e proprio così, le persone maligne devono fare solo pena e non ci devono far cedere alla rabbia. Quella che ahimé sto tentando di controllare in quanto vittima di tanta di quella cattiveria gratuita. Sembra che non possano fare a meno di insultare e offendere chiunque, trovano sempre un pretesto spesso inventato di sana pianta. Sono persone demoniache , si può solo pregare per loro e ignorarle.

  5. Vorrei rispondere ad Enrico che dice che chi fa del male trae appagamento da tutto ciò.
    Chi fa del male o chi gode delle altrui disgrazie sicuramente gode, ma è una gioia maligna, qualcosa che sporca l’animo. Non c’è vera gioia.
    L’animo del maligno a mio avviso non conosce la vera felicità.
    Dove c’è cattiveria c’è infelicità, frustrazione,invidia. All’animo della persona malvagia manca la serenità. Magari fingono di essere felici, ti fanno credere di essere realizzati.
    Possono avere tutti i soldi, tutto il potere e tutta la fortuna del mondo, ma nel profondo del loro animo soffrono tanto le persone cattive.
    La vera felicità c’ è quando si ha la coscienza pulita, ci si comporta bene col prossimo.

  6. Torna a noi tutto ciò che parte da noi. Chi fa del male prima o poi riceverà da altri lo stesso trattamento che ha fatto subire al prossimo. Noi non dobbiamo sporcarci la coscienza per vendicarci, ci penserà il destino a ripagarli della essa moneta. Bisogna guardare le cose a lunga scadenza come in un diagramma. La vita è lunga, molte persone cattive sono già delle povere frustrate quindi già hanno la loro disgrazia: se stesse. Ciò non toglie che nel tempo non debbano scontare in qualche modo la cattiveria seminata, se ci fate caso molte persone cattive non hanno avuto vite così brillanti fino alla fine…anche se si vorrebbe vederle subito punite della loro malvagità, ma prima o poi pagano.

  7. Ho sempre avuto a che fare con persone molto cattive, purtroppo. La cosa più terribile che ho notato è che esse prima ti studiano a fondo per capire bene che tipo sei, e quando hanno capito che sei docile, buono, tenero, fragile, infieriscono con tutta la loro malvagità. Ho trovato persone veramente cattive e sadiche, che godono a farti del male, cercano di metterti in difficoltà ed umiliarti in ogni modo. Io non sono mai riuscita a combattere le persone cattive, ho sempre dovuto battere in ritirata con la coda tra le gambe. Queste persone vincono sempre, sono troppo forti. Conoscono i tuoi lati deboli e sanno come farti male. Sono molto dispiaciuta di dover essere sempre io quella che deve arrendersi, piegarsi, ma con persone del genere è una lotta già persa in partenza. A furia di fare brutte esperienze, sono diventata una persona molto chiusa.. triste ma vero..mi spaventa proprio l’idea di ritrovarmi davanti persone cattive e perfide..

  8. C’è cattiveria e cattiveria. Io non penso che si nasca cattivi, ma che sicuramente si possa nascere da persone cattive e così assumere le stesse modalità di relazione e di pensiero.
    Ci sono persone cattive perchè infelici e frustrate ( e quindi recuperabili) e ci sono persone cattive semplicemente perchè nessuno ha mai insegnato loro a fare di meglio in rapporto agli altri (irrecuperabili con molta probabilità).
    E quest’ultima categoria è quella che si trova a commettere cattiverie senza essere affatto infelice e frustrata visto che il movente della loro malvagità è altrove : è tramite la cattiveria che sono avvezzi ad ottenere quel che vogliono e quando ci riescono non possono che gioirne e avere conferme all’idea che la malvagità paga sempre.
    Le prime invece, secondo me, fanno del male ma poi se lo ritrovano contro, come una droga che mentre ti fa sentire bene ti distrugge un po’ alla volta.
    Dico questo perchè ho nella famiglia di mio marito delle persone che considero appartenenti alla categoria dei cattivi per abitudine, chiamamoli così, e posso garantire che stanno meglio di me. Io in questo momento della vita rispetto a loro sono senza dubbio la più sofferente, la più frustrata, la più rabbiosa e la più infelice poichè ho perso mio marito quasi tre anni fa per un cancro; sono rimasta sola con due bambine, la mia vita si è trasformata in un inferno e loro sono senza alcun dubbio nella condizione di stare molto meglio di come sto io, quindi non hanno nulla da invidiare; se anche fossero stati cattivi in passato per invidia o frustrazione, adesso cosa giustifica il loro atteggiamento? Fanno del male e sono pronti a farne ancora; al punto che, malgrado io sia una persona molto logica e razionale, penso che anche con i loro pensieri siano in grado di danneggiarmi perchè sta di fatto che da quando è morto mio marito ( semmai questo già non fosse bastato) mi sono capitate altre diverse cose abbastanza sfortunate e pesanti da affrontare, anche data la mia condizione.
    Sono convinta che la malvagità esista, come la bontà. Entrambe si possono insegnare e così si vanno a creare persone buone e persone cattive. Le prime potranno anche perdersi d’animo nella vita, arrabbiarsi, dire parolacce e lanciare accidenti, ma sempre resteranno fondamentalmente persone inclini a pensieri onesti e giusti; le seconde invece potranno anche essere portate a riflettere dalle circostanze della vita sulle sofferenze altrui ed essere stimolate all’aiuto al prossimo e alla comprensione, ma sempre resteranno cattive. Punto.
    L’unico sistema è levarsele progressivamente di torno e con molta astuzia e prudenza perchè ho in mente che se ti puntano te la facciano anche pagare.

  9. E aggiungo anche che certamente la stupidità concorre a creare la cattiveria ma non penso sia condizione necessaria e sufficiente, anzi questi parenti di mio marito, malgrado non siano di elevato livello nè culturale nè intellettivo, conoscono delle astuzie psicologiche davvero raffinate.
    Sanno alternare le maschere giuste e abbinarle al giusto tempo.
    Dimostrano una sagacia e una pazienza che io personalmente non ho.
    Sanno restare apèpostati come leoni che puntano la preda e mantengono un invidiabile sangue freddo.
    Quando racconto una bugia io si vede subito, loro, sebbene spesso dicano balle che farebbero ridere i polli, lo fanno con una disinvotura assolutamente convincente.
    Sono in grado di fare le radiografie con lo sguardo e sembra che nella loro vita non facciano altro se non analizzare persone e situazioni.
    Quindi non li definirei esattamente degli stupidi.
    Non li definirei nemmeno degli intelligenti, ma limitatamente al mio concetto di intelligenza.
    Stupido per me rimane lo stupido in senso stretto, persona con poca intelligenza in termini cognitivi. E questo genere di persona secondo me non è in grado di essere cattiva.
    Per come la vedo io anche la malvagità ha bisogno di intelletto.

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